ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/17981

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 862 del 02/10/2017
Firmatari
Primo firmatario: MARTI ROBERTO
Gruppo: MISTO-DIREZIONE ITALIA
Data firma: 02/10/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 02/10/2017
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-17981
presentato da
MARTI Roberto
testo di
Lunedì 2 ottobre 2017, seduta n. 862

   MARTI. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. — Per sapere – premesso che:

   un'intervista al direttore della Coldiretti di Lecce, pubblicata il 26 settembre 2017 sul sito internet «Agronotizie», rileva che l'iniziativa assunta in ambito comunitario relativa al rinvio della modifica alla decisione di esecuzione 789/2015, da parte del Comitato fitosanitario permanente (in seno alla Commissione europea dello scorso 22 settembre), manterrà in uno stato di paralisi l'economia agricola di un'intera provincia, quella di Lecce, completamente inserita nell'area infetta dal batterio Xylella fastidiosa;

   la più importante modifica chiesta dall'Italia e dalla regione Puglia al dispositivo comunitario che presiede al contenimento e alla lotta al batterio killer degli olivi del Salento riguarda la possibilità di effettuare reimpianti o impianti di olivo con cultivar resistenti alla Xylella fastidiosa;

   a tal fine, evidenzia il suddetto articolo, il rinvio stabilito dalla Commissione europea rappresenta, in termini espliciti, il blocco di 45 milioni di euro dei finanziamenti comunitari, già deliberati da tempo, per il rilancio dell'olivicoltura salentina; l'articolo aggiunge, inoltre, che nel corso dell'anno il raccolto di olive, sui 100 mila ettari di superficie olivetata presente sul territorio, sia diminuito di oltre il 50 per cento, con un crollo della produzione di olio da pressione pari al 66 per cento;

   il direttore della Coldiretti di Lecce rileva, inoltre, che la mancata definizione nel quadro comunitario, che ha determinato il rinvio da parte del Comitato fitosanitario permanente dell'Unione europea degli interventi di modifica alla decisione di esecuzione in precedenza richiamata, di cui gli imprenditori agricoli salentini avevano fortemente auspicato una positiva definizione per la soluzione del problema legato ai danni procurati dal batterio della Xylella fastidiosa (tenuto conto degli altri due precedenti rinvii), rischia di aggravare ulteriormente la già emergenziale situazione dell'economia agricola pugliese e salentina in particolare, per le prospettive future legata alla ripresa della coltivazione dell'olivo;

   il rappresentante della Confederazione evidenzia, altresì, come gli imprenditori agricoli della provincia leccese e delle aree infette di Brindisi e Taranto da anni ormai subiscano una pesante limitazione alla propria libertà imprenditoriale, che va ben oltre il problema posto dalla Xylella fastidiosa, considerato che la maggior parte degli agricoltori dell'area interessata dal batterio, da Gallipoli a San Nicola, a Racale e Casarano, non riesce più a raccogliere anche minimi quantitativi di olive;

   l'urgenza di sbloccare i finanziamenti europei per fronteggiare la presenza del batterio da quarantena Xylella fastidiosa, sostiene la Coldiretti di Lecce, è dettata anche e soprattutto dall'esigenza dell'avvio delle procedure di reimpianto che possono essere effettuate con Favolosa e Leccino e in futuro con nuovi semenzai sperimentali che arriveranno anche attraverso altre soluzioni alternative;

   gli effetti negativi e penalizzanti della mancata decisione dell'Unione europea, conseguentemente, stanno bloccando 10 milioni di euro di cui alla misura 5.2 per la ricostituzione del potenziale agricolo danneggiato da calamità del Psr della Puglia 2014-2020, più altri 35 milioni di euro di cui alla nuova misura prevista dal Comitato di sorveglianza e dedicata unicamente all'area infetta del Salento: la 4.1.C. che prevede il cofinanziamento degli investimenti per rilanciare l'olivicoltura;

   la suesposta intervista, a giudizio dell'interrogante, desta sconcerto e preoccupazione, se si valuta come, nel complesso, le misure d'intervento adottate sia dal precedente Governo che da quello attuale, in favore delle imprese agricole pugliesi ed in particolare del Salento per fronteggiare l'emergenza causata dal suesposto batterio, siano state palesemente insufficienti e confuse, adottate in maniera disorganica e frammentaria e prive di un complessivo quadro armonico d'interventi legislativi a tutela delle aziende agricole interessate dal fenomeno fitopatologico;

   l'attivazione d'interventi in ambito comunitario, in considerazione di quanto suesposto, risulta pertanto indifferibile e necessaria al fine di definire, in maniera stabile e duratura, un quadro di misure non solo di tipo finanziario in favore delle aziende agricole pugliesi e salentine in particolare, la cui attività d'impresa rischia in modo irreparabile di cessare definitivamente a causa sia dei danni determinati dalla Xylella fastidiosa, sia delle misure adottate ad oggi da parte del Governo, rivelatesi palesemente inadeguate –:

   quali orientamenti intenda esprimere con riferimento a quanto esposto in premessa e se, in considerazione della situazione di estrema criticità, non ritenga urgente e opportuno intervenire in sede europea al fine di sbloccare in tempi rapidi i finanziamenti comunitari, che le aziende agricole leccesi attendono da anni, indispensabili per rilanciare il tessuto economico agricolo del territorio salentino.
(4-17981)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

finanziamento comunitario

produzione agricola

regione rurale