ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/17994

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 863 del 03/10/2017
Firmatari
Primo firmatario: MAESTRI ANDREA
Gruppo: SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE
Data firma: 03/10/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MARCON GIULIO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE 03/10/2017
AIRAUDO GIORGIO SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE 03/10/2017
CIVATI GIUSEPPE SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE 03/10/2017
BRIGNONE BEATRICE SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE 03/10/2017
PASTORINO LUCA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE 03/10/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 03/10/2017
Stato iter:
27/10/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 27/10/2017
BOBBA LUIGI SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 27/10/2017

CONCLUSO IL 27/10/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-17994
presentato da
MAESTRI Andrea
testo di
Martedì 3 ottobre 2017, seduta n. 863

   ANDREA MAESTRI, MARCON, AIRAUDO, CIVATI, BRIGNONE e PASTORINO. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:

   ritenendo esaustivo l'impegno assunto a partire dal 2012 nei confronti degli «esodati», con la legge di bilancio 2017 il Governo ha stabilito che l’«ottava salvaguardia» dovesse essere l'ultima prevista, tanto da proporre l'abolizione del fondo relativo;

   dagli ultimi dati forniti dall'Inps dell'11 settembre 2017, risulterebbero però che, su un limite massimo di 30.700 soggetti salvaguardabili previsto dalla legge n. 232 del 2016, siano state finora accolte soltanto 13.355;

   in particolare, le domande accolte, relative alle categorie di lavoratori cessati entro il 30 giugno 2012, quelli cessati dopo il 30 giugno 2012 e quelli cessati unilateralmente, sarebbero soltanto 3.021, su una disponibilità di 7.800 e un totale di 8.242 richieste. Rimarrebbero quindi senza salvaguardia circa 5.000/6.000 lavoratori: numero che potrebbe marginalmente aumentare considerando gli esclusi dalla salvaguardia per aver presentato domanda oltre il termine del 2 marzo 2017. Ipotesi quantitativa che trova riscontro sostanziale anche nella risposta del Governo alla recente interrogazione n. 5-11470 che, solo nel ristretto ambito delle domande respinte per vizio dei termini di decorrenza nel contesto dell’«ottava salvaguardia», documenta una platea di oltre 3.400 soggetti esclusi;

   assunto che il diritto non si concretizza con la presentazione di un'istanza, tanto più se estemporanea in quanto carente dei necessari requisiti, ma è dal sussistere di questi ultimi che esso si concretizza prescindendo pertanto dal fatto che, in precedenza, tali lavoratori abbiano presentato o meno istanza di salvaguardia, è del tutto evidente che, per questi lavoratori, lesi dal disconoscimento unilaterale di un patto con lo Stato, non poter più sperare in un ulteriore provvedimento in loro aiuto significa continuare a sopravvivere senza alcun sostegno economico, oltre che essere vittime di una evidente violazione del principio di eguaglianza i cittadini di fronte alla legge. Infatti, come anche rimarcato dal Comitato esodati «Licenziati o cessati senza tutele», nella lettera inviata al Presidente della Repubblica nel mese di gennaio 2017, con il provvedimento dell'ottava salvaguardia, mentre per alcune tipologie di ex lavoratori, si prevede «il perfezionamento dei requisiti entro 36 mesi dal termine mobilità, estendendone di fatto la tutela fino al 6 gennaio 2021, per altre tipologie vincolate al regime delle decorrenze per un periodo di soli 24 o 12 mesi, la tutela si limita per alcuni al 6 gennaio 2019, mentre per altri non va oltre il 6 gennaio 2018. In sostanza, una discriminazione nel diritto che, nei casi limite, tra due ex lavoratori appartenenti a differenti tipologie, ancorché caratterizzati da una perfetta identità di requisiti, arriva a superare i 5 anni»;

   un ulteriore provvedimento, utilizzando i cospicui risparmi che si vanno concretizzando con l’«ottava salvaguardia» a beneficio di queste categorie di lavoratori, si profilerebbe quindi una soluzione per restituire loro giustizia, equità e dignità, così come preteso a chiare lettere nella Costituzione –:

   se il Governo sia a conoscenza dei dati aggiornati forniti dall'Inps e di quelli relativi al numero di domande di accesso all’«ottava salvaguardia» arrivate oltre il termine del 2 marzo 2017;

   se non ritenga opportuno assumere iniziative, accantonando per equità il regime delle decorrenze, per estendere la tutela a tutti i lavoratori esodati con requisiti entro il 6 gennaio 2021 e prevedere nel disegno di legge di bilancio un'ulteriore «salvaguardia», utilizzando i risparmi ottenuti dall'ottava, affinché possano beneficiarne tutti gli aventi diritto.
(4-17994)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 27 ottobre 2017
nell'allegato B della seduta n. 880
4-17994
presentata da
MAESTRI Andrea

  Risposta. — Con il presente atto parlamentare, l'interrogante chiede se il Governo sia a conoscenza dei dati forniti dall'Inps in relazione alla cosiddetta ottava procedura di salvaguardia (prevista dall'articolo 1, comma 214 e seguenti, della legge n. 232 del 2016), nonché dei dati relativi al numero delle domande di accesso alla predetta salvaguardia presentate tardivamente (ossia successivamente al 2 marzo 2017).
  L'interrogante evidenzia, inoltre, una presunta discriminazione nel diritto di accesso alla ottava salvaguardia tra lavoratori appartenenti a diverse categorie ancorché in possesso dei medesimi requisiti.
  Sulla base di tali considerazioni, pertanto, l'interrogante chiede di conoscere se il Governo abbia intenzione di procedere ad una estensione della salvaguardia a tutti i lavoratori esodati con requisiti entro il 6 gennaio 2021, nonché di prevedere nel disegno di legge di bilancio per il 2018 una ulteriore salvaguardia, utilizzando a tal fine i risparmi ottenuti dalla precedente.
  Tanto premesso, con riferimento al primo quesito, si trasmette in allegato (disponibile presso il Servizio Assemblea) la tabella fornita dall'Inps, contenente i dati relativi all'ottava procedura di salvaguardia, aggiornati al 5 ottobre 2017. Al riguardo, con specifico riferimento alle categorie di lavoratori attenzionate dall'interrogante (lavoratori cessanti anteriormente e successivamente al 30 giugno 2012 e lavoratori cessati unilateralmente), dalla predetta tabella si evince che, su un totale di 8.306 richieste, quelle accolte sono 3.110 mentre le domande respinte ammontano a 4.858.
  Per quanto riguarda, invece, le domande di accesso alla medesima procedura di salvaguardia respinte in quanto pervenute oltre il termine perentorio dei 2 marzo 2017, si allega la tabella (All. II) contenente i dati forniti dall'Inps. Dalla predetta tabella in particolare si vince che le istanze respinte sono 1.201, suddivise per tipologie di lavoratori. Al riguardo, l'Istituto ha precisato che, nell'ambito delle 1.201 istanze respinte, sono ricomprese anche le domande presentate dai lavoratori di cui all'articolo 1, comma 214, lettere
d), e) ed f) (soggetti cessati per accordi e risoluzione unilaterale, in congedo ai sensi dell'articolo 42, comma 5, del decreto legislativo n. 151 del 2001, con contratto a tempo determinato) che hanno presentato alle competenti Direzioni territoriali del lavoro istanza di accesso al beneficio in parola entro il 2 marzo 2017, ma che tuttavia sono state respinte per mancanza dei requisiti.
  Da ultimo, con riferimento al secondo quesito, si rappresenta che – come peraltro già pubblicamente affermato dal Ministro – non sono all'esame del Governo ulteriori interventi in materia di salvaguardia.

Il Sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali: Luigi Bobba.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

diritto del lavoro

sospensione degli aiuti

risparmio