ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/17853

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 854 del 20/09/2017
Firmatari
Primo firmatario: DAGA FEDERICA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 20/09/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
TERZONI PATRIZIA MOVIMENTO 5 STELLE 20/09/2017
MICILLO SALVATORE MOVIMENTO 5 STELLE 20/09/2017
BUSTO MIRKO MOVIMENTO 5 STELLE 20/09/2017
ZOLEZZI ALBERTO MOVIMENTO 5 STELLE 20/09/2017
DE ROSA MASSIMO FELICE MOVIMENTO 5 STELLE 20/09/2017
VIGNAROLI STEFANO MOVIMENTO 5 STELLE 20/09/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 20/09/2017
Stato iter:
23/03/2018
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 23/03/2018
NENCINI RICCARDO ERRORE:TROVATE+CARICHE - (ERRORE:TROVATI+MINISTERI)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 23/03/2018

CONCLUSO IL 23/03/2018

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-17853
presentato da
DAGA Federica
testo di
Mercoledì 20 settembre 2017, seduta n. 854

   DAGA, TERZONI, MICILLO, BUSTO, ZOLEZZI, DE ROSA e VIGNAROLI. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:

   l'Onu ha dichiarato il diritto all'acqua un diritto universale e fondamentale, ha sottolineato che l'acqua potabile e per uso igienico è un diritto essenziale relativo alla dignità della persona e raccomanda agli Stati di attuare iniziative per garantire acqua potabile di qualità, accessibile, economica;

   la regione Toscana ha dichiarato lo stato di emergenza ed emanerà a breve un piano di interventi urgenti;

   la regione Lombardia lamenta la quantità di acqua invasata nei grandi laghi più bassa del 2007;

   il 17 agosto 2017 è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale la dichiarazione dello stato di emergenza idrica per le regioni Lazio ed Umbria:

   da 15 anni l'Italia è soggetta a 3 procedure di infrazione; la situazione sembra peggiorare come dimostrano gli ultimi dati di Legambiente: l'insufficiente depurazione e gli scarichi inquinanti rappresentano il reato più contestato e in crescita rispetto all'anno precedente, e rappresentano il 31,7 per cento delle infrazioni contestate;

   il 22 marzo 2017 l'Istat ha presentato uno studio dal quale si evince che nel 2015 è andata dispersa una media del 38,2 per cento delle acque immesse in rete, a fronte del 35,6 per cento del 2012, il che mostra una situazione di enorme degrado degli acquedotti e delle reti in tutto il Paese;

   eppure il decreto ministeriale 8 gennaio 1997, n. 99, dice che «Le procedure di valutazione delle perdite di cui al presente regolamento sono finalizzate alla formulazione di “bilanci idrici nelle reti e negli impianti” e che “In dipendenza dell'esito dei bilanci, il gestore procederà ad una appropriata e specifica ‘campagna di ricerca delle perdite’ per provvedere alle necessarie riparazioni”. Esso inoltre stabilisce che “Il gestore trasmette annualmente al Ministero dei lavori pubblici Osservatorio dei servizi idrici, entro il mese di febbraio appositi rapporti redatti secondo gli standard indicati nel punto 4 dell'allegato e indicanti i dati sui volumi d'acqua degli impianti di acquedotto e di fognatura nonché il valore dei parametri di valutazione delle perdite”»;

   l'articolo 146, comma 3, del decreto legislativo n. 152 del 2006 dispone che «Entro un anno dalla data di entrata in vigore della parte terza del presente decreto, il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare,[...] adotta un regolamento per la definizione dei criteri e dei metodi in base ai quali valutare le perdite degli acquedotti e delle fognature. Entro il mese di febbraio di ciascun anno, i soggetti gestori dei servizi idrici trasmettono all'Autorità di vigilanza sulle risorse idriche e sui rifiuti ed all'ente di governo dell'ambito competente i risultati delle rilevazioni eseguite con i predetti metodi». Il successivo articolo 170, comma 3, lettera h), dispone che «fino all'emanazione del decreto di cui all'articolo 146, comma 3, continua ad applicarsi il decreto ministeriale 8 gennaio 1997, n. 99»;

   il «collegato ambientale» 2016 prevedeva la creazione di un fondo di garanzia per opere idriche di potenziamento, depurazioni e fognature; eppure risulta che il relativo decreto del Presidente del Consiglio dei ministri sia ancora bloccato –:

   se i Ministri interrogati e gli enti d'ambito fossero a conoscenza dei dati relativi alle perdite delle infrastrutture idriche e, in caso affermativo, perché non si sia intervenuti;

   come mai non sia stato ancora emanato il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri che consentirebbe di sbloccare il fondo di garanzia per le opere idriche;

   quali iniziative intenda porre in essere il Governo, al fine di sostenere gli investimenti necessari a ristrutturare e ammodernare le reti per captazione e distribuzione e adeguare gli impianti di depurazione.
(4-17853)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 23 marzo 2018
nell'allegato B della seduta n. 1
4-17853
presentata da
DAGA Federica

  Risposta. — Con riferimento all'atto di sindacato ispettivo in esame, si forniscono i seguenti elementi di risposta.
  Come già riferito il 5 ottobre 2017 in risposta dell'interrogazione n. 5-12373, si ricorda che lo schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, di cui all'articolo 58, comma 2 della legge n. 221 del 28 dicembre 2015, che prevede l'istituzione di un fondo di garanzia delle opere pubbliche finalizzate al potenziamento delle infrastrutture idriche, ivi comprese le reti di fognatura e depurazione, in tutto il territorio nazionale, è stato predisposto da questo Ministero ed è stato trasmesso alla Presidenza del Consiglio dei ministri per i successivi adempimenti.
  Ad aggiornamento, si comunica che la Presidenza ha espresso alcune osservazioni e ha richiesto di nuovo l'acquisizione dei concerti delle amministrazioni interessate.
  Il 15 febbraio 2018 si è tenuta una riunione presso questo Ministero, con le amministrazioni coinvolte e con l'autorità di regolazione per energia, reti e ambiente, al fine di definire un testo che tenga conto anche delle disposizioni, nel frattempo intervenute, contenute nella legge di bilancio 2018, che riguardano la disciplina del Fondo stesso.
  Il testo del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri così definito sarà poi oggetto di intesa in sede di Conferenza unificata.
  

Il Viceministro delle infrastrutture e dei trasporti: Riccardo Nencini.