ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/17601

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 847 del 02/08/2017
Firmatari
Primo firmatario: SGAMBATO CAMILLA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 02/08/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MANFREDI MASSIMILIANO PARTITO DEMOCRATICO 02/08/2017
SCHIRO' GEA PARTITO DEMOCRATICO 02/08/2017
CARLONI ANNA MARIA PARTITO DEMOCRATICO 02/08/2017
ROCCHI MARIA GRAZIA PARTITO DEMOCRATICO 02/08/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 02/08/2017
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 16/11/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-17601
presentato da
SGAMBATO Camilla
testo di
Mercoledì 2 agosto 2017, seduta n. 847

   SGAMBATO, MANFREDI, SCHIRÒ, CARLONI e ROCCHI. — Al Ministro della giustizia . — Per sapere – premesso che:
   da notizie apparse sugli organi di stampa, si apprende che nel carcere minorile di Airola alcuni detenuti – colpevoli di gravi reati – hanno utilizzato per un lungo periodo telefoni cellulari all'interno dell'istituto collegandosi anche ad internet attraverso schede telefoniche anonime, non intestate a nessuno ma attive;
   la scorsa settimana, durante l'ora di socialità, si è verificato un pestaggio ai danni di un ragazzo che è stato costretto a ricorrere alle cure ospedaliere;
   da molti mesi gli agenti della polizia penitenziaria denunciano la situazione drammatica e rischiosa che si sta vivendo nell'istituto di pena minorile che, già a settembre, è stato teatro di una rivolta;
   purtroppo, nonostante i controlli della polizia penitenziaria, in una struttura dove i ragazzi reclusi dovrebbero avere la possibilità di poter riflettere sui propri errori e recuperare per reinserirsi nella società una volta scontata la pena, vige tra le celle e i corridoi la stessa legge che regola la loro vita all'esterno delle mura dell'istituto;
   ogni anno migliaia di ragazzi tra i 15 e i 25 anni transitano negli istituti penitenziari minorili, tale consistenza deve indurre ad un'attenta riflessione per comprendere quali strategie attuare al fine di contrastare il fenomeno e quali risposte attivare per intercettare i ragazzi e orientarli verso percorsi alternativi di vita;
   sarebbe opportuno impedire, per esempio, che ragazzi giovani, con alle spalle esperienze delinquenziali di non rilevante entità, finiscano per essere integrati nel circuito della devianza attraverso la commistione con ragazzi più volte entrati ed usciti dal carcere e con crimini molto seri alle spalle;
   inoltre, si dovrebbe impedire di trasformare l'esperienza detentiva in una sorta di «palestra» del crimine invece che in un momento di riflessione e crescita dal punto di vista umano e conseguentemente sociale;
   in tal senso, appare necessario potenziare le iniziative per il recupero dei ragazzi che deve iniziare proprio dall'esperienza detentiva e che dovrebbe concludersi con il reinserimento sociale –:
   quali misure intenda mettere in campo per impedire che nel carcere minorile di Airola si verifichino altri episodi come quelli indicati in premessa;
   quali iniziative intenda realizzare per potenziare i progetti che consentano il recupero sociale dei giovani coinvolti nella devianza. (4-17601)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

durata legale del lavoro

reinserimento sociale

stabilimento penitenziario