ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/17546

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 846 del 01/08/2017
Firmatari
Primo firmatario: PALMIZIO ELIO MASSIMO
Gruppo: FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 01/08/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 01/08/2017
Stato iter:
11/10/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 11/10/2017
GALLETTI GIAN LUCA MINISTRO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 11/10/2017

CONCLUSO IL 11/10/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-17546
presentato da
PALMIZIO Elio Massimo
testo di
Martedì 1 agosto 2017, seduta n. 846

   PALMIZIO. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che:
   il lago di Quarto si trova nell'alto Appennino cesenate tra i comuni di Bagno di Romagna e Sarsina; è il secondo lago per dimensioni e per importanza della provincia di Forlì – Cesena dopo Ridracoli ed ha un bacino artificiale che ha un'estensione dello specchio liquido di 0,11 chilometri quadrati ed un volume d'acqua di 0,35 milioni di metri cubi;
   i principali corsi d'acqua che si immettono nelle acque del lago sono il Savio (nel segmento corto) e il torrente la Para (nel segmento lungo). Da decenni si ipotizza uno sfruttamento intensivo, mai realmente messo in pratica, delle acque per scopi di rifornimento idrico;
   già nel 1925, la «Società Elettrica Alto Savio» (SIDAS), pensò di sfruttare le risorse idriche del lago per produrre energia elettrica, utilizzando la diga edificata nel 1922 che, al livello di massimo invaso, estendeva la superficie dello specchio liquido del lago artificiale fino a 0,87 chilometri quadrati ed il volume d'acqua fino a 4,50 milioni di metri cubi;
   nel 1991 vennero firmati protocolli d'intesa che prospettavano di derivare dal Savio e dai bacini adiacenti circa 25 milioni di metri cubi d'acqua all'anno, da potabilizzare sia con l'impianto di Capaccio di Santa Sofia, sia con un nuovo impianto da realizzare per le acque del lago di Quarto;
   nel 1997 l'assemblea di «Romagna Acque» (oggi «Romagna Acque-Società delle Fonti», società per azioni, a capitale totalmente pubblico vincolato, proprietaria di tutte le fonti idropotabili per usi civili della Romagna, che gestisce la produzione all'ingrosso della risorsa per i territori di Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini, per mezzo di un complesso sistema acquedottistico denominato «Acquedotto della Romagna») approvò un piano di intervento comprendente questi progetti, grosso modo invariati, a parte una diminuzione dei prelievi idrici previsti;
   nel 2007 il sindaco di Sarsina dell'epoca (Lorenzo Cappelli) scrisse a regione, province e comuni per sollecitare la prosecuzione del progetto per lo sfruttamento delle acque del Savio e dei bacini adiacenti;
   solo nel 2009, però, venne completato un primo stralcio dei lavori per la pulizia delle acque ed il ripristino del lago, come da accordi intercorsi tra Ministero dell'ambiente, regione ed Enel fin dal 1994;
   l'attuale sindaco di Sarsina, Luigino Mengaccini, ha rilanciato l'iniziativa del progetto di utilizzo del lago di Quarto come risorsa idrica, ripartendo dal disegno originario avallato dall'allora presidente di Romagna Acque, Giorgio Zanniboni;
   il 25 luglio 2017 il consiglio comunale ha deciso, inoltre, di stanziare 30 mila euro dell'avanzo di bilancio per avviare un progetto di valorizzazione turistica e naturalistica dell'area del lago, gestito direttamente dall'amministrazione comunale –:
   quali siano gli orientamenti del Ministro interrogato e quali iniziative di competenza intenda assumere, da un lato, per valorizzare il lago di Quarto dal punto di vista ambientale, paesaggistico e turistico e, dall'altro, per realizzare finalmente il progetto che permetterebbe di inquadrare le acque del lago come un'importantissima risorsa idrica ed idroelettrica di rilevanza nazionale, in un momento in cui la maggior parte delle regioni italiane sono in ginocchio a causa delle carenza idrica e della conseguente siccità, considerato anche il fatto che, da sempre, il lago di Quarto lavora a regime ridottissimo, senza che il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, a quanto consta all'interrogante, sia mai intervenuto per correggere tale andamento. (4-17546)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 11 ottobre 2017
nell'allegato B della seduta n. 868
4-17546
presentata da
PALMIZIO Elio Massimo

  Risposta. — Con riferimento all'interrogazione in esame, concernente la valorizzazione del lago Quarto, sulla base degli elementi acquisiti dagli enti territoriali competenti, si rappresenta quanto segue.
  Si fa presente, in via preliminare, che il lago di Quarto, situato in Alto Savio nell'Appennino Cesenate, è nato da una frana che nel 1812 causò la morte di 18 persone e sbarrò il corso del fiume Savio, creando un enorme bacino naturale. Nel 1828, con il sopraggiungere di una grande siccità, il prolegato della provincia di Forlì diede l'incarico di creare una breccia nello sbarramento naturale che impediva l'efflusso delle acque del fiume Savio, perché ne beneficiasse l'intera vallata comprese le pianure del cesenate.
  Nel secolo successivo, quando ormai il bacino del lago poteva dirsi scomparso per effetto della sedimentazione di detriti melmosi, la S.I.D.A.S. (Società Elettrica Alto Savio) pensò di sfruttarne le risorse idriche per la produzione di energia elettrica costruendo nel 1922 una diga ed una centrale idroelettrica. Si creò così uno specchio d'acqua dell'estensione di 85 ettari con una capienza di 4 milioni 470 mila metri cubi.
  Ad oggi, la risorsa idrica viene utilizzata per produrre energia grazie alla centrale idroelettrica presente a valle. È in concessione ad Enel Green Power che vi deriva una portata media di 3.200 litri al secondo per produrre 2,283,3 kW. Il volume utile, per la produzione di energia è da sempre limitato dalle due quote massima e minima di esercizio: quella massima di metri 317,80 non si può superare in quanto la diga tracimerebbe, mentre il livello minimo non può essere inferiore a metri 315,70 in quanto entrerebbe aria nell'opera di presa impedendo così la derivazione.
  Nel 1999 Romagna Acque assoggettò a
screening il progetto di costruzione di un acquedotto con derivazione dal fiume Savio. Si prevedeva la captazione di una quantità media di acqua pari a 350 litri al secondo, con punte massime di 600 litri al secondo, con opere di derivazione e di adduzione dalla condotta che porta le acque dalla diga di Quarto alla centrale idroelettrica Enel. Romagna Acque però abbandonò questo progetto per scegliere altre fonti di approvvigionamento in grado di garantire maggiori volumi e continuità di prelievo: preferì l'opzione di prelevare dal Po, a Palantone, 2,3 metri cubi al secondo tramite il canale emiliano romagnolo.
  Attualmente il lago è pienamente utilizzato ai fini idroelettrici. A fronte dell'originaria capacità di invaso di 4.470.000 m3, ad oggi sono accolti solo 370.000 m3. Il volume totale dei sedimenti ammonta infatti a 4.000.000 m3.
  Per la rimozione dei sedimenti sono state formulate due ipotesi: lo svuotamento del lago con successiva rimozione del materiale presente sul fondo oppure la sua fluitazione, in tempi ben più lunghi e comunque da svolgere nella piena sostenibilità ambientale.
  La regione Emilia-Romagna ha rilevato, altresì, che il 27 luglio 2017 si è tenuto presso la stessa, a Bologna, un incontro tra l'assessore Gazzolo ed i rappresentanti di Enel e di Enel Green Power durante il quale è stata decisa l'istituzione di un tavolo di confronto – con avvio a settembre 2017 – per definire le modalità di svuotamento degli invasi in gestione ai due soggetti privati. Il confronto riguarderà appunto anche il lago di Quarto e sarà propedeutico alla ricerca dei necessari finanziamenti statali.
  Si rileva altresì che nella seduta consiliare del comune di Sarsina del 25 luglio 2017 si è deciso di stanziare la somma di 30.000,00 euro per un progetto di valorizzazione naturalistica del lago di Quarto, il cui progetto definitivo — esecutivo, è stato già approvato dalla giunta comunale nella seduta del 5 settembre 2017.
  Della questione sono interessate anche altre amministrazioni, pertanto, qualora dovessero pervenire nuovi e utili elementi informativi, si provvederà a fornire aggiornamenti.
  Ad ogni modo, per quanto di competenza, il Ministero continuerà a tenersi informato e continuerà a svolgere un'attività di sollecito nei confronti dei soggetti territorialmente competenti, anche al fine di valutare eventuali coinvolgimenti di altri soggetti istituzionali.

Il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare: Gian Luca Galletti.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

industria elettrica

produzione d'energia