ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/17595

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 847 del 02/08/2017
Firmatari
Primo firmatario: MORANI ALESSIA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 02/08/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 02/08/2017
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-17595
presentato da
MORANI Alessia
testo di
Mercoledì 2 agosto 2017, seduta n. 847

   MORANI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro della giustizia . — Per sapere – premesso che:
   dalla stampa si apprende della richiesta di misura cautelare, presentata dal pubblico ministero del tribunale di Torino per un ragazzo immortalato, mentre su un pullman del servizio pubblico si masturbava in pieno giorno accanto a una ragazza seduta vicino al finestrino;
   in un filmato si vedrebbe l'uomo masturbarsi vicino ad una giovane passeggera, che guarda, seduta, fuori dal finestrino; la ragazza si accorgerebbe di avere gli abiti sporchi quando l'uomo è già sceso;
   per il giudice ad ogni modo non si tratta di violenza sessuale per via della mancanza di contatto fisico. «Nel racconto della donna – si legge nell'ordinanza – non sono presenti elementi per confermare che lo sfregamento ipotizzato sia stato effettuato in appoggio alla gamba della donna». Quindi, continua la giudice, «appare difficile qualificare il gesto come violenza sessuale e non piuttosto come mero atto osceno»;
   «Nel racconto della donna — si legge nell'ordinanza — non sono presenti elementi per confermare che lo sfregamento masturbatorio ipotizzato sia stato effettuato in appoggio alla gamba della donna»;
   «La vittima riferisce di aver sentito del calore sulla coscia sinistra» dopo che lui è sceso dal tram. «Se l'avesse toccata per masturbarsi certamente avrebbe avvertito sensazioni ben diverse dal mero calore». «Appare difficile perciò quantificare il gesto come violenza sessuale e non piuttosto come atto osceno» scrive il giudice. Il fatto è stato registrato a novembre dalle telecamere installate sui bus per contrastare il fenomeno dei furti sui mezzi pubblici;
   la violenza contro le donne definita dalle Nazioni Unite come una «violenza che è diretta contro una donna perché è una donna o che colpisce una donna in modo sproporzionato. Essa comprende atti che infliggono danno o sofferenza fisica, psicologica o sessuale, minacce di tali atti, coercizione e altre privazioni di libertà.» o che, ancora, la Dichiarazione di Beijing definisce come «ogni atto di violenza di genere che causa o è suscettibile di causare danno o sofferenza fisica, sessuale o psicologica alle donne, compreso minacce di tali atti, coercizione o arbitraria privazione di libertà sia nella vita pubblica che privata, e che “violenza contro le donne” è una manifestazione dei rapporti di potere storicamente ineguali tra uomini e donne che hanno prodotto da parte degli uomini dominazione e discriminazione delle donne e impedito la loro piena realizzazione» –:
   se il Governo non ritenga, nell'ambito delle proprie competenze e nell'asso o rispetto delle autonome decisioni della magistratura, di dovere compiere i passi necessari affinché il contrasto al fenomeno della violenza contro le donne non subisca pericolose battute di arresto, ancora prima che sul piano meramente repressivo, sul fronte culturale. (4-17595)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

violenza sessuale

delitto contro la persona

condizione della donna