ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/17526

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 844 del 28/07/2017
Firmatari
Primo firmatario: GAROFALO VINCENZO
Gruppo: ALTERNATIVA POPOLARE-CENTRISTI PER L'EUROPA-NCD
Data firma: 28/07/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 28/07/2017
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-17526
presentato da
GAROFALO Vincenzo
testo di
Venerdì 28 luglio 2017, seduta n. 844

   GAROFALO. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti . — Per sapere – premesso che:
   la riforma del sistema portuale italiano rappresenta una delle tante prove della capacità riformatrice espressa dal Parlamento dell'attuale compagine governativa;
   l'economia italiana ha bisogno di una visione «di sistema» che sappia cogliere le opportunità del nostro Paese e individuare linee strategiche di sviluppo. A queste finalità è stata ispirata l'azione sul sistema portuale avviata già dal 2013 dall'allora Ministro Lupi e portata a compimento dal Ministro Delrio nel 2016;
   uno degli effetti positivi della riforma è stato quello di richiamare l'attenzione del Paese sulle enormi potenzialità della portualità del Mezzogiorno: è evidente che una visione strategica del «sistema portuale italiano» – nell'interesse del Paese – non può restringersi ai due grandi bacini del Nord Tirreno e del Nord Adriatico; questa visione riduttiva viene imposta solo dalla pressione di gruppi economici già consolidati e non interessati ad allarga e i mercati di riferimento della nostra portualità e logistica;
   inoltre, il processo di riforma sta facendo capire che, nel Mezzogiorno, la nuova governance non deriva semplicemente dalla casuale aggregazione di realtà portuali economicamente irrilevanti. Al contrario, in diversi casi, sono proprio ubicate nel Mezzogiorno le aree più ricche di potenzialità di sviluppo;
   la logica di sistemi portuali deve quindi tradursi in concreta semplificazione e sburocratizzazione e in efficace promozione dei traffici e dell'iniziativa economica;
   all'interno delle linee indicate dalla riforma, l'accorpamento di Messina con Milazzo e Gioia Tauro è stata una scelta lungimirante, conforme alla filosofia della riforma, poiché ha messo in sinergia impianti e aree portuali tra loro complementari in termini di competenze ed eccellenze: Gioia Tauro, primo porto italiano per container con Messina e Milazzo, votati ai traffici crocieristici, al trasporto passeggeri a corto raggio, alle autostrade del mare e alla cantieristica. Messina ha, inoltre, un polo nel settore della costruzione e manutenzione e Milazzo un polo petrolchimico oltre ad avere assunto in questi anni una posizione di rilievo nel settore del diporto nautico;
   questi tre importanti porti italiani, insieme con gli altri che fanno parte dell'Autorità di sistema portuale del mar Tirreno meridionale e dello Stretto Messina offrono quell'insieme di competenze che ogni sistema portuale interregionale dovrebbe avere;
   duole quindi constatare come, a distanza di tanti mesi dalla riforma, viga ancora una forte incertezza in merito alle regole dell'accorpamento: tali regole dovrebbero garantire a ciascuna delle due precedenti autorità portuali una rappresentatività nella assunzione delle decisioni corrispondente alla loro dimensione, valutata sia in termini di bilancio, che di capacità e potenzialità economiche;
   le regole relative a passaggi importanti – quali la scelta del presidente e del segretario generale dell'Autorità di sistema portuale – non devono essere declassate a questioni di interesse locale: solo una soluzione soddisfacente di questi punti sbloccherà lo stallo delle nomine perché solo la certezza delle regole può assicurare un equilibrio e un percorso efficace di attuazione della riforma ed è ciò che farà la differenza perché la riforma diventi uno strumento concreto di rilancio dell'economia della portualità italiana;
   quali  iniziative il Ministro interrogato abbia già intrapreso o stia per intraprendere per risolvere l'attuale situazione di stallo e definire regole certe per la governance dell'Autorità del sistema portuale del Tirreno meridionale e dello Stretto di Messina;
   e se trovi conferma l'ipotesi circolata circa la proroga dell'autonomia gestionale dell'Autorità portuale di Messina fino al 31 dicembre 2017, a suo tempo richiesta da più parti anche per consentire verifica delle reali condizioni economico-finanziarie del porto di Gioia Tauro. (4-17526)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

impianto portuale

rilancio economico

utente dei trasporti