ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/17825

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 852 del 18/09/2017
Ex numero atto
Precedente numero assegnato: 3/03057
Firmatari
Primo firmatario: MAROTTA ANTONIO
Gruppo: ALTERNATIVA POPOLARE-CENTRISTI PER L'EUROPA-NCD
Data firma: 18/09/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 18/09/2017
Stato iter:
30/11/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 30/11/2017
GIACOMELLI ANTONELLO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 30/11/2017

CONCLUSO IL 30/11/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-17825
presentato da
MAROTTA Antonio
testo di
Lunedì 18 settembre 2017, seduta n. 852

   MAROTTA. — Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro dell'economia e delle finanze . — Per sapere – premesso che:

   da alcune settimane nell'ufficio postale di Centola-Palinuro il personale è ridotto a due soli impiegati, obbligando i cittadini a code defatiganti;

   il comune non ha ricevuto notizia di riduzione del numero dei dipendenti dell'ufficio postale: si teme che il personale a sportello sia stato ridotto per decisioni autonoma di Poste Italiane spa. Giova ricordare che l'articolo 5, comma 1, della delibera dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom), n. 342/14/CONS, ha previsto l'obbligo di notifica preventiva delle modifiche agli assetti organizzativi ai sindaci dei comuni interessati, almeno 60 giorni prima della data prevista di attuazione dell'intervento;

   Poste italiane è una società per azioni a partecipazione pubblica e i diritti dell'azionista sono esercitati dal Ministero dell'economia e delle finanze. Il piano industriale 2015-2019 di Poste italiane ha previsto un notevole ridimensionamento del servizio, da sostituire con tecnologie telematiche non sempre utilizzabili nelle aree marginali del Paese o dalle fasce anziane della popolazione. Il servizio postale universale è affidato a Poste italiane spa fino al 30 aprile 2026;

   il contratto di programma vigente tra il Ministero e Poste italiane prescrive, all'articolo 2, comma 6, che quest'ultima trasmetta annualmente all'Agcom l'elenco degli uffici postali che non garantiscono condizioni di equilibrio economico;

   Centola-Palinuro è un comune di circa 5.200 abitanti, un numero tale da garantire le suddette «condizioni di equilibrio economico» in qualsiasi periodo dell'anno; Centola Palinuro, in qualità di comune turistico noto in tutto il mondo, nel periodo estivo vede aumentare la sua popolazione fino a 70.000 abitanti;

   i trend turistici del Cilento per i prossimi anni presentano due aspetti positivi: da un lato, si prevede l'incremento delle presenze, con percentuali decisamente superiori a quelle nazionali (+13 per cento, rispetto al +5 per cento nazionale nel 2016); dall'altro, la regione e gli enti locali stanno perseguendo una politica di destagionalizzazione (collegamenti aerei tramite l'aeroporto di Salerno, migliori trasporti ferroviari e marittimi – Metro del mare, offerte su accoglienza, creazione di itinerari naturalistici, ciclistici, culturali ed enogastronomici) che sta creando una presenza turistica anche al di fuori dei mesi estivi centrali. A Pasqua del 2017 si è verificato in Cilento un boom di presenze trainato soprattutto dai turisti stranieri (+2,8 per cento);

   tutto ciò premesso, appare assolutamente necessario che un servizio essenziale come quello postale (che oggi incorpora anche taluni servizi finanziari) debba essere assicurato in termini di assoluta efficienza nel Cilento e nel comune di Centola Palinuro in particolare, sia perché è un atto dovuto da parte di Poste italiane, sia perché l'inefficienza di questo servizio si riflette sull'immagine pubblica dei comuni a cui tale servizio è sottratto o ridotto;

   tale impostazione è confermata dal fatto che nella fase di definizione del contratto di programma tra Ministero e Poste, si è scelto, con reciproco scambio di consenso sul testo finale, di ribaltare la precedente prospettiva, incentrata sulla «razionalizzazione», sulla base dell'assunto che la capillarità della presenza di Poste italiane non debba essere considerata più un onere bensì un asset strategico, un valore: dunque ogni chiusura o riduzione di presenza, per quanto giustificata dall'equilibrio economico, impoverirebbe un asset della società; in particolare, all'articolo 5, comma 5, del citato contratto, Poste italiane si è impegnata a ricercare ogni possibilità di potenziamento dei servizi, anche mediante accordi con le regioni e gli enti locali –:

   di quali iniziative il Governo intenda farsi promotore, per quanto di competenza, con riferimento alla vicenda esposta in premessa, al fine di alleviare il disagio e il danno che produce il susseguirsi di misure di ridimensionamento dei servizi da parte di Poste Italiane.
(4-17825)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 30 novembre 2017
nell'allegato B della seduta n. 894
4-17825
presentata da
MAROTTA Antonio

  Risposta. — In via preliminare, rilevo che il settore postale, a livello nazionale e comunitario, è stato interessato negli ultimi anni da profondi cambiamenti che hanno riguardato il contesto normativo, ed in particolare il passaggio delle funzioni di regolamentazione e di vigilanza dal Ministero dello sviluppo economico all'autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom) per effetto del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito nella legge 22 dicembre 2011, n. 214.
  Spetta all'autorità per le garanzie nelle comunicazioni, ai sensi dell'articolo 2, comma 4, lettera
c) e lettera e) del decreto legislativo n. 261 del 1999, rispettivamente la «adozione di provvedimenti regolatori in materia di qualità e caratteristiche del servizio postale universale» e lo «svolgimento, anche attraverso soggetti terzi, dell'attività di monitoraggio, controllo e verifica del rispetto di standard di qualità del servizio postale universale».
  Con particolare riferimento alle modalità di consegna, il nuovo modello di recapito a giorni alterni (previsto dal decreto legislativo n. 261 del 1999 di derivazione comunitaria) è stato autorizzato dall'Agcom con delibera 395/15/CONS e prevede la sua graduale implementazione, articolata in tre fasi successive, in quei comuni in cui ricorrano particolari situazioni di natura infrastrutturale o geografica.
  Rammento che la predetta delibera è intervenuta a seguito delle modifiche introdotte dal Parlamento, nell'ambito della legge di stabilità 2015, al quadro normativo relativo al servizio postale universale, riguardanti anche le modalità di recapito e tese a bilanciare la sostenibilità economica dell'onere del servizio universale con le mutate esigenze degli utenti.
  In attuazione della citata delibera, a partire dal mese di febbraio 2018, termine di attuazione di tale modello di consegna, l'Agcom, in base alle criticità riscontrate e alla coerenza dei risultati raggiunti con il piano industriale aziendale, ha la facoltà di valutare la sussistenza delle condizioni per prorogarne l'autorizzazione.
  Il Ministero è in più occasioni intervenuto, pur avendo perso, come detto in premessa, le proprie funzioni di regolamentazione e di vigilanza, affinché ogni intervento di Poste italiane fosse preceduto da una fase di effettivo confronto con le regioni e gli enti locali. Tale attività del Ministero ha dato luogo ad una effettiva modifica del piano di Poste italiane che si è basata su accordi realizzati nei diversi territori con i rappresentanti degli enti locali e delle regioni così come in più occasioni riconosciuto e apprezzato da questi ultimi.
  Il Ministero si è inoltre attivato nella fase di definizione del nuovo contratto di programma, nell'ottica di evitare ove possibile l'attuazione del piano di rimodulazione e razionalizzazione degli sportelli, ed ha concluso una fase di negoziazione con Poste italiane che ha dato luogo ad una rilevante modifica del contratto stesso, nel quale si è scelto, con reciproco scambio di consenso sul testo finale, di ribaltare la prospettiva sinora tenuta assumendo una vera e propria linea di «politica industriale».
  La nuova impostazione si basa, come anche rilevato dall'interrogante, sull'assunto che la capillarità della presenza di Poste non debba essere considerata più un peso o un onere bensì un
asset strategico, un valore: dunque ogni chiusura, per quanto giustificata e dentro le regole del servizio universale, impoverirebbe un asset della società. In particolare, all'articolo 5, comma 5, del contratto di programma, Poste italiane – anche tenuto conto del perseguimento di obiettivi di coesione sociale ed economica – si è impegnata a ricercare e valutare prioritariamente ogni possibilità di potenziamento complessivo dei servizi, anche attraverso accordi con le regioni e gli enti locali; dando seguito all'indicazione del Ministero secondo cui l'ipotesi di intervento in riduzione debba essere confinata come estrema ratio dopo aver considerato possibilità alternative.
  In particolare, Poste dovrà valutare, prioritariamente alla decisione di rimodulazione e razionalizzazione, iniziative proposte da enti e istituzioni territoriali in grado di aumentare la redditività della rete degli uffici postali in un ambito territoriale. Tali proposte dovranno pervenire, a regime, entro il 30 settembre di ogni anno. La società è tenuta a trasmettere il suddetto piano all'autorità entro l'inizio di ogni anno di riferimento.
  Nella logica del potenziamento e di una maggiore efficienza dei servizi, Poste dovrà valutare il rapporto costi-ricavi non sulla base del singolo ufficio postale ma in un ambito territoriale più ampio fino anche, ad esempio, a coprire una scala regionale.
  Al fine di seguire direttamente il nuovo processo di interazione tra gli enti locali e Poste italiane, il Ministero ha inviato, nel corso del 2016, una lettera a tutti i presidenti delle regioni italiane, cui è demandato il compito di promuovere le suddette iniziative, invitando ad attivarsi, con sollecitudine, affinché siano tutelati i diritti dei cittadini soprattutto nelle zone maggiormente svantaggiate.
  Il Ministero dello sviluppo economico continuerà a prestare la massima attenzione alla concertazione con i rappresentanti degli enti locali, nell'ambito delle problematiche in discussione.
  Per quanto attiene, nello specifico, all'ufficio postale «Centola» nel comune di Palinuro, la società Poste italiane ha rappresentato che esso è operativo (con orario antimeridiano) 6 giorni a settimana ed è dotato di sportello automatico Atm attivo 24 ore; inoltre, nel medesimo comune sono operativi altri 4 uffici postali: Centola, aperto anch'esso 6 giorni a settimana in modalità monoturno e dotato di sportello automatico Atm attivo 24 ore, San Nicola di Centola, San Severino di Centola e Foria, aperti 2 giorni a settimana.
  La società ha evidenziato che l'offerta di servizi nei termini descritti risulta idonea a soddisfare la domanda media della clientela, rilevando che l'obbligo di notifica ai sindaci delle modifiche degli assetti organizzativi di cui alla delibera 342/14/CONS è riferito agli interventi definitivi di chiusura o rimodulazione oraria degli uffici, e non riguarda gli assetti organizzativi e gestionali degli stessi, che la stessa società dispone nell'ambito della propria autonomia gestionale.
  L'Agcom ha segnalato che nell'ambito del piano di razionalizzazione per l'anno 2017 presentato dalla società Poste italiane si è tenuto conto della portata innovativa del contratto di programma 2015-19, sottoscritto tra il Ministero dello sviluppo economico e la società, riposizionando gli interventi, diversamente dagli anni passati, in ambiti territoriali medio/grandi, nei quali è possibile realizzare efficienze di gestione, riequilibrando l'offerta del servizio all'effettiva domanda. Il piano in discorso individua, come riferisce l'autorità, un elenco di uffici postali potenzialmente interessati da interventi di razionalizzazione, tuttavia l'effettiva implementazione degli stessi è subordinata agli esiti delle interlocuzioni con gli enti locali.
  L'autorità infine rappresenta che è stata rafforzata l'interlocuzione con le Istituzioni da parte della società attraverso l'avvio di specifici tavoli di confronto con gli enti locali, all'esito dei quali la società ha assunto l'impegno a non procedere alla chiusura di uffici postali in comuni al di sotto dei 5.000 abitanti.
  Ritengo che il tema complessivo dell'organizzazione del servizio di recapito vada oggi considerato nella prospettiva delle valutazioni che saranno svolte, nell'ambito del nuovo piano industriale, da parte del
management recentemente insediato alla guida della società, che risulta orientato ad avviare un'analisi e riflessione focalizzata su vari campi di attività della società, incluso il servizio di recapito e la logistica, con l'obiettivo di rafforzarne l'efficienza e di recuperare competitività.
Il Sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico: Antonello Giacomelli.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

soppressione di posti di lavoro

servizio postale

linea aerea