ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/17647

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 848 del 12/09/2017
Firmatari
Primo firmatario: D'ARIENZO VINCENZO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 07/09/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 07/09/2017
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-17647
presentato da
D'ARIENZO Vincenzo
testo di
Martedì 12 settembre 2017, seduta n. 848

   D'ARIENZO. — Al Ministro dell'interno, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti . — Per sapere – premesso che:
   il 7 settembre 2017 hanno scioperato i ferrovieri impegnati sui treni regionali sulla linea Verona/Brennero per protestare dopo i ripetuti episodi di violenza che hanno subito;
   lo sciopero testimonia l'esasperazione del personale che chiede anche alla politica provvedimenti di tutela per la propria sicurezza e incolumità;
   aggressioni molto gravi si sono registrate anche sui bus di linea della provincia di Verona, tanto che le organizzazioni sindacali hanno chiesto un incontro con il prefetto di Verona;
   ferrovieri e autisti sono quindi sempre più spesso in balia di personaggi loschi e balordi che, in alcune occasioni, oltre a violenze verbali e fisiche, arrivano a minacciare a morte i conducenti e gli addetti ai controlli dei titoli di viaggio;
   qui non c'entra la maleducazione di alcuni viaggiatori o i regolamenti piuttosto rigidi che le aziende di trasporti impongono. Si è di fronte ad un fenomeno sociale grave che si sta pericolosamente radicando;
   si rileva anche una certa demotivazione del personale di fronte al fatto che, nonostante gli episodi siano stati denunciati, non ci sono stati i provvedimenti attesi da parte degli aggrediti;
   per quanto concerne i treni, oltre a non aumentare le squadre minime in servizio sui treni stessi, non sono state corrisposte altre soluzioni migliorative della sicurezza. Sui treni «Freccia» spesso si trovano pattuglie della polizia Ferroviaria, ma sui regionali praticamente mai;
   in relazione alla sicurezza sui bus, la sola presenza dell'autista non favorisce alcuna deterrenza, anzi –:
   se il Governo non ritenga necessario:
    avviare un tavolo istituzionale di confronto, coordinato dal prefetto del comune capoluogo di regione, per favorire un approccio congiunto da parte di più soggetti competenti sia di livello nazionale sia di livello locale – comprese le organizzazioni sindacali – per garantire maggiore sicurezza sui treni regionali e sugli autobus di linea;
    assumere iniziative di competenza affinché siano installati sui treni più datati e su tutti gli autobus sistemi di videosorveglianza, anche in sinergia con le amministrazioni regionali e provinciali (per il trasporto pubblico locale);
    promuovere, di concerto con le aziende di trasporto pubblico locale, l'attivazione di un ufficio di protezione e sicurezza, con il compito di effettuare analisi e individuare soluzioni a favore della incolumità degli autisti dei bus e di tutti i cittadini;
    assumere iniziative di competenza per assicurare servizi di vigilanza a bordo dei convogli ferroviari notturni e diurni, in particolare in quelle tratte ferroviarie considerate a rischio per i precedenti rilevati e/o per il numeroso transito di passeggeri;
    promuovere, di concerto con le organizzazioni ferroviarie, Trenitalia e altre:
     a) il potenziamento del personale in servizio a bordo dei treni, in particolare su quelli regionali in partenza prima delle ore 6,00 e per quelli in arrivo alla stazione di destinazione dopo le ore 22,00;
     b) l'attivazione di un ufficio di protezione e sicurezza, con il compito di effettuare analisi e individuare soluzioni a favore della incolumità dei ferrovieri;
     c) l'adozione di misure che vanno dalla preclusione dell'accesso per chi non è in possesso del biglietto, al rafforzamento degli impianti di videosorveglianza all'interno delle stazioni stesse in funzione di deterrenza;
     d) l'organizzazione di corsi di formazione per il personale, funzionali alla tutela della propria incolumità;
    per i bus, valutare l'assunzione di iniziative per la predisposizione della cabina di guida antiaggressione o comunque difesa da barriere come già avviene in altre realtà europee; 
    potenziare l'intervento tempestivo della PolFer e, in generale, delle forze di polizia nella prima stazione ferroviaria utile successiva al luogo in cui si è verificato un eventuale episodio di violenza;
    valutare di assumere iniziative per introdurre l'obbligatorietà per gli appartenenti alle forze dell'ordine, ai quali è riservata la gratuità del trasporto sui treni regionali e sugli autobus di linea, di rendere nota al capotreno o all'autista la propria presenza a bordo. (4-17647)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

trasporto pubblico

trasporto ferroviario

veicolo su rotaie