ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/17717

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 848 del 12/09/2017
Firmatari
Primo firmatario: PIAZZONI ILEANA CATHIA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 12/09/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
LAVAGNO FABIO PARTITO DEMOCRATICO 12/09/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 12/09/2017
Stato iter:
17/11/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 17/11/2017
MANZIONE DOMENICO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 17/11/2017

CONCLUSO IL 17/11/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-17717
presentato da
PIAZZONI Ileana Cathia
testo di
Martedì 12 settembre 2017, seduta n. 848

   PIAZZONI e LAVAGNO. — Al Ministro dell'interno . — Per sapere – premesso che:
   con deliberazione di giunta n. 72 del 28 agosto 2017, avente ad oggetto «Tutela del territorio sangermanese dall'invasione/immigrazioni delle popolazioni africane e non solo. Provvedimenti», il comune di San Germano Vercellese ha introdotto obblighi e sanzioni, a giudizio degli interroganti, del tutto vessatori, per i cittadini e gli enti privati o religiosi che intendono ospitare e accogliere rifugiati, richiedenti asilo o altra forma di protezione internazionale;
   già dalla denominazione dell'oggetto della delibera – del tutto fuorviante rispetto alla realtà del fenomeno migratorio in Italia – e dalle premesse, ad avviso degli interroganti si evince l'assoluta ignoranza della diversa condizione giuridica delle persone straniere nel nostro Paese e un atteggiamento persecutorio e improntato a pregiudizi largamente diffusi riguardo all'immigrazione. Appare esemplificativo il passaggio: «L'Italia si è trasformata in un campo profughi/clandestini»;
   gravi, e in contrasto con la normativa vigente, risultano inoltre gli oneri e gli obblighi imposti ai cittadini e agli enti privati o religiosi, tra cui: l'obbligo di comunicazione preventiva all'amministrazione locale della sottoscrizione di contratti di locazione ovvero di comodato ovvero di concessione di qualsivoglia diritto reale o personale di godimento e utilizzo con soggetti (persone fisiche o giuridiche) che abbiano tra le possibili finalità l'ospitalità di richiedenti asilo; l'onere di comunicare la partecipazione a bandi indetti da parte di qualsiasi organo pubblico al fine dell'ospitalità e della gestione dei richiedenti asilo, nonché dell'esito degli stessi entro 5 giorni dalla pubblicazione o notizia delle graduatorie; l'onere di comunicare, nei 15 giorni precedenti, la sottoscrizione di accordi, contratti e convenzioni con gli organi ed amministrazioni pubbliche deputate alla gestione dell'emergenza profughi; l'onere di comunicare, attraverso una relazione quindicinale da parte del soggetto privato contraente, l'organizzazione interna della struttura;
   ancora più grave risulta infine la sanzione prevista per il mancato rispetto degli obblighi sopra elencati: sanzione amministrativa pecuniaria da euro centocinquanta a euro cinquemila –:
   di quali notizie disponga in merito alla vicenda descritta in premessa e quali iniziative di competenza intenda assumere per garantire il regolare svolgimento delle attività di accoglienza dei richiedenti asilo o altre forme di protezione internazionale su tutto il territorio italiano, contrastando il diffondersi di un approccio come quello sotteso alla suddetta delibera di giunta che appare poco consapevole della realtà del fenomeno migratorio. (4-17717)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 17 novembre 2017
nell'allegato B della seduta n. 887
4-17717
presentata da
PIAZZONI Ileana Cathia

  Risposta. — Le affermazioni contenute nella delibera di giunta del comune di San Germano Vercellese non sono in alcun modo conciliabili con la strategia del Governo, che si è concretizzata con l'accordo tra Viminale ed Anci sul progetto dell'accoglienza diffusa.
  Tale modello rappresenta infatti la risposta più efficace nella prospettiva di una distribuzione equilibrata e sostenibile dei migranti sul territorio nazionale e della loro possibilità di piena integrazione. Contemporaneamente, è l'unica via per rispettare i diritti di chi è accolto e quelli di chi accoglie.
  Il piano Anci – Ministero dell'interno, presentato nel gennaio scorso in sede di conferenza delle regioni, è diretto ad assicurare la distribuzione dei migranti – attraverso la piena condivisione con i sindaci – secondo un criterio di proporzionalità tra la popolazione residente e il numero dei richiedenti asilo destinati a una determinata comunità.
  Inoltre, il quadro dell'intesa strategica con il sistema dei comuni italiani è completato dal lavoro di un'apposita cabina di regia che ha il compito di definire le modalità di interventi sinergici e tempestivi per la soluzione delle singole criticità che si registrano, nel quadro di un attivo coinvolgimento dei sindaci relativamente alle scelte che si operano sui singoli territori.

  Analoghe considerazioni valgono per il sistema di accoglienza, non più ispirato a logiche emergenziali, ma improntato a criteri di massima trasparenza e principi di economicità e concorrenza, di cui è concreta espressione il capitolato unico, concordato con Anac, per la gestione dei centri di accoglienza sottoscritto dal Ministro dell'interno nel marzo scorso.
  Tanto premesso, si precisa che nel vigente quadro normativo non è rinvenibile alcun potere di annullamento da parte dell'amministrazione dell'interno degli atti deliberativi adottati dagli enti locali.
  Eventuali illegittimità possono, dunque, essere fatte valere in sede di impugnazione davanti al giudice amministrativo solo dai soggetti legittimati.

Il Sottosegretario di Stato per l'interno: Domenico Manzione.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

asilo politico

migrazione

ente pubblico