ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/17936

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 859 del 27/09/2017
Firmatari
Primo firmatario: CAPELLI ROBERTO
Gruppo: DEMOCRAZIA SOLIDALE - CENTRO DEMOCRATICO
Data firma: 27/09/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 27/09/2017
Stato iter:
23/03/2018
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 23/03/2018
GALLETTI GIAN LUCA MINISTRO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 23/03/2018

CONCLUSO IL 23/03/2018

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-17936
presentato da
CAPELLI Roberto
testo di
Mercoledì 27 settembre 2017, seduta n. 859

   CAPELLI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:

   da vari giorni da un'area limitrofa al centro urbano di Quartu Sant'Elena, nei pressi del parco di Molentargius fuoriescono fumi che stanno provocando gravi disagi alla popolazione, oltre che molta preoccupazione, dato che non è chiaro quali siano i materiali che stanno bruciando e provocando i fumi citati;

   al riguardo, il sindaco di Quartu Sant'Elena ha emanato una serie di ordinanze volte alla tutela della sicurezza pubblica, ordinando ai cittadini residenti in un raggio di 500 metri rispetto al sito in questione, di tenere in casa biancheria, giocattoli, alimenti ed anche animali, mentre nella stessa area è proibita la permanenza prolungata all'aperto delle persone;

   occorre ricordare che l'area umida di Molentargius è stata fino ai primi anni ’90 una vera discarica a cielo aperto, dove liquami e sostanze inquinanti venivano sversate, per poi riversarsi in mare;

   proprio negli anni ’90, per la bonifica del sito, vennero erogate cifre notevoli, poi più volte rinnovate per completare gli interventi necessari;

   si ricordi, in particolare, la delibera del Cipe n. 60 del 30 aprile 2012, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 160 dell'11 luglio 2012, con la quale, tra, l'altro, venivano stanziati 400 mila euro per la realizzazione della rete di distribuzione delle acque depurate provenienti dall'impianto di Molentargius;

   l'area in questione ospita, inoltre, importanti specie animali, tra le quali i rarissimi fenicotteri rosa, mentre il parco naturale regionale di Molentargius è riconosciuto come sito di importanza comunitaria (S.i.c.) e zona di protezione speciale (Z.p.s.);

   la situazione, però, resta talmente preoccupate che è stata disposta la chiusura di una scuola che si trova nella «zona rossa», in attesa di chiarire a cosa siano dovuti i fumi che stanno interessando la zona medesima -:

   se il Ministro interrogato sia a conoscenza di quanto su esposto e quali iniziative intenda assumere, nell'ambito delle sue competenze, collaborando anche con la regione e gli enti locali interessati, per fronteggiare una situazione preoccupante, che fa temere che non tutto sia stato davvero bonificato nella zona di Molentargius sopra ricordata.
(4-17936)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 23 marzo 2018
nell'allegato B della seduta n. 1
4-17936
presentata da
CAPELLI Roberto

  Risposta. — Con riferimento all'interrogazione in esame, concernente le problematiche dell'area «Molentargius» a Quartu S. Elena, in Sardegna, sulla base degli elementi acquisiti dalla competente regione Sardegna, si rappresenta quanto segue.
  In via preliminare, si precisa che il parco regionale del Molentargius è un'area umida estesa su un territorio di circa 1600 ettari, delimitata dall'espansione urbana dei comuni di Cagliari, Quartu Sant'Elena, Selargius, Quartucciu e dal lungomare del Poetto. Lo stesso è stato istituito con legge regionale n. 5 del 26 febbraio 1999 con l'obiettivo di tutelare e valorizzare un sito di interesse internazionale, già inserito dal 1977 nella convenzione Ramsar per la sua rilevanza come luogo di sosta, svernamento e nidificazione di numerose specie di uccelli acquatici.
  Nell'area sono presenti bacini sia di acqua dolce che salata, separati dalla piana di Is Arenas. Le zone ad acqua dolce sono costituite dagli stagni di «Bellarosa Minore» e «Perdalonga», nati come vasche di espansione delle acque meteoriche. Le zone di acqua salata comprendo gli specchi d'acqua dell'ex sistema produttivo delle Saline di Stato di Cagliari, costituiti dal «Bellarosa Maggiore» o «Molentargius», dallo Stagno di Quartu, dalle altre vasche salanti (saline di Cagliari) e dal «Perda Bianca».
  Nel mese di luglio 2017, un'area di circa 7.000 metri quadri del Parco è stata interessata da un incendio, che ha interessato grande parte del canneto ubicato nel comune di Quartu Sant'Elena.
  Pertanto, in data 18 settembre 2017, il comune di Quartu segnalava la presenza nell'aria di odori altamente sgradevoli e soffocanti, causati dal persistere delle emissioni di fumi provenienti dall'area del Molentargius, manifestando la necessità di monitorare l'aria e effettuare accertamenti circa l'eventuale rischio per la salute pubblica.
  Il sindaco del comune di Quartu Sant'Elena ha rivolto, quindi, al prefetto di Cagliari la richiesta di urgente convocazione di un tavolo tecnico per intraprendere eventuali azioni tese alla tutela della salute pubblica.
  Nella successiva data del 19 settembre, il prefetto di Cagliari ha provveduto a convocare un tavolo tecnico avente per oggetto «problematica relativa all'emissione di fumi nel parco di Molentargius – Quartu Sant'Elena», costituito dai rappresentanti degli enti ed organismi tecnici coinvolti per rispettive competenze per procedere agli urgenti interventi ritenuti necessari.
  Contestualmente, in data 19 settembre, personale afferente al Servizio di igiene e sanità pubblica dell'ASSL di Cagliari dell'ATS (Azienda per la tutela della salute della Sardegna) ha eseguito un sopralluogo presso il sito di Molentargius ed ha accertato che i fumi acri ed intensi interessavano un areale urbano per un raggio di circa 500 metri, entro i quali ricadono una scuola dell'infanzia e primaria e diverse strutture sanitarie.
  Con una nota di pari data, pertanto, il servizio igiene e sanità pubblica dell'ASSL di Cagliari ha prontamente trasmesso al sindaco di Quartu Sant'Elena ed altri enti alcuni suggerimenti precauzionali in attesa di vere altri elementi utili sui materiali brucianti e sulla composizione dei fumi derivati.
  Inoltre, a seguito dalla riunione in prefettura è intervenuto il Sindaco del Comune di Quartu Sant'Elena che ha provveduto con la massima urgenza all'attivazione del Centro operativo comunale (C.O.C.), costituito dagli enti competenti, per fronteggiare l'emergenza.
  In data 20 settembre 2017, il Sindaco di Quartu Sant'Elena ha convocato presso il Centro operativo comunale (COC) un ulteriore tavolo tecnico, al fine di valutare le azioni da intraprendere per fronteggiare la situazione emergenziale.
  In tale riunione, si è stabilito di provvedere con somma urgenza alla copertura dell'area interessata dall'incendio con una coltre di terra ed argilla, al fine di far cessare l'emissione dei fumi. Tale intervento è stato attuato con la massima celerità nei giorni seguenti.
  Il Coc si è riunito anche nelle successive date del 22 settembre 2017, del 26 settembre 2017 e del 29 settembre 2017.
  In quest'ultima data, il sindaco del comune di Quartu Sant'Elena «sulla base delle risultanze degli approfondimenti emersi nella presente seduta, ha dichiarato chiusa l'emergenza sanitaria», sulla base delle comunicazioni dell'Arpas sulla qualità dell'aria e del servizio igiene pubblica della ASSL del 28 settembre, con conseguente revoca delle ordinanze sindacali assunte.
  In data 25 settembre 2017, l'agenzia regionale per la protezione dell'ambiente (ARPAS) ha posizionato, nel cortile della scuola di via Turati nel comune di Quartu Sant'Elena (zona limitrofa al Parco) il mezzo mobile per la verifica della qualità dell'aria attraverso il monitoraggio degli inquinanti ambientali aerodispersi. A tal proposito, sono state rilevate giornalmente le concentrazioni delle seguenti sostanze: SO2, NOx, CO, O3, PM10, BTX, le cui concentrazioni, a tutt'oggi, non presentano alcun superamento dei limiti normativi. Per quanto riguarda la determinazione delle diossine e degli IPA viene fatto presente che non è possibile avere una lettura immediata in quanto è necessario l'intervento del laboratorio e l'analisi comporta tempi tecnici più lunghi.
  Viene segnalato altresì che le aree del parco e le aree limitrofe sono state oggetto di vari depositi incontrollati di rifiuti e, per le aree esterne al parco, il comune di Quartu Sant'Elena sta intervenendo mediante il proprio sistema di gestione dei rifiuti per l'eliminazione di tali inconvenienti.
  La Regione Sardegna rappresenta inoltre che, per arginare tali fenomeni, è necessario attivare sistemi di videosorveglianza in modo da controllare gli accessi al Parco e l'individuazione dei responsabili, ponendo in capo a tali soggetti i costi relativi alle attività di rimozione, avvio a recupero o smaltimento, ripristino dello stato dei luoghi nonché eventuale bonifica.
  In merito agli eventi occorsi nell'area di Molentargius, viene evidenziato che sono stati attivati da parte dei competenti Assessorati regionali tutti gli interventi di loro competenza. L'assessorato della difesa dell'ambiente, in particolare, ha attivato gli interventi di propria competenza direttamente o tramite l'Arpas, insieme al parco regionale di Molentargius, alla protezione civile ed al Corpo forestale di vigilanza ambientale, ed ha partecipato attivamente a tutti i tavoli tecnici e le riunioni che si sono tenute sull'argomento.
  Il competente Servizio demanio e patrimonio dell'assessorato degli enti locali, finanze e urbanistica (titolare regionale delle aree in cui si è verificato l'evento incendiario), che deve attivarsi ai sensi e per gli effetti degli articoli 192 (rimozione di eventuali rifiuti) e 242 e seguenti (caratterizzazione e bonifica dell'area) del decreto legislativo n. 152 del 2006, sta collaborando con l'assessorato della difesa dell'ambiente alla soluzione del problema. A tal fine sono state individuate due differenti soluzioni.
  Innanzitutto, per quanto riguarda l'intervento di manutenzione straordinaria lo stesso verrà affidato in delega al parco regionale di Molentargius, previa convenzione da stipularsi con la regione. In alternativa, il Parco stesso gestirà la fase di progettazione e di individuazione del soggetto cui affidare i lavori/servizi, mentre i pagamenti alle imprese aggiudicatarie della progettazione e dell'esecuzione dei lavori/servizio verrà effettuato direttamente dal Servizio demanio e patrimonio dell'assessorato degli enti locali, finanze e urbanistica.
  Della questione sono interessate anche altre amministrazioni, pertanto, qualora dovessero pervenire nuovi e utili elementi informativi, si provvederà a fornire aggiornamenti.
  Ad ogni modo, per quanto di competenza, il Ministero continuerà a tenersi informato e continuerà a svolgere un'attività di sollecito nei confronti dei soggetti territorialmente competenti, anche al fine di valutare eventuali coinvolgimenti di altri soggetti istituzionali.

Il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare: Gian Luca Galletti.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

riserva naturale

conduttura

discarica abusiva