ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/17610

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 848 del 12/09/2017
Firmatari
Primo firmatario: FANTINATI MATTIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 11/08/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 11/08/2017
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-17610
presentato da
FANTINATI Mattia
testo di
Martedì 12 settembre 2017, seduta n. 848

   FANTINATI. — Al Ministro dell'interno, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca . — Per sapere – premesso che:
   nell'introduzione del nono rapporto di monitoraggio, il gruppo Crc – chiamato a verificare annualmente l'attuazione della Convenzione Onu su diritti dell'infanzia e dell'adolescenza nel nostro Paese — evidenzia come, tra gli adolescenti, i social network siano diventati «lo strumento sempre più utilizzato per conoscere altre persone e per costruire e gestire una parte significativa delle relazioni con gli altri, secondo modalità profondamente diverse da quelle delle generazioni precedenti: nel 2014, l'83 per cento dei ragazzi tra gli 11 e i 17 anni utilizzava Internet con un telefono cellulare e il 57 per cento navigava sul web. I maggiori fruitori di tecnologia sono gli adolescenti 14-17enni, i quali utilizzano giornalmente (o più volte alla settimana) il telefono cellulare nel 92,6 per cento dei casi (contro il 67,8 per cento degli 11-13enni), nel 50,5 per cento dei casi usano il personal computer (contro il 27,4 per cento) e nel 69 per cento dei casi navigano su Internet (contro il 39,4 per cento). Le ragazze fra gli 11 e i 17 anni usano più frequentemente dei coetanei maschi sia il telefono cellulare, sia Internet»;
   secondo gli ultimi dati dell'Istat, «quella attuale è, infatti, la prima generazione di adolescenti cresciuta in una società in cui l'essere connessi rappresenta un dato di fatto, un'esperienza connaturata alla quotidianità»;
   il fenomeno del cosiddetto sexting, legato a un uso non consapevole dei social network, è un fenomeno che può denotare un approccio alla sessualità inadeguato e l'incapacità di riconoscere i propri limiti o di opporsi alla pressione sociale;
   al «Punto ascolto disagio scolastico bullismo e cyberbullismo» quest'anno i casi di sexting, tra Verona e provincia, hanno superato la quarantina, in incremento rispetto al 2016;
   stando ai dati raccolti dal Punto di ascolto «ogni giorno nascono account o piattaforme a cui i ragazzi si iscrivono non pensando a cosa rischiano e che poi li trascinano in un vortice di esperienze allarmanti. Spesso non viene dato il giusto peso a questi gesti ignorando le pesanti conseguenze che certe azioni virtuali hanno nel mondo reale. Il sexting è infatti il viatico per essere ricattati, diffamati, vivere in uno stato di angoscia ed essere contattabili dai pedofili. Si perde la privacy, le foto o i video rimangono negli anni avvenire come una etichetta negativa sul proprio profilo pregiudicando spesso opportunità di lavoro o carriera. Se non si dà valore alla propria privacy e alla propria intimità si annulla la propria identità» –:
   quali iniziative, anche di carattere normativo, s'intendano adottare in un'ottica d'interventi che, superando l'impianto punitivo delle norme già in vigore, focalizzino l'attenzione sulla misura della prevenzione, a parere dell'interrogante più efficace. (4-17610)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

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