ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/17839

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 853 del 19/09/2017
Firmatari
Primo firmatario: DI MAIO LUIGI
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 19/09/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 19/09/2017
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 30/10/2017

SOLLECITO IL 18/12/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-17839
presentato da
DI MAIO Luigi
testo di
Martedì 19 settembre 2017, seduta n. 853

   LUIGI DI MAIO. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   i piani per il riassetto della rete ospedaliera campana, licenziati dai commissari ad acta che si sono succeduti negli ultimi anni, oltre a non individuare una visione organica e progressiva, sono discordanti e gli interventi realizzati con la programmazione antecedente sono vanificati da quella più recente. Ciò ha determinato una progressiva azione di destrutturazione dell'assistenza ospedaliera campana;

   l'Ospedale del Mare è stato progettato secondo un modello concettuale innovativo e strategico: un vero e proprio dipartimento dell'emergenza e urgenza dotato pertanto di requisiti di elevata complessità logistica;

   il piano ospedaliero vigente (decreto del Commissario ad acta n. 33 del 2016), assegna all'Ospedale del Mare la pregnante funzione di Hub-Dea di II° livello per due grandi macroaree coincidenti con l'ambito territoriale di Napoli e provincia vesuviana con un bacino di circa due milioni di abitanti. La sua apertura era prevista per dicembre 2016;

   nelle more, numerose strutture ospedaliere dell'area metropolitana di Napoli sono state intempestivamente dismesse, depotenziate o convertite in ragione dell'imminente inaugurazione del Dea, determinando notevoli criticità nell'offerta di assistenza ospedaliera e gravissime carenze nella gestione delle emergenze come accertato dagli ispettori ministeriali in occasione di recenti episodi di cronaca; inoltre, l'ultimo monitoraggio annuale fa registrare il livello più basso di livelli essenziali di assistenza erogati in confronto alle altre regioni e alle proprie performance degli anni precedenti;

   gli effetti delle esposte criticità sono evidenti e documentabili. Ad esempio, i dati riguardanti le morti per parto sono tra i peggiori d'Italia: su circa 50 donne che muoiono ogni anno nel Paese, 13 decessi avvengono in Campania contro i 5 della Toscana. I decessi avvengono nella metà dei casi per emergenze emorragiche. Inoltre, il 60 per cento dei parti avviene col cesareo: il doppio del valore nazionale e il triplo della Toscana. In alcune cliniche private campane la percentuale arriva al 90 per cento per una pratica chirurgica che comporta maggior rischio di mortalità sia per la madre che per il neonato e dovrebbe essere effettuata solo in caso di indicazioni specifiche;

   a fronte di tali criticità, la politica regionale ha realizzato alcuni incomprensibili interventi: a) la chiusura di tre centri nascita nell'Asl Napoli 1 e di tre centri nascita nella Asl Napoli 3 sud giustificata con la previsione di una nuova grande area materno-infantile presso l'Ospedale del Mare; b) la cancellazione del reparto di ostetricia e ginecologia e la terapia intensiva neonatale dall'Ospedale del Mare, prevedendo di soddisfare il fabbisogno di assistenza mediante case di cura private che appaiono prive dei requisiti necessari per la gestione di emergenze spesso indifferibili;

   tutto ciò ha causato il grave ridimensionamento dell'assistenza pediatrica e neonatale;

   nel frattempo, la collocazione della cardiochirurgia negli ambienti progettati per ospitare la soppressa unità operativa di ostetricia e ginecologia richiederà un ulteriore impegno finanziario di circa 2 milioni di euro, che serviranno, tra l'altro, a distruggere l'eccellente allestimento già completato per tutta l'area, mentre ulteriori ingenti risorse dovranno successivamente essere impiegate per allestire presso il Loreto Mare, struttura fatiscente del centro città, il polo materno infantile dell'Asl Napoli 1;

   non è chiaro come a breve si intenda soddisfare il fabbisogno di posti letto di Ostetricia e Terapia intensiva neonatale per il bacino di utenza dell'ambito territoriale (area orientale di Napoli ed area vesuviana);

   non risulta sia stata effettuata una ricognizione dei flussi della domanda di assistenza ostetrica, dopo la citata chiusura di sei centri nascita pubblici –:

   se il Ministro interrogato sia a conoscenza della gravissima situazione descritta in premessa, quale sia il suo orientamento in merito e come intenda intervenire, per quanto di competenza e alla luce di quanto esposto in premessa, al fine di garantire il rispetto dei livelli essenziali di assistenza.
(4-17839)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

sicurezza d'approvvigionamento

mortalita'

politica regionale