ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/17972

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 861 del 29/09/2017
Firmatari
Primo firmatario: PRODANI ARIS
Gruppo: MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO
Data firma: 29/09/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
RIZZETTO WALTER FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE 29/09/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 29/09/2017
Stato iter:
12/12/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 12/12/2017
GALLETTI GIAN LUCA MINISTRO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 12/12/2017

CONCLUSO IL 12/12/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-17972
presentato da
PRODANI Aris
testo di
Venerdì 29 settembre 2017, seduta n. 861

   PRODANI e RIZZETTO. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:

   come comunicato sul sito online dell'agenzia regionale per la protezione dell'ambiente del Friuli Venezia Giulia, tale agenzia e l'Arso (Agencija Republike Slovenije za okolje – Agenzia per l'Ambiente Slovena) hanno siglato, in data 11 ottobre 2016, un Protocollo d'intesa transfrontaliero;

   l'accordo «si pone l'obiettivo di consolidare la collaborazione già in atto tra ARPA e ARSO allargandola a nuovi campi di attività di comune interesse quali l'idrosfera, la biodiversità e la protezione del suolo. Vuole inoltre favorire lo scambio transfrontaliero di informazioni sull'ambiente in modo da raggiungere un miglioramento sostanziale nei servizi offerti, nonché una più ampia diffusione di informazioni alla popolazione. La collaborazione consentirà di avviare importanti attività, come ad esempio quelle finalizzate alla valutazione dello stato ecologico, della qualità chimica e biologica delle acque superficiali, profonde e marine, i monitoraggi e la modellizzazione dello stato di qualità dell'aria, i cambiamenti climatici, le pressioni sul suolo e la carica di nutrienti»;

   Il Piccolo di Trieste, nell'articolo pubblicato il 17 settembre 2017, ha riportato la notizia delle pesanti emissioni provenienti dalla fonderia «Livarna», situata a Salcano, nel comune di Nova Gorica a poca distanza dal confine italo-sloveno;

   le esalazioni emesse dall'impianto, durante i processi di fusione, investono, soprattutto, il territorio di Montesanto, situato a nord-est della città di Gorizia;

   il portavoce del Comitato contro l'inquinamento transfrontaliero Gianni Marega ha dichiarato come «il problema, di fatto, non sia stato mai risolto (...) Vogliamo capire perché dalla Slovenia è giunta un'ondata così forte di cattivissimo odore. Vorremmo ci spiegassero se c'è stato un guasto, se i filtri si sono intasati o quant'altro. Vorremmo anche capire se è aumentata la produzione a causa di qualche nuova commessa. Fatto sta che l'aria era irrespirabile e pesante.» I residenti della zona nord della città, preoccupati per la loro salute, hanno chiesto «chiarimenti sul monitoraggio transfrontaliero della qualità dell'aria (...) e di conoscere quali sono i flussi di produzione dell'attività industriale slovena» –:

   se sia a conoscenza dei fatti sopra esposti;

   di quali elementi disponga il Ministro interrogato, per quanto di competenza circa i fatti riportati in premessa, e se non intenda promuovere, per il tramite del Comando dei carabinieri per la tutela dell'ambiente, una verifica sullo stato dei luoghi e sui fattori di inquinamento che sarebbero stati riscontrati.
(4-17972)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 12 dicembre 2017
nell'allegato B della seduta n. 899
4-17972
presentata da
PRODANI Aris

  Risposta. — Con riferimento all'interrogazione in esame, sulla base degli elementi acquisiti dai competenti enti territoriali, si rappresenta quanto segue.
  Per la normativa nazionale (decreto legislativo n. 155 del 2010 e successive modificazioni e integrazioni) le regioni e le province autonome sono le autorità competenti in materia di valutazione e gestione della qualità dell'aria. A queste compete quindi il monitoraggio degli inquinanti atmosferici, la predisposizione dei piani per il risanamento e la tutela della qualità dell'aria (compresa l'individuazione dei soggetti deputati all'attuazione di tali piani quali ad esempio la regione stessa o i sindaci), nonché la trasmissione al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare delle relative informazioni per l'invio alla Commissione europea.
  A tale riguardo, si segnala che la legge 28 giugno 2016 n. 132 ha istituito un sistema nazionale a rete per la protezione dell'ambiente, finalizzato ad armonizzare da un punto di vista qualitativo e quantitativo le attività delle agenzie sul territorio, nonché a realizzare un sistema integrato di controlli coordinati dall'Istituto per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra).
  Attraverso un sistema nazionale a rete in cui un ruolo strategico è attribuito a Ispra, e con i cosiddetti «Lepta», ovvero i livelli essenziali delle prestazioni ambientali cui dovranno adeguarsi le agenzie, si attua un vero e proprio ripensamento dell'attuale sistema, fino ad oggi scandito da una diversità di approcci da regione a regione e da una grande frammentarietà che indeboliva di fatto la protezione dell'ambiente.
  Altre importanti novità introdotte dal provvedimento sono il sistema informativo nazionale ambientale e la rete dei laboratori accreditati: si rafforzano dunque in maniera evidente la trasparenza e la qualità scientifica dei controlli.
  Alle agenzie si chiede anche di intensificare le attività indirizzate alla comunicazione e all'informazione verso i cittadini, ascoltarli, coinvolgerli direttamente nelle attività di analisi e di monitoraggio (anche attraverso nuovi strumenti quali i progetti di
citizen science o cittadinanza scientifica) e rispondere ai bisogni che provengono dalla società, in maniera indipendente e responsabile.
  Il protocollo d'intesa transfrontaliero Arpa-Arso, che ha carattere di accordo quadro, promuove e regola la collaborazione fra le due Agenzie nei principali campi d'azione comuni, che si possono descrivere come segue:

    le valutazioni ecologiche, chimiche e biologiche sulle acque interne e sotterranee e su quelle marine e di transizione;

    la qualità dell'aria in termini di stato, modellizzazione ed emissioni;

    il monitoraggio e la modellistica oceanografica;

    il monitoraggio, le analisi, le previsioni e la modellistica meteorologica, agrometeorologica, climatologica e sui cambiamenti climatici;

    la qualità dei suoli e le relative pressioni, carichi nutrizionali e impatti;

    le attività analitiche di laboratorio sulle matrici ambientali e le relative calibrazioni;

    le valutazioni ed autorizzazioni ambientali e l'implementazione della DEI;

    i sistemi di gestione della qualità.

   Il protocollo prevede altresì che la collaborazione relativa ai suddetti campi d'azione possa realizzarsi tramite una serie articolata di interventi, quali:

    lo scambio di dati di monitoraggio operativo da stazioni in situ, networks e radar;

    la condivisione ed integrazione di archivi di dati, databases ed inventari;

    le campagne congiunte e contemporanee di monitoraggio;

    lo scambio in tempo reale dei risultati di modelli di simulazione operativi e delle previsioni connesse;

    la cooperazione ad ulteriori sviluppi del trattamento dati e dei modelli di simulazione;

    gli studi, analisi e relazioni congiunte;

    lo scambio di conoscenze, metodi, procedure, expertise e best practices;

    le campagne di intercomparazione ed intercalibrazione;

    le visite ed incontri fra esperti ed organizzazione di workshops comuni;

    le attività congiunte di informazione, disseminazione, istruzione e formazione;

    le attività ed applicazioni congiunte riguardanti bandi e procedure europee di finanziamento.

   Fra i campi d'azione oggetto del protocollo, uno di particolare rilievo è senz'altro quello della qualità dell'aria; in tale settore un notevole risultato già raggiunto in attuazione del protocollo stesso è costituito dallo scambio di dati di qualità dell'aria tra le due Agenzie, che oggi avviene secondo modalità operative (quotidianamente e continuativamente, a prescindere dalle condizioni rilevate e quindi non solo durante gli episodi acuti). La raccolta di tali dati ha permesso l'avvio di un'analisi e delle prime valutazioni sulla qualità dell'aria nel comprensorio di Gorizia/Nova Gotica, che si intende estendere anche all'area di Trieste/Koper-Capodistria.
   L'ampia gamma di interventi sui numerosi campi d'azione contemplati nel protocollo sarà messa in pratica gradualmente e progressivamente; peraltro, la collaborazione si è già significativamente sviluppata anche in altri settori oltre alla qualità dell'aria, come:

    lo scambio, anch'esso operativo, di dati meteorologici delle stazioni dei territori contermini;

    la ricezione dei dati provenienti dai radar sloveni di Lisca e Pasja Raven, che ha permesso in prima istanza di sopperire alle discontinuità di funzionamento del radar regionale di Fossalon di Grado;

    la condivisione degli archivi di dati climatologici, anche ai fini degli studi sui cambiamenti climatici;

    la ricezione di prodotti di modellistica meteorologica elaborati da Arso;

    la visita della sede Arso e dei relativi centri di attività;

    la predisposizione due proposte di progetto europeo a valere sul programma Interreg, Italia-Slovenia, in materia di monitoraggio delle acque superficiali interne (Ecoisso) e Grvisin, quest'ultima ancora in lavorazione).

   In ordine al tema del monitoraggio delle emissioni prodotte dalla ditta Livarna, si specifica che il controllo degli impianti produttivi in Slovenia non è appannaggio di ARSO (che è un'agenzia con funzioni preminenti di monitoraggio territoriale) ma della struttura «Inšpektorat RS za okolje in prostor (IRSOP)», un organismo specificatamente dedicato a questa attività il cui ufficio competente per la Livarna ha sede a Nova Gorica. L'Inšpektorat non rientra nel protocollo d'intesa in argomento.
   Cionondimeno, lo scambio di dati consente di tenere sotto controllo le concentrazioni dei principali inquinanti atmosferici; da tale scambio di informazioni è stato possibile verificare che gli
standard di qualità dell'aria nel territorio goriziano sono rispettati e che le criticità, peraltro in riduzione, come si desume dalla numerosità delle segnalazioni registrate nel portale del comune di Gorizia, sembrano ricondursi alle molestie olfattive.
   Nello specifico dei rapporti tra Arpa del Friuli-Venezia Giulia e la ditta Livarna, si comunica che, a seguito delle segnalazioni e degli esposti della popolazione limitrofa e delle autorità competenti nel territorio circostante, l'agenzia ha ritenuto comunque di inviare una richiesta d'informazioni alla ditta, senza peraltro aver riscontri dalla medesima. Nello specifico dell'episodio citato nell'interrogazione, l'agenzia si è attivata per ottenere eventuali registrazioni raccolte dal sistema di segnalazione delle molestie olfattive gestito dal comune di Gorizia, appurando che, per lo specifico evento del 14 settembre, nel sistema non risulta alcuna segnalazione.
   Quanto riferito testimonia che le problematiche rappresentate dagli interroganti sono tenute in debita considerazione da parte di questo Ministero, il quale continuerà a tenersi informato tramite il sistema nazionale a rete per la protezione dell'ambiente nonché a svolgere un'attività di monitoraggio, anche al fine di valutare un eventuale coinvolgimento di altri soggetti istituzionali.

Il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare: Gian Luca Galletti.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

protezione del suolo

protezione dell'ambiente

cambiamento climatico