ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/17511

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 843 del 27/07/2017
Firmatari
Primo firmatario: PALAZZOTTO ERASMO
Gruppo: SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE
Data firma: 27/07/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 27/07/2017
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-17511
presentato da
PALAZZOTTO Erasmo
testo di
Giovedì 27 luglio 2017, seduta n. 843

   PALAZZOTTO. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale . — Per sapere – premesso che:
   a seguito degli incidenti avvenuti nella città di Amburgo nel corso delle proteste contro il vertice del G20 nella notte tra il giorno 7 e 8 luglio 2017 la polizia tedesca traeva in arresto numerosi manifestanti;
   in particolare tra i numerosi fermati figuravano 16 cittadini italiani;
   numerose sono le segnalazioni di comportamenti estremi da parte delle forze dell'ordine e di un particolare accanimento nei confronti dei manifestanti provenienti dal nostro Paese;
   i fermi sono stati effettuati basandosi su indizi che appaiono all'interrogante assolutamente risibili e arbitrari;
   nel complesso sui 51 fermi di polizia, per la maggioranza di cittadini non tedeschi, la quasi totalità si è rivelata basata su elementi a giudizio dell'interrogante arbitrari;
   ad oggi, risultano ancora trattenuti presso le carceri tedesche sei cittadini italiani: Emiliano Puleo, Riccardo Lupano, Orazio Sciuto, Alessandro Rapisarda, Maria Rocco e Fabio Vetorel. La quasi totalità dei cittadini di nazionalità tedesca risulta, invece, già scarcerata;
   le condizioni di trattenimento dei manifestanti e quindi anche dei nostri connazionali sarebbero contrarie alle norme europee, come per altro testimoniato dal deputato tedesco Martin Dolzer, con difficoltà nel contatto con gli avvocati, divieto di accedere alla biblioteca del carcere, difficoltà nella consegna dei pacchi con vestiario provenienti dall'Italia;
   in nessun caso sono emersi elementi probatori tali da giustificare il trattenimento in carcere dei nostri connazionali, addirittura nel caso della Rocco la stessa è stata tratta in arresto mentre portava soccorso ad una ragazza ferita con una frattura scomposta alla gamba;
   appare grave l'accanimento evidenziato contro i manifestanti non tedeschi, tanto nei giorni delle manifestazioni quanto nel corso degli adempimenti successivi e nelle condizioni carcerarie;
   particolare accanimento traspare anche dal rifiuto delle autorità tedesche di concedere ai nostri connazionali misure alternative alla permanenza in carcere, quali il «rilascio su cauzione» e la «domiciliazione» in territorio tedesco;
   altrettanto grave e, a giudizio dell'interrogante, evidente appare il tentativo delle autorità tedesche di coprire mancanze ed eccessi del sistema di sicurezza attraverso iniziative puramente repressive, scaricando sui manifestanti non tedeschi comportamenti violenti pur in mancanza di ogni evidenza probatoria;
   in questo contesto appare mancante un'iniziativa decisa e concreta da parte del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale che rafforzi l'azione dell'ambasciata in Germania. Soprattutto in considerazione della mancanza di elementi probatori a carico degli arrestati e della scarsa consistenza dei reati ascritti che non sarebbero compatibili con la carcerazione –:
   quali iniziative il Ministro interrogato abbia intrapreso per ottenere la scarcerazione dei sei cittadini italiani attualmente ancora reclusi presso istituti carcerari tedeschi;
   quali iniziative siano state assunte per verificare le condizioni di detenzione dei connazionali sopra citati;
   se siano stati chiesti adeguati chiarimenti e quali eventuali risposte siano state date da parte delle autorità tedesche, a seguito delle precise e gravi accuse di accanimento nei confronti dei manifestanti di nazionalità italiana e considerato che appare grave la lesione dei diritti civili dei manifestanti durante il vertice G20 di Amburgo. (4-17511)