ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/17527

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 844 del 28/07/2017
Firmatari
Primo firmatario: BIANCOFIORE MICHAELA
Gruppo: FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 28/07/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 28/07/2017
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 28/07/2017
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 06/09/2017
Stato iter:
27/10/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 27/10/2017
GALLETTI GIAN LUCA MINISTRO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 27/10/2017

CONCLUSO IL 27/10/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-17527
presentato da
BIANCOFIORE Michaela
testo di
Venerdì 28 luglio 2017, seduta n. 844

   BIANCOFIORE. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che:
   nei giorni scorsi in Trentino, nel comune di Terlago, si è verificata da parte di un'orsa un'aggressione ad un uomo che passeggiava col proprio cane, fortunatamente le condizioni del ferito pare non siano particolarmente gravi;
   cronache meno recenti segnalano che, anche in passato, ci sono stati alcuni episodi (si ricorderà il più famoso quello dell'orsa Daniza) che hanno visto aggressioni di orsi verso esseri umani (per la precisione agosto 2014 a Pinzolo, maggio 2015 vicino alla città di Trento e pochi giorni dopo nei pressi di Cadine);
   il progetto Life Ursus nasce nel 1996 con lo scopo di salvare dall'estinzione l'orso bruno del Brenta e ha avuto l'avvio con, l'immissione nel territorio trentino di 9 esemplari – tra maschi e femmine — importati dalla Slovenia, ad oggi, si stimano circa 70 esemplari. Sembrerebbe che la maggioranza degli orsi non sia radiocollarata e, di contro, la parte informativa/formativa riservata alla popolazione sia stata molto trascurata per non dire ignorata;
   la politica in questi anni ha letteralmente dimenticato il progetto, abbandonandolo a se stesso, «snobbando» il fatto che gli orsi si sono moltiplicati in un territorio fortemente antropizzato e non pronto ad una convivenza consapevole con tali animali;
   la giunta provinciale trentina, governata da un presidente dello stesso partito che avrebbe promosso l'avvio di un progetto rivelatosi superficiale e pericoloso e vorrebbe poter intervenire, in maniera drastica su alcuni esemplari catturandoli o, peggio, abbattendoli. Soluzioni inutili ed estreme che evidenziano l'incapacità di gestione della situazione, lasciando il problema immutato, senza considerare il fatto che altri episodi di contatto non pacifico avverranno sicuramente prima o poi –:
   quali iniziative, per quanto di competenza, intenda intraprendere il Governo al fine di garantire l'incolumità dei cittadini in relazione a quanto evidenziato in premessa – in assenza di soluzioni pratiche e tangibili — e se intenda sospendere il progetto «Life Ursus»;
   se il Governo intenda accogliere la proposta formulata dalla Commissione paritetica, di cui all'articolo 107 dello Statuto del Trentino-Alto Adige, composta da dodici membri, circa la norma di attuazione dello Statuto concernente le competenze che potrebbero essere riconosciute alla Provincia autonoma di Trento in materia di gestione e controllo della diffusione di orsi e lupi nel territorio;
   se il Governo intenda promuovere, con urgenza, un piano di intervento di installazioni di radiocollari su tutti gli esemplari di tali animali;
   se si ritenga opportuno avviare urgentemente percorsi di informazione e formazione nelle scuole e per tutti i cittadini, tramite la diffusione, in maniera organizzata e capillare, della conoscenza di regole basilari per una convivenza innocua tra esseri umani e orsi;
   se intenda chiarire di quali risarcimenti possano beneficiare le persone vittime degli attacchi degli orsi per i danni subiti sia sotto un profilo fisico/psicologico che economico, e se ciò possa avvenire in tempi brevi e certi. (4-17527)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 27 ottobre 2017
nell'allegato B della seduta n. 880
4-17527
presentata da
BIANCOFIORE Michaela

  Risposta. — Con riferimento all'interrogazione in esame, relativa al problema delle aggressioni degli orsi bruni in Trentino, sulla base degli elementi acquisiti dalla competente direzione generale del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, nonché dalla provincia autonoma di Trento, si rappresenta quanto segue.
  In via preliminare, si premette che, in data 22 luglio 2017 si è verificata l'aggressione di un uomo da parte di un orso, successivamente determinata su base genetica come l'orsa KJ2, già responsabile di due aggressioni nel 2015 oltre ad una serie di falsi attacchi (aggressioni da parte dell'orso nelle quali non vi è però stato contatto fisico con la vittima). Il tipo di comportamento registrato il 22 luglio 2017 rientra tra i più gravi nella tabella sul grado di pericolosità degli orsi e dei relativi interventi, come codificata nel Piano d'azione per conservazione dell'orso bruno nelle alpi centro-orientali (Pacobace), e in questo caso le azioni previste includono l'opzione della cattura o dell'abbattimento dell'individuo.
  Si fa presente inoltre che la provincia autonoma di Trento ha immediatamente informato il Ministero dell'ambiente e in data 24 luglio 2017 il presidente della provincia ha formalmente riferito sulla vicenda informando di aver adottato un'ordinanza contingibile e urgente per la sicurezza pubblica, nella quale si ordina il monitoraggio intensivo dell'area, l'identificazione rapida dell'esemplare, la sua rimozione attraverso cattura o abbattimento in funzione delle circostanze di tempo e luogo sussistenti al momento.
  Si specifica che l'ordinanza contingibile e urgente in questione è un atto autonomo e legittimo della provincia Autonoma di Trento, cui il Ministero dell'ambiente non ha alcun titolo per opporsi. Si ricorda che il Ministero impugnò una analoga ordinanza della provincia contro l'orsa DJ3; in tale occasione con sentenze n. 70 del 24 febbraio 2012 del Tar di Trento e n. 3362 del 31 maggio 2013 del Consiglio di Stato venne confermata la validità dell'ordinanza della provincia autonoma di Trento.
  Per autonoma decisione della provincia, l'orsa KJ2 è stata abbattuta in data 12 agosto 2017 sulla base dei presupposti dell'ordinanza. Sono da ricordare le esigenze di sicurezza ed incolumità pubblica, in quanto non era possibile prevedere i tempi necessari per addivenire alla cattura a scopo di captivazione, come auspicato in più occasioni dal Ministero dell'ambiente.
  Ciò premesso, è opportuno ricordare come gli interventi di gestione della fauna e quindi degli orsi sono di competenza regionale ovvero delle province autonome.
  La conservazione e gestione degli orsi è, comunque, oggetto di costante contatto e confronto del Ministero dell'ambiente con la provincia, con il supporto di Ispra, anche secondo quanto previsto nell'ambito del Pacobace.
  Si ricorda inoltre che una sintesi delle attività, inclusa l'attività di informazione e formazione per le scuole e per tutti i cittadini è ricavabile dal sito www.orso.provincia.tn.it/, oltre che dal rapporto annuale che la provincia produce per informare sull'intero progetto di reintroduzione e conservazione dell'orso, disponibile anch'esso sul sito.
  Un monitoraggio scientifico degli orsi bruni viene costantemente realizzato dalla provincia autonoma di Trento. I risultati di tale monitoraggio sono riportati ogni anno nel sopracitato e dettagliato rapporto pubblico scaricabile dal sito della provincia. Ciononostante, data la natura elusiva degli orsi e i concreti rischi derivanti da ogni operazione di cattura sia per gli operatori che per gli orsi, non risulta tecnicamente possibile munirli di radio collare tutti. L'applicazione dei collari viene praticata in tutte le occasioni in cui risulta possibile, con particolare impegno per gli orsi che per diversi motivi si trovano nelle aree in cui è più probabile un'interazione con l'uomo o con attività umane. Questo, vale peraltro per tutte le popolazioni di orso al mondo. Il monitoraggio con telemetria Gps e Vhf costituisce, tuttavia, assieme al monitoraggio genetico, uno dei principali strumenti di gestione degli orsi presenti in provincia di Trento (13 orsi diversi radiocollarati in più occasioni negli ultimi 10 anni).
  Sull'argomento, si segnala che la provincia ha costantemente svolto e continua a svolgere attività di formazione, informazione, sensibilizzazione per limitare i rischi derivanti dalla presenza di orsi nell'area, per migliorare l'accettazione della presenza di orsi e per prevenire comportamenti pericolosi.
  Secondo quanto riferito dalla stessa amministrazione provinciale, la «parte informativa/formativa per la popolazione», infatti, è stata sviluppata dall'amministrazione sin dall'inizio (2003) nell'ambito di una corposa e strutturata campagna di comunicazione denominata «Conosci l'orso bruno» che è tutt'ora in corso e che si avvale anche del supporto di esperti della comunicazione. Essa si fonda su di uno specifico progetto di comunicazione redatto nel 2003 ed aggiornato nel 2016, che pone la citata amministrazione all'avanguardia in Europa su questo specifico tema. Quale esempio più recente, si fa presente che in occasione della prossima conferenza della «Piattaforma dell'Unione europea sulla coesistenza tra l'uomo e i grandi carnivori» (Venzone, Udine, 12-14 ottobre 2017) la provincia autonoma di Trento è stata invitata a relazionare con una presentazione orale proprio sull'esperienza virtuosa in questo senso condotta negli ultimi 15 anni in Trentino. Si tratta, quindi, di uno degli elementi centrali delle diverse linee d'azione per la gestione dell'orso, fondamentale per una crescita progressiva delle conoscenze e, più in generale, della cultura ambientale, nell'ottica del miglioramento continuo, continuando ad investire in termini di risorse umane e finanziarie nella conduzione di un progetto assai ambizioso e non facile. Si è trattato sempre di investimenti mirati, ricorrendo ai migliori mezzi tecnici disponibili e sempre in raccordo con i massimi esperti internazionali del settore.
  Circa, infine, il tema dei «risarcimenti per le persone vittime degli attacchi», si rappresenta che la provincia autonoma di Trento si è dotata da tempo di una copertura assicurativa
ad hoc.
  Per quanto concerne, inoltre, la dichiarata proposta di concedere alle province di Trento e Bolzano maggiore autonomia nella gestione dell'orso e del lupo, formulata dalla cosiddetta Commissione dei 12, si specifica che essa non è mai stata presentata al Governo.
  Si rassicura comunque che il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare prosegue nella sua azione costante di monitoraggio senza ridurre in alcun modo lo stato di attenzione su tale importante questione.

Il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare: Gian Luca Galletti.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

importazione comunitaria

politica comunitaria dell'ambiente

protezione dell'ambiente