ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/17863

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 854 del 20/09/2017
Firmatari
Primo firmatario: D'INCA' FEDERICO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 20/09/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 20/09/2017
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-17863
presentato da
D'INCÀ Federico
testo di
Mercoledì 20 settembre 2017, seduta n. 854

   D'INCÀ. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

   il complesso aziendale ACC Compressor s.p.a. con sede a Mel (Belluno), maggior produttore italiano di compressori ermetici per refrigerazione domestica, è stato acquisito nel corso del 2014, a seguito dell'aggiudicazione di una gara internazionale, da parte del colosso cinese Wanbao Group Compressor Co Ltd che è uno dei leader mondiali del settore del compressore. All'atto dell'aggiudicazione il gruppo Wanbao ha presentato un business plan che prevedeva la continuità industriale dello stabilimento di Mel, con l'assegnazione di 3.200.000 compressori nel 2014 e di 3.600.000 nel 2016, e con la salvaguardia occupazionale per almeno 455 addetti, da assumere nell'arco di un anno nella «new.co» di diritto italiano, determinando così la salvaguardia dell'azienda, ma con la previsione di molti esuberi. Viene inoltre attribuita a Mel la funzione di competence center a livello mondiale, con la previsione di un significativo rafforzamento della funzione di ricerca e sviluppo e viene previsto il ritorno alla redditività nel 2016;

   nel mese di febbraio 2017 per scongiurare il licenziamento di 167 esuberi per lo stabilimento Wanbao Acc di Mel, definiti dalla nuova proprietà, è stata concessa dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali la cassa integrazione straordinaria per crisi aziendale fino al 30 settembre 2017, consentendo così un periodo di sette mesi di respiro e maggiore serenità per il gruppo, che nel frattempo sta registrando un volume di produzione in crescita, ed evitando che 167 lavoratori si ritrovassero di colpo senza alcuna forma di reddito ed entrata alcuna;

   nel frattempo, così come riportato da organi di stampa, il lavoro di riorganizzazione operato dal nuovo gruppo dirigente, sta producendo effetti positivi sulla produzione dello stabilimento. Infatti, così come affermato da Marco Baschirotto, responsabile delle risorse umane del gruppo «rispetto al piano presentato qualche tempo fa, il 2017 si chiuderà con 50 mila compressori prodotti in più rispetto agli 1,7 milioni previsti e nel 2018 si dovrebbe salire a 2.510.000 pezzi, per crescere ancora nel 2019 a 2.758.000 e nel 2020 a 3.006.000 con la produzione che è ripresa su due turni»;

   tutto ciò anche grazie all'innovazione su nuovi prodotti: «Il centro di ricerca e sviluppo sta lavorando a un nuovo compressore chiamato “full alluminium” ed altri due sono già allo studio»; tali prodotti che si stanno presentando ai clienti stanno incontrando il favore del mercato, tanto che l'incremento su più turni è dettato dalla necessità di far fronte in tempi brevi ad una commessa di lavoro molto importante e relativa proprio al nuovo prodotto immesso sul mercato negli ultimi mesi;

   inoltre, si starebbero aprendo interessanti opportunità nei mercati iraniano, russo ed algerino nonché nuove sinergie con il mercato cinese;

   alla luce di ciò, resta però aperto ancora il nodo degli esuberi, previsti dal piano industriale e nati in condizioni particolari dell'azienda, di 167 dipendenti per i quali la cassa integrazione termina fra pochi giorni (il 30 settembre) e non c'è ancora la conferma del rinnovo –:

   se i Ministri interrogati intendano assumere urgentemente iniziative, per quanto di competenza, per concedere un ulteriore periodo di cassa integrazione straordinaria, così da arrivare almeno a metà del 2018 con gli attuali lavoratori e da consentire all'azienda di rivedere eventualmente il monte esuberi, date anche le prospettive favorevoli di ripresa che il mercato presenta permettendo, nel frattempo, il proseguimento dei corsi di riqualificazione del personale, importantissimi ai fini di un successivo ricollocamento di quei lavoratori, si spera il meno possibile, che resteranno fuori inevitabilmente dall'azienda.
(4-17863)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

reinserimento professionale

politica occupazionale

cassa integrazione