ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/17705

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 848 del 12/09/2017
Firmatari
Primo firmatario: CIVATI GIUSEPPE
Gruppo: SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE
Data firma: 11/09/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MAESTRI ANDREA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE 11/09/2017
BRIGNONE BEATRICE SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE 11/09/2017
PASTORINO LUCA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE 11/09/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 11/09/2017
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 12/09/2017
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 13/10/2017
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-17705
presentato da
CIVATI Giuseppe
testo di
Martedì 12 settembre 2017, seduta n. 848

   CIVATI, ANDREA MAESTRI, BRIGNONE e PASTORINO. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, al Ministro dell'interno . — Per sapere – premesso che:
   il 15 agosto 2017, con un tempismo perfetto coincidente con la settimana principe delle ferie italiane e giorno festivo per eccellenza e con l'interruzione estiva dei lavori parlamentari, sono avvenuti due gravi fatti che hanno riproposto agli onori della cronaca i misteri che, a distanza di oltre 18 mesi, avvolgono il rapimento e l'assassinio di Giulio Regeni: il ritorno al Cairo dell'ambasciatore italiano e la pubblicazione sul New York Times Magazine di un articolo intitolato «Perché un dottorando italiano è stato torturato e ucciso in Egitto ?», che ricostruisce quello che si sa della morte del giovane ragazzo, ma che in un passaggio contiene anche un'affermazione grave e inquietante, secondo la quale l'implicazione dei funzionari dei servizi di sicurezza egiziani, finora sostenuta e ipotizzata da molte fonti ma mai data per certa, sarebbe confermata. Infatti, l'articolo riferisce che a un certo punto l’intelligence statunitense passò al Governo italiano alcune informazioni che dimostravano il loro coinvolgimento nel sequestro e nell'uccisione di Regeni;
   l'Italia ha richiamato il suo ultimo ambasciatore in Egitto, Maurizio Massari, nell'aprile del 2016, come protesta per la scarsa collaborazione delle autorità egiziane nelle indagini sull'uccisione di Regeni, e il Presidente del Consiglio pro tempore promise alla famiglia del ricercatore che l'ambasciatore non sarebbe tornato al Cairo senza discuterne prima con loro;
   da fonti di stampa si apprende che l'Italia stava lavorando alla nomina di un nuovo ambasciatore da mesi, per ragioni di opportunità politica, e al suo ritorno al Cairo, sostenuto da un lavorio sotterraneo ma costante da parte di esponenti del Governo – soprattutto dai tre Ministri dell'interno, degli affari esteri e della cooperazione internazionale e della difesa – anche per il riaccendersi della questione libica e, in virtù di ciò, per la necessità di ripristinare i rapporti diplomatici con l'Egitto come alleato nella gestione dei flussi migratori;
   secondo altre fonti, lo scopo primario della ripresa dei rapporti diplomatici tra Italia ed Egitto, è rappresentato dagli enormi interessi economici del nostro Paese, primo fra tutti il grande giacimento di gas naturale di Zohr, scoperto nel 2015 da Eni;
   tutto ciò verrebbe confermato anche da una nota del Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale che se, da un lato, in risposta alle forti critiche al Governo per aver rinunciato all'unico strumento di pressione di cui l'Italia disponeva per ottenere verità nel caso di Giulio Regeni, ha affermato che l'invio del nuovo ambasciatore Cantini, contribuirà a fare «chiarezza sulla tragica scomparsa di Giulio (...) tramite i contatti con le autorità egiziane, al rafforzamento della cooperazione giudiziaria e, di conseguenza, alla ricerca della verità», dall'altro ha sottolineato soprattutto l'importanza della decisione assunta perché «l'Ambasciatore Cantini curerà gli interessi nazionali in Egitto e la nostra importante comunità in quel Paese;
   a giudizio degli interroganti, il periodo scelto per ribaltare una presa di posizione assunta dal Governo in difesa di un cittadino italiano barbaramente ucciso, sul quale l'Egitto continua ad occultare la verità, è un evidente tentativo di sollevare meno polemiche possibili, di fuorviare l'attenzione dell'opinione pubblica da motivazioni diverse e di escludere di fatto il Parlamento da ogni decisione relativa –:
   se il Governo non ritenga opportuno chiarire i reali motivi della decisione di rinviare l'ambasciatore al Cairo e fornire elementi sugli sviluppi investigativi relativi all'uccisione di Giulio Regeni;
   se trovi conferma quanto pubblicato nell'articolo del New York Times Magazine e, in caso affermativo, quali siano esattamente le informazioni trasmesse dagli Stati Uniti all'Italia sull'uccisione di Regeni e a quale periodo risalgano. (4-17705)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

omicidio

inchiesta giudiziaria

procedura penale