ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/17544

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 846 del 01/08/2017
Firmatari
Primo firmatario: MICILLO SALVATORE
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 01/08/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 01/08/2017
Stato iter:
11/10/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 11/10/2017
GALLETTI GIAN LUCA MINISTRO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 11/10/2017

CONCLUSO IL 11/10/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-17544
presentato da
MICILLO Salvatore
testo di
Martedì 1 agosto 2017, seduta n. 846

   MICILLO. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che:
   con delibera della giunta della regione Campania n. 381/2015 si è inteso provvedere agli adempimenti utili a conformarsi alla sentenza della Corte di giustizia dell'Unione europea del 16 luglio 2015 (causa C-653/13), approvando un documento di indirizzo per l'aggiornamento del piano regionale per la gestione dei rifiuti urbani;
   tale aggiornamento si basa sull'incremento della raccolta differenziata fino al 65 per cento entro il 2019 e molte città in Campania sono lontane dall'obiettivo;
   il piano prevede l'implementazione di due filiere di trattamento: «la seconda di queste due filiere di trattamento sarà volta alla produzione di css in due impianti, da realizzarsi, rispettivamente, nell'area dello stir di Caivano ed in un'area da identificare nelle zone limitrofe ai siti di stoccaggio principali per una potenzialità complessiva di circa 2.000.000 di tonnellate»;
   nel paragrafo 2.2 è previsto il «recupero energetico in impianti di trattamento termico sul territorio nazionale o comunitario» ed al paragrafo 4 si ammette che «il recupero/smaltimento fuori Regione delle intere ed enormi quantità di rifiuti stoccati, pari all'origine a circa 5.500.000 tonnellate, sia difficilmente perseguibile per motivazioni di carattere economico e di disponibilità di impianti capaci di accettare tali quantitativi in pochi anni». Leggendo in combinato i due paragrafi si evince che si arriverà alla costruzione di nuovi impianti per lo smaltimento del css ricavato dal trattamento dei rifiuti;
   al paragrafo 2.2 si legge «il trattamento dei rifiuti in balle per la produzione del Css e/o per il recupero di materia, produrrà degli scarti di processo da destinare ad impianti di discarica controllata: a tal fine, è prevista l'identificazione di aree da riqualificare morfologicamente al fine di realizzare siti di smaltimento della frazione residua non destinabile a recupero di materia o a valorizzazione energetica proveniente dai processi di lavorazione delle balle»;
   al paragrafo 7 si legge «il trattamento di rifiuti in balle finalizzato alla produzione di css sarà attuato anche all'interno di un'area da identificare tra quelle limitrofe ai siti di stoccaggio di maggiori dimensioni»;
   al paragrafo 6.1 si legge «Stime preliminari consentono di ritenere ragionevole che il trattamento del rifiuto in balle consenta di destinare a recupero una quantità pari a circa il 25-35 per cento in peso del rifiuto trattato, costituito da materiali recuperabili quali plastiche e, in misura minore, metalli»;
   la restante aliquota del rifiuto in balle processato è destinata a discarica e rappresenta circa il 65-75 per cento della massa complessiva di rifiuti da trattare;
   in riferimento al paragrafo 8.1, infine, calcolando che su 1.600.000 tonnellate solo 420.000 tonnellate potrebbero essere recuperate, 1.180.000 tonnellate sono già destinate a discariche da individuarsi nel territorio di Giugliano o limitrofo –:
   di quali elementi disponga il Governo circa l'ipotesi di installare nuovi impianti di trattamento del rifiuto organico nell'area della «Terra dei fuochi», soprattutto in un territorio già vessato e saturo come quello di Giugliano e Villa Literno, e di costruire un nuovo impianto di trattamento termico dei rifiuti, nonché di smaltire, tramite trattamento termico, il combustibile solido secondario in impianti già esistenti sul territorio regionale;
   se non si ritenga di assumere ogni iniziativa di competenza, anche normativa, per evitare qualsiasi intervento di trattamento termico del combustibile solido secondario in tali zone;
   quali iniziative di competenza intenda intraprendere per raggiungere i livelli di raccolta differenziata prescritti. (4-17544)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 11 ottobre 2017
nell'allegato B della seduta n. 868
4-17544
presentata da
MICILLO Salvatore

  Risposta. — Con riferimento all'interrogazione in esame, relativa alla gestione dello smaltimento dei rifiuti nelle zone di Giugliano e Villa Literno (Campania), sulla base degli elementi acquisiti, si rappresenta quanto segue.
  Si fa presente, in via preliminare, che la competenza in materia di pianificazione e localizzazione degli impianti è posta in capo alle regioni. Nel caso in questione, si evidenzia che la regione Campania ha adottato l'aggiornamento del Piano regionale di gestione dei rifiuti urbani (PRGRU) per ottemperare agli adempimenti previsti dalla sentenza di condanna della Corte di giustizia europea del 16 luglio 2015, riguardante la violazione della direttiva 2006/12/CE per la gestione dei rifiuti.
  Il nuovo piano 2016 prevede, tra l'altro, la rinuncia alla realizzazione di nuovi impianti di incenerimento e l'incremento della raccolta differenziata fino al 65 per cento entro il 2019, discostandosi, in questo modo, dalle previsioni del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 10 agosto 2016 adottato ai sensi dell'articolo 35, comma 1, del cosiddetto «Sblocca Italia». Alla luce di ciò, la regione ha inviato al Ministero la richiesta di aggiornamento del richiamato decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 10 agosto 2016 in ragione dei mutati fabbisogni regionali.
  Il Piano contiene, inoltre, uno specifico piano straordinario d'interventi per lo smaltimento e il trattamento dei rifiuti stoccati in balle, che individua 3 filiere per il trattamento dei complessivi 5,3 milioni di tonnellate di rifiuti stoccati. La prima filiera prevede lo smaltimento, presso impianti nazionali ed esteri, di una quota di rifiuti pari a circa 1 milione di tonnellate; la seconda filiera, finalizzata al recupero di materia, prevede il trattamento di circa 1,6 milioni di tonnellate di balle situate nel sito di Giugliano; la terza filiera prevede la produzione di «Combustibile solido secondario» (CSS), che potrà essere valorizzato energeticamente in impianti produttivi presenti sul territorio nazionale e non solo. A tale filiera è destinato circa il 30 per cento del totale dei rifiuti stoccati in balle.
  Nel Piano regionale di gestione dei rifiuti urbani della regione Campania non vi è, dunque, alcuna indicazione relativa alla realizzazione di nuovi impianti termici per la valorizzazione del combustibile solido secondario derivante dal trattamento delle ecoballe all'interno del territorio regionale.
  Alla luce delle informazioni esposte, per quanto di competenza, il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare continuerà comunque a tenersi informato e manterrà alto il livello di attenzione sulla questione.

Il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare: Gian Luca Galletti.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

gestione dei rifiuti

tecnologia del riciclaggio

edificio per uso industriale