ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/17947

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 859 del 27/09/2017
Firmatari
Primo firmatario: TACCONI ALESSIO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 27/09/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PORTA FABIO PARTITO DEMOCRATICO 27/09/2017
FEDI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 27/09/2017
GARAVINI LAURA PARTITO DEMOCRATICO 27/09/2017
LA MARCA FRANCESCA PARTITO DEMOCRATICO 27/09/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 27/09/2017
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-17947
presentato da
TACCONI Alessio
testo di
Mercoledì 27 settembre 2017, seduta n. 859

   TACCONI, PORTA, FEDI, GARAVINI e LA MARCA. — Al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:

   la domanda di servizi alla rete consolare italiana all'estero diventa ogni giorno più pressante e mette a dura prova l'operatività delle strutture, anche in ragione dell'irrompere nel panorama migratorio delle nuove mobilità che, da alcuni anni a questa parte, spinge molti cittadini a cercare lavoro all'estero;

   la chiusura di numerose sedi all'estero, conclusasi nel 2014, ha ulteriormente aumentato il carico di lavoro nelle sedi «riceventi»;

   sebbene non si conosca con precisione l'ampiezza del fenomeno, le stime dello stesso Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, che calcola in oltre un milione gli italiani emigrati negli ultimi 5 anni, danno la dimensione della nuova sfida che l'amministrazione ha davanti a sé per venire incontro alle loro esigenze;

   i servizi consolari innovativi e digitali che questi italiani all'estero richiedono al Paese, aventi come obiettivo principale un supporto all'integrazione nel tessuto della società di accoglimento, vanno ad aggiungersi a quelli tradizionali richiesti dai residenti oltre confine di più lungo corso;

   non vanno dimenticati i servizi alle imprese che, in un mondo sempre più globalizzato, chiedono assistenza nella ricerca di sbocchi sui mercati esteri;

   la rete diplomatico-consolare ha finora risposto positivamente a queste sfide: le iniziative informative di prima accoglienza organizzate da molte ambasciate e consolati, come pure l'istituzione di uffici consolari onorari e le missioni settimanali di personale delle sedi riceventi per il disbrigo di pratiche per le quali è prevista la presenza degli utenti – quali la rilevazione delle impronte digitali, l'acquisizione della firma digitale per il rilascio del passaporto, la consegna delle carte di identità, gli atti notarili e altro – testimoniano l'attenzione della Farnesina e l'impegno del suo personale;

   nonostante ciò le risorse di cui può disporre la rete consolare, sia in termini finanziari che di personale addetto, sono del tutto inadeguate e rischiano di produrre risultati altrettanto inadeguati che non possono non creare risentimenti e disappunto nell'utenza. Si pensi alle lunghe attese a cui sono costretti i concittadini che richiedono l'iscrizione all'Anagrafe degli italiani residenti all'estero o un nuovo passaporto in varie città d'Europa o, nell'America meridionale, quelli che richiedono il rilascio del passaporto o la cittadinanza italiana;

   per i servizi erogati, a norma della tabella consolare in vigore, la rete consolare incassa percezioni per circa 150 milioni di euro all'anno che gli stessi consolati sono obbligati a versare al Tesoro;

   si tratta di un contributo che ancora oggi le collettività italiane all'estero immettono nell'economia del Paese, come hanno fatto in passato con le considerevoli rimesse valutarie;

   esponenti del Governo si sono a più riprese positivamente espressi sull'opportunità di destinare parte delle percezioni consolari al rafforzamento dei servizi consolari e delle strutture ad essi preposte;

   la legge di bilancio 2017, all'articolo 1, comma 429, già prevede la riassegnazione del 30 per cento della tassa sulle pratiche per il riconoscimento della cittadinanza italiana al Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, per il successivo versamento ai consolati che l'hanno riscossa;

   la restituzione di parte delle somme percepite rappresenta non solo un obbligo morale dello Stato nei confronti di chi ha dovuto intraprendere la strada dell'emigrazione, ma sarebbe anche un segno tangibile dell'importanza che la collettività nazionale vuole annettere alla soft power che gli italiani all'estero esercitano per il rilancio del «sistema Paese» –:

   se il Governo non ritenga, nell'ambito del prossimo disegno di legge di bilancio, di assegnare al bilancio del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, quali risorse aggiuntive, il 30 per cento di tutte le percezioni consolari per riallocarle poi all'intera rete consolare perché essa possa corrispondere con efficacia ai diritti e ai bisogni dei nostri connazionali.
(4-17947)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

controllo di polizia

passaporto

consolato