ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/17665

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 848 del 12/09/2017
Firmatari
Primo firmatario: LAVAGNO FABIO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 08/09/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 08/09/2017
Stato iter:
27/10/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 27/10/2017
GALLETTI GIAN LUCA MINISTRO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 27/10/2017

CONCLUSO IL 27/10/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-17665
presentato da
LAVAGNO Fabio
testo di
Martedì 12 settembre 2017, seduta n. 848

   LAVAGNO. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro dell'interno, al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che:
   la Eredi Bertè di Mortara, in provincia di Pavia, è una ditta che si occupa prevalentemente dello smaltimento di rifiuti speciali (in piccola parte anche pericolosi), come gomma, plastica, metalli e scarti di ogni tipo;
   il 6 settembre 2017, intorno alle 6,30 del mattino, all'interno della ditta è divampato un incendio di grosse dimensioni. Ad accorgersi dell'incendio, che si è propagato velocemente tra i mucchi di rifiuti vicini tra di loro, sono stati i dipendenti della ditta stessa;
   sul posto sono intervenuti immediatamente 12 squadre dei vigili del fuoco giunte da Vigevano, Pavia, dai distaccamenti volontari di Mortara, Mede, Garlasco e Robbio e anche da Milano. Secondo le prime testimonianze dei vigili del fuoco, sono andati a fuoco sia rifiuti speciali che residui di alluminio e un gran numero di copertoni;
   l'Agenzia regionale per la protezione ambientale fa riferimento a una «imponente massa di rifiuti, pericolosi e non pericolosi, molto eterogenea». Si tratta, in sostanza, di rifiuti ingombranti, imballaggi, legno, carta e materassi;
   il sindaco di Mortara e i colleghi dei paesi limitrofi hanno emesso ordinanze per consigliare ai cittadini di restare in casa, tenere le finestre chiuse e non raccogliere né consumare i prodotti dell'orto, perché, come ha spiegato il prefetto di Pavia, Attilio Visconti, «sta bruciando di tutto, comprese gomma e plastica, e c’è il rischio che si sviluppi diossina»;
   il sindaco di Mortara, Marco Facchinotti, nell'ordinanza parla di «grave situazione d'emergenza per il rischio di coinvolgimento della popolazione e delle abitazioni, nonché delle infrastrutture pubbliche e private, ricadenti lungo la linea interessata dalla colonna di fumo» e intima la chiusura di porte e finestre, di sospendere raccolta e consumo di prodotti ortofrutticoli e di evitare il pascolo di animali nelle zone interessate;
   in tarda mattinata la colonna di fumo nero, spinta dal vento, si è diretta verso nord e nordest, anche verso il Piemonte, destando molta preoccupazione nelle province di Novara, Alessandria e Vercelli;
   inoltre, i sindaci di Mortara e Vigevano, hanno predisposto la chiusura delle scuole per qualche giorno e la sospensione di tutte le attività all'aperto e del consumo di prodotti agricoli dei territori;
   da quanto si apprende dagli organi di stampa, lo stesso giorno dell'incendio i tecnici dell'Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente (Arpa) avrebbero dovuto presentarsi per l'avvio dell'attività ispettiva di routine, invece si sono trovati davanti a un rogo partito da montagne di rifiuti alte una decina di metri;
   questo è il secondo fatto grave di questo tipo che si verifica sul territorio della Lomellina, dopo quello di un'altra azienda di trattamento rifiuti l'Aboneco di Parona a maggio –:
   se il Governo sia a conoscenza delle problematiche sopra esposte e come intenda intervenire per evitare nuovi incidenti simili, per capire le cause dell'accaduto e acquisire informazioni sui danni che ne sono derivati o possono derivare alla salute della popolazione e dell'ambiente. (4-17665)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 27 ottobre 2017
nell'allegato B della seduta n. 880
4-17665
presentata da
LAVAGNO Fabio

  Risposta. — Con riferimento all'interrogazione in esame, relativa all'incendio verificatosi presso la ditta Eredi Bertè di Mortara (PV), sulla base degli elementi acquisiti, si rappresenta quanto segue.
  In via preliminare, sulla base dei dati forniteci dalla regione Lombardia, si rappresenta che in merito all'incendio in oggetto, l'Arpa Lombardia ha concluso la fase emergenziale, svolgendo attività e valutazioni sia durante l'incendio, sia nelle fasi immediatamente successive.
  In considerazione della tipologia di incidente e valutate le possibili criticità ambientali, sono stati attiva immediatamente anche i gruppi specialistici di supporto, come previsto dalle procedure Arpa per la gestione delle emergenze (il gruppo specialistico contaminazione atmosferica ed il gruppo meteo). Sul posto erano inoltre presenti le forze dell'ordine, il prefetto, molte squadre dei vigili del fuoco, i carabinieri, i sindaci di Mortara, Albonese e Parona. Sono stati allertati a cura del sindaco di Mortara anche i sindaci dei comuni vicini.
  L'incendio ha coinvolto una massa eterogenea di rifiuti contenenti anche plastica; per «controllo» della massa interessata dal fuoco è stato necessario impiegare un grande volume di acqua; tale aspetto accompagnato dal protrarsi nel tempo dell'incendio ha causato la carenza della risorsa idrica, costringendo ad attingere da un colatore del consorzio Est-Sesia.
  L'evoluzione dell'incidente è stata seguita nell'immediato, e per tutto il periodo 6-14 settembre 2017, mediante una valutazione meteorologica e qualitativa sui dati di qualità dell'aria provenienti dalle centraline fisse collocate sul territorio immediatamente a ridosso della ditta: Parona e Vigevano, a nord-nord-est e Mortara.
  In accordo con le procedure di Arpa Lombardia predisposte per gli interventi in emergenza, oltre ad analisi speditive mediante analizzatore Pid portatile che consente la rilevazione in aria di monossido di carbonio, acido solfidrico, ammoniaca, ISO butilene e metano, il cui incremento registrato è stato di pochi ppm, si è convenuto sulla necessità di collocare nella zona anche sistemi di alto volume per il campionamento di polveri su filtro per le successive analisi di diossine, furani, policlorobifenili e idrocarburi policiclici aromatici. Considerata la meteorologia e la densità abitativa del territorio, i campionatori sono stati collocati rispettivamente nell'abitato di Mortara e in direzione opposta rispetto a sorgente, ovvero nel territorio di Olevano di Lomellina, in accordo con i rispettivi sindaci.
  La mole di rifiuti eterogenei è stata lentamente smembrata con benne e pale meccaniche, ogni bennata è stata abbondantemente raffreddata e spenta con getto di acqua e trasferita in emergenza sul piazzale impermeabilizzato della vicina di Sviluppo Industriale, a seguito di ordinanza sindacale emessa ai sensi dell'articolo 191 del decreto legislativo 152 del 2006, allo scopo di creare lo spazio necessario allo smassamento e conseguentemente velocizzare le operazioni di spegnimento dell'incendio. Anche tale area è stata messa sotto sequestro.
  Arpa ha seguito in maniera costante le operazioni svolte, fornendo indicazioni precise per garantire il trasferimento dei rifiuti in aree pavimentate e idonee, allo scopo di contenere eventuali fenomeni di contaminazione del suolo.
  I dati registrati dalle centraline della rete della qualità dell'aria hanno mostrato in tutti i momenti del periodo di osservazione valori in linea con quelli del periodo e con quelli rilevati nelle altre aree del territorio simili per diffusione degli inquinanti convenzionali, in alcun modo influenzati dall'evento incidentale.
  Le concentrazioni di diossine e furani durante i primi due-tre giorni dell'incendio sono risultate di un ordine di grandezza superiori ai valori del fondo naturale locale? Si tratta comunque di valori inferiori a quelli rilevati da Arpa durante i monitoraggi condotti in occasione di altri incendi che hanno coinvolto rifiuti e si attestano quindi tra quelli caratteristici di incendi ad impatto contenuto.
  La somma dei composti diossine-equivalenti dal terzo giorno di monitoraggio sono risultate inferiori al valore di 0.3 pgTEQ/m3. A partire dal quarto giorni i valori dei PCDD/PCDF hanno raggiunto i valori tipici del fondo ambientale.
  Si fa presente inoltre che sono in corso le analisi sulle acque di spegnimento percolate sui rifiuti, in parte asportate mediante auto pompa e in parte inviate al depuratore di Mortara e che sono stati effettuati ulteriori campionamenti delle matrici interessate dall'incendio su richiesta dell'autorità giudiziaria, i cui esiti potranno essere richiesti alla Procura al termine delle indagini.
  Occorre ricordare altresì che l'individuazione delle possibili cause scatenanti l'incendio nonché altre in altre indagini sono in corso da parte della procura della Repubblica di Pavia, con la quale Arpa sta collaborando nell'ambito delle specifiche funzioni di polizia giudiziaria. I dati aventi rilevanza ai fini della valutazione dell'evolversi della situazione ambientale so o stati puntualmente diffusi, non appena disponibili, ai sindaci dell'area, alla Ats e alla prefettura. Tutta l'area è stata posta sotto sequestro dalla magistratura.
  Per quanto riguarda invece le attività di prevenzione, si comunica che, al fine di prevenire possibili situazioni di pericolo come quella dell'episodio in esame, la prefettura di Pavia ha attivato un tavolo tecnico finalizzato all'effettuazione di controlli speditivi sugli impianti di gestione rifiuti con possibile rischio di incendio.
  Nell'ambito di tale iniziativa, il 13 settembre 2017 si è tenuto un incontro a cui, presso la prefettura, hanno partecipato, rappresentanti di regione, provincia, comuni di Mortara, Pavia e Vigevano, Arpa, questura di Pavia, arma dei carabinieri, guardia di finanza e corpo forestale dello Stato. Nel corso dello stesso incontro è stata definita la tipologia di controlli finalizzati a verificare la sussistenza del certificato di prevenzione Incendi, verificare il rispetto della prescrizioni previste dall'autorizzazione in materia di quantitativi in stoccaggio e delle zone di stoccaggio e verificare l'adeguatezza della rete di fornitura delle acque antincendio.
  Mentre nel successivo incontro, tenutosi 19 settembre 2017, sono state individuate le tipologie degli impianti di gestione rifiuti nei confronti dei quali procedere a svolgere controlli a sorpresa di natura speditiva, coordinati da un tavolo appositamente costruito in prefettura al fine di ottimizzare le risorse dei diversi attori deputati a vario titolo all'attività di verifica. I controlli, che saranno calendarizzati dal Tavolo, saranno svolti, oltre che da Arpa e provincia, anche da componenti dell'arma dei carabinieri, della guardia di finanza, del corpo forestale dello Stato e della vigilanza locale, previa breve formazione, per questi ultimi, da parte del dipartimento Arpa di Pavia. L'obbiettivo primario infatti è quello di operare in maniera condivisa accorpando le risorse dei vari enti preposti ai controlli per garantire un'efficace attività preventiva degli incendi.
  Ad ogni modo, per quanto di competenza, il Ministero continuerà a tenersi informato e continuerà a svolgere un'attività di sollecito nei confronti dei soggetti territorialmente competenti, anche al fine di valutare eventuali coinvolgimenti di altri soggetti istituzionali.

Il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare: Gian Luca Galletti.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

rifiuti

gestione dei rifiuti

sostanza pericolosa