ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/17786

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 850 del 14/09/2017
Firmatari
Primo firmatario: GALATI GIUSEPPE
Gruppo: SCELTA CIVICA-ALA PER LA COSTITUENTE LIBERALE E POPOLARE-MAIE
Data firma: 14/09/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE 14/09/2017
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO delegato in data 16/11/2017
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-17786
presentato da
GALATI Giuseppe
testo di
Giovedì 14 settembre 2017, seduta n. 850

   GALATI. — Al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. — Per sapere – premesso che:

   «Termini Underground» è il progetto dell'associazione ALI onlus, specializzata in progetti artistici a sfondo sociale, da dodici anni portato avanti all'interno della stazione Termini di Roma con la direzione artistica di Angela Cocozza, regista, autrice e coreografa;

   il progetto nasce nel 2005 come progetto educativo sperimentale di prevenzione per giovani a rischio di esclusione sociale e follow-up di un progetto europeo coordinato dall'università di Cambridge, che ha finanziato l'avvio della sperimentazione con il comune di Roma, coinvolgendo centinaia di giovani e ragazzi provenienti dalle classi sociali più emarginate, dando loro l'occasione di confrontarsi con ragazzi provenienti da situazioni sociali più stabili e sicure, metodo fondamentale per il processo di integrazione;

   dal 2007 le attività dell'associazione sono realizzate alla stazione Termini nei locali messi a disposizione dal Dopolavoro ferroviario. Da allora sono coinvolti centinaia di ragazzi tra cui tanti immigrati di prima e seconda generazione, profughi, ragazzi usciti da comunità per il recupero di tossicodipendenti o da istituti di rieducazione, anche grazie al contributo del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo nell'ambito dell'avviso pubblico «MigrArti»;

   nel settembre 2011 l'Associazione ha rilevato lo spazio alla stazione Termini lasciato dal Dopolavoro ferroviario stipulando un contratto con Grandi Stazioni, società del gruppo Ferrovie dello Stato italiane, partecipata interamente dal Ministero dell'economia e delle finanze, per un progetto di formazione e lavoro sostenuto anche dall'Istituto per il credito sportivo, che avrebbe provveduto a trovare le risorse economiche;

   Grandi Stazioni concedeva diciotto mesi di gratuità dello spazio allo scadere dei quali si sarebbe dovuta avviare l'attività vera e propria pagando un regolare canone d'affitto. A pochi mesi dall'insediamento, il sopravvenuto commissariamento dell'Istituto per il credito sportivo (verso il quale è disposta la procedura di amministrazione straordinaria con decreto del Ministero dell'economia e delle finanze del 28 dicembre 2011) impedisce all'associazione di ricevere i fondi necessari alla messa a norma degli spazi nei tempi stabiliti;

   nonostante queste difficoltà, l'associazione è riuscita ad effettuare almeno i lavori di messa in sicurezza e dare seguito al progetto educativo, rimanendo tuttavia indietro con il pagamento dell'affitto previsto;

   il rallentamento e le difficoltà a reperire fondi che le attività sociali hanno subito negli anni successivi non hanno impedito all'associazione di continuare nella sua missione, divenendo negli anni una delle 15 best practices nel mondo come progetto di prevenzione al disagio giovanile;

   nonostante i debiti accumulati con Grandi Stazioni, grazie al valore del progetto stesso e l'intercessione continua di diversi soggetti politici a livello comunale, regionale e di Governo, Grandi Stazioni non ha mai chiesto la risoluzione del contratto confidando in una soluzione. Nel 2016 con la trasformazione della società in Grandi Stazioni Rail e il cambio dei vertici aziendali è stata citata in giudizio l'associazione chiedendo lo sfratto per morosità;

   l'intervento di importanti media nazionali ha contribuito a sensibilizzare i soggetti interessati a trovare una soluzione che permettesse all'associazione di continuare il progetto, individuando uno spazio alternativo a quello alla stazione Termini e permettendo di usufruire di un trattamento economico contenuto. Grandi Stazioni Rail si impegnava a dimezzare il debito e a non dare seguito allo sfratto, intanto che non fosse stato individuato uno spazio alternativo;

   soluzione che, comunque, determinerebbe l'emersione di una situazione di difficoltà a carico dell'associazione, la quale nonostante le criticità sopraesposte ha meritoriamente portato avanti un progetto sociale, la cui rilevanza è riconosciuta a livello internazionale –:

   se i Ministri interrogati siano a conoscenza dei fatti ed in quale misura ritengano di poter intervenire per salvaguardare e favorire la continuità di un progetto educativo di integrazione e reintegrazione sociale che coinvolge centinaia di giovani.
(4-17786)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

associazione

situazione sociale

reinserimento sociale