ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/17773

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 849 del 13/09/2017
Firmatari
Primo firmatario: GARAVINI LAURA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 13/09/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
FARINA GIANNI PARTITO DEMOCRATICO 13/09/2017
FEDI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 13/09/2017
LA MARCA FRANCESCA PARTITO DEMOCRATICO 13/09/2017
PORTA FABIO PARTITO DEMOCRATICO 13/09/2017
TACCONI ALESSIO PARTITO DEMOCRATICO 13/09/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 13/09/2017
Stato iter:
12/12/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 12/12/2017
GIRO MARIO ERRORE:TROVATE+CARICHE - (ERRORE:TROVATI+MINISTERI)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 12/12/2017

CONCLUSO IL 12/12/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-17773
presentato da
GARAVINI Laura
testo di
Mercoledì 13 settembre 2017, seduta n. 849

   GARAVINI, GIANNI FARINA, FEDI, LA MARCA, PORTA e TACCONI. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:

   con la legge 11 dicembre 2016 n. 232 (legge di bilancio 2017), è stato dato un segnale di consapevolezza del valore strategico della promozione della lingua e della cultura italiana all'estero, con l'istituzione di un Fondo quadriennale per la promozione della lingua e della cultura italiana nel mondo, dotato di 150 milioni di risorse aggiuntive rispetto alle normali disponibilità di bilancio;

   nello stesso tempo, con il decreto legislativo 13 aprile 2017 n. 64, recante «Disciplina della scuola italiana all'estero», e a seguito di un intenso percorso di consultazione tra il Governo, il Parlamento e il Consiglio generale degli italiani all'estero (Cgie), si è proceduto anche ad una profonda riorganizzazione della disciplina che presiede al funzionamento del sistema formativo italiano all'estero, che con il tempo si è diversificato e articolato anche in relazione ai molteplici contesti geopolitici nei quali opera;

   un settore di crescente importanza è quello dei corsi di lingua e cultura italiana organizzati dai cosiddetti enti gestori, che raccolgono un'utenza di circa 300.000 mila alunni, sia di origine italiana che stranieri, e hanno realizzato un positivo livello di integrazione nei sistemi scolastici locali;

   a fronte di una presenza tanto incisiva e riconosciuta negli ordinamenti di molti Paesi di interesse strategico per l'Italia, persiste nei confronti degli enti gestori dei corsi di lingua e cultura italiana, che pure nel decreto n. 64 del 2017 hanno finalmente trovato un chiaro riconoscimento, una considerazione riduttiva e inadeguata sul piano finanziario, rilevabile nelle poste di bilancio previste al capitolo di riferimento, il 3153 della Tabella 6 del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale;

   nonostante la spesa storica si sia attestata negli ultimi anni intorno ai 12 milioni di euro, le poste iniziali previste nell'ultimo triennio sono state di 9.400.000 euro nel 2016, 5.745.707 euro nel 2017 e di 5.745.707 euro (previsti) nel 2018, successivamente modificate con l'attività emendativa a livello parlamentare e con gli apporti di fine anno derivanti dalle leggi di assestamento di bilancio;

   per il corrente anno finanziario, dopo una prima reintegrazione promossa a livello parlamentare, per raggiungere il livello dei 12 milioni di euro, si è in attesa della ripartizione della prima tranche del Fondo per la promozione della lingua e della cultura italiana nel mondo, con la conseguenza che risulterebbero trasformati in fondi ordinari le risorse che nell'intento del Governo dovevano essere aggiuntive;

   le conseguenze di ordine pratico di questa impostazione non sono irrilevanti in quanto gli enti non possono programmare le loro attività per il futuro e, potendo usufruire di fatto delle somme disponibili solo a fine anno, sono costretti a ricorrere a onerosi prestiti bancari;

   il Governo, tramite il Sottosegretario agli esteri Vincenzo Amendola, in occasione dell'Assemblea generale del Cgie per il 2017, si è impegnato a «mantenere il livello della spesa storica di 12 milioni fino al 2020», per cui si tratterebbe di tradurre in forma amministrativa una volontà politica già annunciata –:

   se il Governo non intenda assumere iniziative a partire dalla presentazione del prossimo disegno di legge di bilancio 2018, per rendere strutturale la spesa storica di 12 milioni per il capitolo 3153, destinata agli enti gestori dei corsi di lingua e cultura italiana, superando le penalizzazioni che l'attuale sistema obiettivamente comporta per la loro attività e rendendo effettivamente aggiuntive le risorse eventualmente provenienti dalle annuali ripartizioni del fondo per la promozione della lingua e della cultura italiana nel mondo.
(4-17773)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Martedì 12 dicembre 2017
nell'allegato B della seduta n. 899
4-17773
presentata da
GARAVINI Laura

  Risposta. — Il patrimonio linguistico e culturale italiano costituisce una risorsa fondamentale a disposizione dell'azione di promozione del sistema Paese all'estero. Per quanto concerne la nostra offerta culturale, si assiste altresì ad una crescente domanda di servizi da parte di un'utenza, non solo italiana ma anche straniera, in espansione.
  Con particolare riguardo alle attività degli enti gestori dei corsi di lingua e cultura italiana all'estero, grazie anche alla costante attenzione del Parlamento, lo stanziamento complessivo previsto dal Governo per il 2017 sul bilancio ordinario (capitolo n. 3153) è pari a circa 9,8 milioni di euro, con un aumento di 400.000 euro rispetto allo stanziamento 2016.
  Tale importo è stato integrato da una quota del fondo per il potenziamento della promozione della cultura e della lingua italiana all'estero, il cosiddetto piano straordinario «Vivere all'italiana», istituito dalla legge 11 dicembre 2016 n. 232, che copre il quadriennio 2017-2020. Si tratta di una somma pari per l'anno in corso a 2,16 milioni di euro, attraverso la quale il contributo ministeriale complessivo a favore degli enti gestori è riportato al livello dell'anno scorso (12 milioni di euro), come da impegni assunti dal Governo in Parlamento. A seguito della recente acquisizione della disponibilità di cassa per la predetta somma, la Farnesina sta procedendo all'erogazione dei contributi integrativi alle sedi interessate: si garantirà così lo svolgimento delle attività in corso per la promozione della lingua e della cultura italiana, organizzate dagli enti gestori nel nuovo quadro normativo fornito dal decreto legislativo n. 64 del 13 aprile 2017, attuativo della legge sulla «Buona Scuola».
  Il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale condivide pienamente l'interesse dell'interrogante di poter contare su uno stanziamento di bilancio certo a favore dei citati enti gestori sin dall'inizio dell'esercizio finanziario: il piano straordinario 2017-2020 consentirà, in effetti, per i prossimi anni di avere la prevista disponibilità di risorse già all'inizio dei singoli esercizi finanziari, a beneficio di una migliore programmazione di tutte le attività del settore.
  Per quanto riguarda la possibilità di destinare nei prossimi anni risorse aggiuntive rispetto ai 12 milioni di euro annuali a favore dei corsi di lingua e cultura italiana promossi dagli enti gestori, la Farnesina rimane disponibile a valutarne la fattibilità nel corso dell’
iter parlamentare della legge di bilancio.
Il Viceministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale: Mario Giro.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

promozione culturale

formazione professionale

piano di finanziamento