ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/17795

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 850 del 14/09/2017
Firmatari
Primo firmatario: COZZOLINO EMANUELE
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 14/09/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
LOMBARDI ROBERTA MOVIMENTO 5 STELLE 14/09/2017
D'AMBROSIO GIUSEPPE MOVIMENTO 5 STELLE 14/09/2017
DIENI FEDERICA MOVIMENTO 5 STELLE 14/09/2017
CRIPPA DAVIDE MOVIMENTO 5 STELLE 14/09/2017
BERNINI MASSIMILIANO MOVIMENTO 5 STELLE 14/09/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO PER LA SEMPLIFICAZIONE E LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 14/09/2017
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 27/10/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-17795
presentato da
COZZOLINO Emanuele
testo di
Giovedì 14 settembre 2017, seduta n. 850

   COZZOLINO, LOMBARDI, D'AMBROSIO, DIENI, CRIPPA e MASSIMILIANO BERNINI. — Al Ministro dell'interno, al Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione, al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   nel 2012 l'Unione europea, con la decisione europea n. 917396/CEE, invita gli Stati membri all'adozione del numero unico europeo (NUE 112) per le chiamate di emergenza;

   dieci anni dopo la direttiva 2002/22/CE del Parlamento e del Consiglio prevede che «gli Stati membri provvedono affinché, oltre ad altri eventuali numeri di emergenza nazionali specificati dalle autorità nazionali di regolamentazione, tutti gli utenti finali [...] possano chiamare gratuitamente i servizi di soccorso digitando il numero di emergenza unico europeo 112»;

   il Parlamento ed il Governo italiano intervengono più volte, dapprima con l'articolo 75-bis del decreto legislativo 1o agosto 2003, n. 259 e in seguito con l'articolo 8 della legge 7 agosto 2015, n. 124, cui è seguito l'articolo 6 del decreto legislativo 19 agosto 2016, n. 177;

   secondo quanto previsto dalla norma il Ministero dell'interno provvede a sottoscrivere con le regioni interessate specifici protocolli d'intesa;

   a quanto emerge da alcuni fatti sarebbero tuttavia rilevabili serie criticità derivanti da questo modello;

   il primo dei due disservizi più recenti, avvenuto nel mese di agosto 2017, ha portato al decesso di un cittadino di Albano Laziale colpito da malore i cui familiari hanno tentato invano per 25 minuti di mettersi in contatto col 112 per decidere infine, ma troppo tardi, di condurre la persona all'ospedale con mezzi propri;

   in provincia di Alessandria a fine luglio 2017 un bambino di 10 anni è invece annegato precipitando in una pozza d'acqua, rimanendo imprigionato da un masso: gli operatori del numero di emergenza avrebbero avvertito il solo personale sanitario, ritardando in tal modo l'intervento dei vigili del fuoco, unici soggetti in grado di risolvere la problematica;

   entrambi i casi sono attualmente sotto l'esame della magistratura;

   secondo quanto evidenziato dal sindacato dei vigili del fuoco Conapo, le problematiche maggiori deriverebbero da un'inadeguata organizzazione del servizio relativo al numero di emergenza, dato che le chiamate verrebbero ricevute da un PASP1 (public-safety answering point) che allerterebbe poi le sale operative dei vari, Corpi che si occupano operativamente del soccorso (PSAP2);

   la prima risposta, non essendo gestita da personale appartenente agli organi di pubblica sicurezza e pronto intervento formati alle più corrette procedure da porre in essere, porterebbe ad un inadeguato smistamento delle chiamate successive, facendo perdere minuti cruciali agli operatori;

   le organizzazioni sindacali paventano in aggiunta la possibile futura privatizzazione del servizio, previsione che si evincerebbe peraltro da specifiche pubblicazioni sul tema già circolanti online, fatto che permetterebbe a personale non appartenente alle forze dell'ordine di disporre della precisa ubicazione di tutte le pattuglie dei servizi emergenziali, specie quelle delle forze di polizia;

   a seguito di quanto rilevato sembra opportuno affidare la gestione del numero unico 112 al controllo diretto del personale delle sale operative dei Corpi dello Stato, che per competenze istituzionali ed esperienza possono garantire una risposta più rapida ed efficace agli utenti, anche considerato il fatto che tra costoro vi è personale specializzato e già formato ai servizi di ricezione delle chiamate di soccorso e che quella relativa all'ordine e alla sicurezza è, secondo la Costituzione, materia di esclusiva competenza statale –:

   se il Governo sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa, quali cause abbiano provocato i disservizi esposti relativi al problematico esercizio del numero unico di emergenza «112» e se non ritenga di assumere le iniziative di competenza, anche di carattere normativo, per rimuovere le criticità, specie nella direzione dell'affidamento della gestione operativa del servizio a personale interforze posto sotto il controllo e il coordinamento dello Stato, scongiurandone la privatizzazione.
(4-17795)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

competenza istituzionale

professione sanitaria

lotta contro gli incendi