ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/17693

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 848 del 12/09/2017
Firmatari
Primo firmatario: MANNINO CLAUDIA
Gruppo: MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO
Data firma: 11/09/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 11/09/2017
Stato iter:
30/11/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 30/11/2017
GALLETTI GIAN LUCA MINISTRO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 30/11/2017

CONCLUSO IL 30/11/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-17693
presentato da
MANNINO Claudia
testo di
Martedì 12 settembre 2017, seduta n. 848

   MANNINO. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che:
   la normativa di riferimento in materia di trattamento dei reflui è la direttiva 91/271/CEE recepita dall'Italia con il decreto legislativo n. 152 del 2006 (e successive modificazioni e integrazioni, cosiddetto codice dell'ambiente);
   la direttiva prevede che tutti gli agglomerati con carico generato maggiore di 2.000 abitanti equivalenti (a.e.) siano forniti di adeguati sistemi di reti fognarie e trattamento delle acque reflue, secondo precise scadenze temporali, ormai già passate, in funzione del numero degli abitanti equivalenti e dell'area di scarico delle acque (area normale o area sensibile);
   per le inadempienze nell'attuazione della direttiva l'Italia ha già subito due condanne da parte della Corte di giustizia dell'Unione europea, la C565-10 (procedura 2004-2034) e la C85-13 (procedura 2009-2034) e l'avvio di una nuova procedura di infrazione (procedura 2014-2059);
   la procedura di infrazione 2014-2059, concernente «attuazione della direttiva 1991/271/CEE relativa al trattamento delle acque reflue urbane», riguarda anche l'agglomerato di Maratea, giacché sulla base delle informazioni disponibili, questo agglomerato risulta non conforme all'articolo 4, in quanto non è stato dimostrato che tutto il carico prodotto (a.e.) riceve un adeguato trattamento secondario;
   durante la stagione estiva appena conclusa ossia nei mesi di luglio ed agosto 2017, nel mare di Maratea presso la località di Fiumicello si sono verificati continui fenomeni di inquinamento presumibilmente determinati dalla mancata depurazione delle acque reflue, ovvero da scarichi abusivi; infatti, tutti i giorni nelle acque di balneazione erano presenti schiuma, plastiche e altro materiale galleggiante non meglio identificabile;
   l'inquinamento sopra esposto ha causato non pochi malesseri intestinali soprattutto tra i bagnanti di minore età –:
   quale sia lo stato degli interventi di adeguamento alla normativa riguardanti l'agglomerato di Maratea oggetto della procedura di infrazione 2014-2059;
   quali iniziative, anche per il tramite del Comando dei carabinieri per la tutela dell'ambiente, intenda intraprendere per accertarsi che i fatti descritti in premessa non siano determinati dalla mancata depurazione delle acque reflue ovvero da scarichi abusivi. (4-17693)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 30 novembre 2017
nell'allegato B della seduta n. 894
4-17693
presentata da
MANNINO Claudia

  Risposta. — Con riferimento all'interrogazione in esame, relativa alle procedure di infrazione in materia di acque reflue urbane e, in particolare, all'agglomerato di Maratea (regione Basilicata) oggetto di contenzioso, sulla base degli elementi acquisiti dalla competente direzione generale del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, nonché dalla regione Basilicata, si rappresenta quanto segue.
  Premesso che il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare è impegnato costantemente e con la massima attenzione a vigilare e ad intraprendere e portare avanti tutte le azioni di competenza volte alla risoluzione delle problematiche nel settore fognario depurativo ancora presenti nel territorio nazionale, attraverso iniziative di carattere economico-normativo, è necessario innanzitutto evidenziare che la depurazione si inserisce nel processo verticale del servizio idrico integrato (S.I.I.) composto appunto da acquedotto, fognatura e depurazione e che la normativa di settore, in particolare l'articolo 149, comma 1, del decreto legislativo n. 152 del 2006, affida agli enti di governo d'ambito – in sede di predisposizione e/o aggiornamento del piano d'ambito – il compito di condurre le seguenti attività:

   ricognizione delle infrastrutture;

   programmazione degli interventi;

   redazione del piano economico finanziario.

   La corretta gestione del S.I.I., secondo le norme vigenti, prevede una struttura decisionale locale che fa capo agli enti di governo d'ambito cui spetta la scelta del modello organizzativo del S.I.I., la pianificazione degli interventi necessari a fornire un servizio di qualità, la redazione del piano economico e finanziario della gestione e l'affidamento del servizio ad un gestore unico, oltre che il controllo e la vigilanza sulla gestione.
   Per quanto riguarda il coinvolgimento della regione Basilicata nel contenzioso comunitario – procedura d'infrazione n. 2014/2059 – e, in particolare, la situazione relativa all'agglomerato di Maratea, si forniscono i seguenti elementi.
   La regione Basilicata, che ha complessivi 40 agglomerati interessati dalla procedura di infrazione n. 2014/2059 tra cui, appunto, l'agglomerato di Maratea, ha programmato e messo in campo diverse azioni amministrative al fine di finanziare ed accelerare la realizzazione di un piano di interventi per l'adeguamento dei sistemi di collettamento e depurazione regionali, dando priorità alla risoluzione degli agglomerati oggetto di contenzioso.
   In particolare, sono stati previsti:

   n. 19 interventi prioritari, relativi ad agglomerati finalizzati al superamento delle procedure di infrazione nel settore fognario e depurativo, per un importo di euro 34.447.817,00 così ripartiti: n. 10 interventi per un importo di euro 26.628.750,00 da finanziare sull'azione 6B.6.3.1 del programma operativo Fondo europeo per lo sviluppo regionale Basilicata 2014-2020; n. 9 interventi per un importo di euro 7.819.067,00 da finanziare sui fondi FSC 2014/2020 assegnati con delibera CIPE 26/2016 nell'ambito del settore prioritario ambiente del patto per lo sviluppo della regione Basilicata, intervento strategico n. 10 – risorse idriche – collettamento e depurazione, biennio 2016-2017;

   n. 5 interventi, relativi ad agglomerati, non in procedura di infrazione ma con criticità sopraggiunte, per un importo di euro 2.150.000,00 da finanziare, avendo dato copertura a tutti gli interventi prioritari relativi ad agglomerati in procedura di infrazione, sui fondi FSC 2014/2020 assegnati con delibera CIPE 26/2016 nell'ambito del settore prioritario ambiente del patto per lo sviluppo della regione Basilicata, intervento strategico n. 10 – risorse idriche – collettamento e depurazione, biennio 2016-2017.

  È stato, inoltre, sottoscritto tra la regione Basilicata, il beneficiario Ente di governo per i rifiuti e le risorse idriche e l'ente attuatore degli interventi Acquedotto Lucano s.r.l. un «Accordo di Programma per l'attuazione di un programma di interventi in materia di collettamento e depurazione finalizzati prioritariamente alla risoluzione della procedura di infrazione n. 2014/2059», predisposto al fine di definire il programma degli interventi, il coordinamento delle azioni con i soggetti beneficiario ed attuatore, i tempi, le modalità, il finanziamento ed ogni altro connesso adempimento per l'attuazione tempestiva degli interventi previsti.
  Nell'ambito della procedura negoziata sono stati inoltre ulteriormente selezionati:

   9 interventi prioritari, relativi ad agglomerati ricompresi nella procedura di infrazione, per un importo di euro 14.780.500,00, da finanziarsi sul piano operativo nazionale ambiente – FSC 2014-2020 (fondi nazionali) in esito alla richiesta del 23 novembre 2016 della competente direzione generale del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, per i quali si applicheranno le regole dell'accordo suddetto non appena sarà ultimata la delibera CIPE di ammissione a finanziamento;

   36 interventi, compresi nel piano pluriennale degli interventi del servizio idrico integrato, relativi ad agglomerati non in procedura di infrazione ma prioritari per l'efficientamento del S.I.I. per un importo complessivo di venticinque milioni di euro, da finanziare sui fondi FSC 2014/2020 – intervento strategico n. 10 – risorse idriche – collettamento e depurazione per il triennio 2018-2020, le cui schede sono state approvate con delibera della giunta regionale n. 227 del 17 marzo 2017 e che saranno oggetto di successiva proposta di ammissione a finanziamento.

  Nel caso specifico, l'agglomerato di Maratea ha un carico generato pari a 10.600 abitanti equivalenti. Il 98 per cento dei reflui è raccolto in reti fognarie e il 2 per cento è raccolto e trattato presso sistemi individuali. Il carico raccolto in reti fognarie è trattato presso due impianti di depurazione, uno in località Massa ed uno in località Ogliastro.
  I reflui della località Fiumicello di Maratea confluiscono nell'impianto di depurazione di Ogliastro.
  La regione Basilicata considera l'agglomerato di Maratea un agglomerato con «raggiunta conformità strutturale» ai requisiti della normativa nazionale decreto legislativo n. 152 del 2006) e comunitaria (91/271/CEE) in materia, intendendo con tale dicitura che «la stessa (n.d.r. raggiunta conformità strutturale) è garantita dal rispetto dei
Report analitici ai limiti e non al numero previsti dalla normativa di settore vigente e dall'allegato 1 della Direttiva 91 /271 / CEE». La regione si è impegnata a trasmettere, appena disponibili, analisi di controllo, per entrambi gli impianti, nel numero richiesto (12 campionamenti annui).
  Sono 9.699 gli abitanti equivalenti trattati presso l'impianto di Ogliastro, che ha una capacità organica di progetto pari a 30.900 a.e. L'impianto ha un trattamento secondario e valori limite di emissione (VLE) agli scarichi conformi ai requisiti della normativa, anche se, come sopra evidenziato, tale valutazione si basa su un numero di analisi annue inferiore a quanto richiesto.
  L'impianto di depurazione in località Massa – 689 abitanti equivalenti trattati, capacità organica di progetto pari a 1.000 a.e. – verrà dismesso a conclusione dell'intervento inserito nell'addendum dell'accordo di programma quadro risorse idriche (APQ-RJ) «Adeguamento reti fognarie del comune di Maratea», poiché i reflui diretti a detto depuratore, a conclusione dell'intervento succitato, verranno convogliati all'impianto di Ogliastro.
  I lavori di collettamento all'impianto di Ogliastro e di dismissione del vecchio impianto, finanziati con delibera CIPE 84/00 per euro 6.197.482,78, sono stati aggiudicati in data 8 aprile 2013. A seguito di detta aggiudicazione è stata riscontrata la necessità da parte del gestore di apportare, propedeuticamente alla stipula del contratto, una variante di localizzazione dell'impianto di sollevamento, a causa dell'indisponibilità dell'area inizialmente prescelta, che nel frattempo era stata destinata dal comune stesso ad una centralina idroelettrica.
  Al fine di provvedere alla delocalizzazione dell'impianto è stata indetta una conferenza di servizi, alla quale partecipa comune di Maratea, iniziata in data 26 maggio 2015 e tuttora in corso.
  I lavori avranno inizio al termine di detta conferenza, a fronte della quale ente attuatore potrà procedere alla stipula del contratto.
  Sarà cura del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare per quanto di competenza, continuare a svolgere la propria attività di monitoraggio, mantenendo alto il livello di attenzione sulla questione e a fornire ulteriori elementi di risposta non appena perverranno aggiornamenti.

Il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare: Gian Luca Galletti.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

trattamento dell'acqua

applicazione del diritto comunitario

acque di scarico