ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/17907

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 857 del 25/09/2017
Firmatari
Primo firmatario: PAGANO ALESSANDRO
Gruppo: LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI
Data firma: 25/09/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ATTAGUILE ANGELO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 25/09/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 25/09/2017
Stato iter:
17/11/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 17/11/2017
MANZIONE DOMENICO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 17/11/2017

CONCLUSO IL 17/11/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-17907
presentato da
PAGANO Alessandro
testo di
Lunedì 25 settembre 2017, seduta n. 857

   PAGANO e ATTAGUILE. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   da oltre due anni sulle spiagge dell'Agrigentino e su quelle di Linosa e Lampedusa si susseguono sbarchi, documentati anche con foto e video, che, sfuggendo ad ogni stima e controllo, sono stati definiti «fantasma»;

   come noto, si tratterebbe di immigrati che, utilizzando imbarcazioni di pochi metri e in piccoli gruppi, partono dalla Tunisia per raggiungere illegalmente la costa meridionale della Sicilia, ed una volta sbarcati direttamente sulle spiagge, di notte o all'alba o addirittura in pieno giorno, si nascondono tra le dune per cambiarsi i vestiti, per poi dileguarsi e far perdere le loro tracce;

   si stima, non avendo certezza degli arrivi, che solo negli ultimi due mesi siano giunti illegalmente dalla Tunisia circa tremila immigrati, in maggioranza uomini, di cui 1.500-1.800 sulla costa meridionale della Sicilia, mentre il resto sulle isole di Lampedusa e Linosa;

   nelle ultime settimane, ormai in maniera sistematica, si è assistito ad un preoccupante intensificarsi degli sbarchi «fantasma», con decine e decine di immigrati che hanno raggiunto le spiagge dell'Agrigentino, per poi disperdersi senza essere sottoposti ad alcun controllo sanitario e delle forze dell'ordine, tanto da indurre lo stesso procuratore di Agrigento, Luigi Patronaggio, a lanciare l'allarme in una sua recente intervista a La Stampa;

   in particolare, il procuratore di Agrigento avrebbe definito il fenomeno in atto «migrazione pericolosa», poiché, per le modalità sopra descritte, è evidente che tra questi immigrati ci «sono persone che non vogliono farsi identificare, gente già espulsa in passato dall'Italia o appena liberata con l'amnistia dalle carceri tunisine o magari che ha preso parte alle rivolte del 2011» ed avrebbe, quindi, espresso il timore che tra gli stessi possano esserci anche persone legate al terrorismo internazionale –:

   se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei casi evidenziati in premessa, in particolare riguardo all'esistenza e all'intensificarsi della nuova rotta migratoria illegale dalla Tunisia, o da altri Paesi africani confinanti, verso la Sicilia meridionale; se disponga di elementi che confermino il rischio sopra evidenziato che tra gli immigrati che utilizzano tale rotta vi possano essere persone legate al terrorismo internazionale e quali verifiche siano state effettuate in merito; quali iniziative immediate intenda adottare, o abbia già adottato, al fine di bloccare gli sbarchi di cui in premessa; quali iniziative di competenza intenda assumere in tempi brevi, o abbia già assunto, nei confronti degli immigrati che sono giunti e continuano a giungere illegalmente sulle coste meridionali della Sicilia, al fine di garantirne il rintraccio e l'effettivo e immediato rimpatrio.
(4-17907)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 17 novembre 2017
nell'allegato B della seduta n. 887
4-17907
presentata da
PAGANO Alessandro

  Risposta. — Nel corso del 2017 effettivamente si è registrato un incremento di arrivi irregolari, di cittadini tunisini, sulle coste della provincia di Agrigento.
  Nel corrente anno, alla data del 27 settembre scorso, sono giunti autonomamente 597 cittadini tunisini, rispetto ai 149 arrivati nello stesso periodo del 2016, mentre 766 tunisini sono stati soccorsi e condotti a terra dagli assetti navali presenti nell'area operativa, rispetto ai 134 dello scorso anno.
  Per quel che riguarda il litorale agrigentino, il sopraggiungere di migranti tunisini è stato episodico nel periodo che va dalla metà di giugno alla metà di luglio del corrente anno, con un incremento del fenomeno a partire dalla seconda quindicina del luglio 2017.
  I migranti di nazionalità tunisina attraversano il tratto di mare che separa la Tunisia dalla Sicilia con piccole imbarcazioni in legno e raggiungono il litorale e le coste delle isole Pelagie.
  Se in relazione agli sbarchi sulla costa provinciale è possibile il verificarsi di una differenza fra il numero delle persone sbarcate e di quelle rintracciate, lo stesso non può dirsi in riferimento agli approdi a Linosa e Lampedusa, il cui limitato territorio insulare facilita l'azione di controllo delle forze.
  Proprio al fine di rafforzare il dispositivo di controllo dei cennati flussi, la prefettura di Agrigento, fin dal 1o luglio scorso, ha impartito alla capitaneria di porto di Porto Empedocle e al reparto aeronavale della Guardia di finanza di stanza nel porto empedoclino, direttive per un mirato servizio di pattugliamento antimmigrazione in mare che è stato intensificato a partire dal mese di agosto.
  In relazione al fenomeno segnalato, risulta che la procura di Agrigento ha avviato indagini finalizzate ad identificare i migranti, i soggetti che favoriscono l'immigrazione sul mare e sulla terra ferma e a porre l'attenzione sulle qualità personali degli immigrati, spesso soggetti già espulsi e gravati da precedenti.
  Quanto al rischio di infiltrazioni di soggetti legati al terrorismo internazionale tra gli immigrati tunisini, la stessa procura ha rilevato che, allo stato, si tratta di una mera ipotesi investigativa in fase di sviluppo. Di tale ipotesi investigativa sono state messe al corrente sia la procura nazionale antimafia che la direzione distrettuale antimafia di Palermo.
  Più in generale, in relazione al rischio di possibili infiltrazioni di terroristi nei flussi irregolari si rappresenta che il Comitato di analisi strategica antiterrorismo (CASA) rivolge la massima attenzione alle attività mirate allo
screening del flusso dei migranti giunti sulle coste italiane, al fine di scongiurare l'eventualità che estremisti islamici, siano essi foreign terrorist fighters di ritorno ovvero soggetti comunque pericolosi per la sicurezza, possano fare ingresso e transitare in Europa.
  In particolare, gli uffici territoriali svolgono verifiche approfondite avvalendosi dell'azione sinergica tra dispositivi di controllo frontalieri e gli apparati specializzati nel contrasto al terrorismo, nonché dei riscontri informativi forniti dai Servizi di Sicurezza nazionali e dagli omologhi uffici esteri.
  L'Italia ha, inoltre, condiviso con Europol l'obiettivo di potenziare gli strumenti di prevenzione del terrorismo tramite l'invio nel nostro Paese di
guest officers, individuati dall'Agenzia europea per approfondire i controlli sui soggetti che in base a specifici indicatori destano sospetti e appaiono meritevoli di un controllo di secondo livello dopo quelli effettuati al momento degli sbarchi.
  Infine, per rendere più efficaci i rimpatri dei migranti irregolari, il decreto-legge n. 13 del 17 febbraio 2017, convertito in legge n. 46 il 13 aprile scorso, ha previsto lo stanziamento di risorse aggiuntive (19 milioni di euro) per l'esecuzione dei rimpatri da effettuarsi anche mediante l'utilizzo di voli
charter, nonché il potenziamento della rete dei centri di permanenza per i rimpatri, in modo da assicurarne la distribuzione equilibrata sull'intero territorio nazionale.
Il Sottosegretario di Stato per l'interno: Domenico Manzione.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

migrante

controllo sanitario

litorale