ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/17480

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 842 del 26/07/2017
Firmatari
Primo firmatario: TERZONI PATRIZIA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 26/07/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DAGA FEDERICA MOVIMENTO 5 STELLE 26/07/2017
BUSTO MIRKO MOVIMENTO 5 STELLE 26/07/2017
DE ROSA MASSIMO FELICE MOVIMENTO 5 STELLE 26/07/2017
MICILLO SALVATORE MOVIMENTO 5 STELLE 26/07/2017
ZOLEZZI ALBERTO MOVIMENTO 5 STELLE 26/07/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 26/07/2017
Stato iter:
11/10/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 11/10/2017
NENCINI RICCARDO ERRORE:TROVATE+CARICHE - (ERRORE:TROVATI+MINISTERI)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 11/10/2017

CONCLUSO IL 11/10/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-17480
presentato da
TERZONI Patrizia
testo di
Mercoledì 26 luglio 2017, seduta n. 842

   TERZONI, DAGA, BUSTO, DE ROSA, MICILLO e ZOLEZZI. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti . — Per sapere – premesso che:
   nell'area del cratere del terremoto, nel tratto tra Matelica nord e Castel Raimondo, è in corso di definizione il progetto esecutivo per la costruzione della Pedemontana, l'asse viario ideato circa 40 anni, mediante un sistema di infrastrutture che raccordando l'asse Foligno-Civitanova strada statale 77 all'asse Perugia-Ancona strada statale 76 e 318, progetto meglio noto come Quadrilatero Marche/Umbria;
   all'epoca la Società Quadrilatero presentò un'analisi di valorizzazione in cui il progetto era considerato come un volano sull'economia dell'area, al punto da prevedere effetti economici di circa 200 milioni di euro;
   il sistema viario avrebbe dovuto attivare un vero e proprio volano dell'economia al punto tale da autofinanziarsi mediante il meccanismo della «cattura di valore», una specie di cofinanziamento dell'opera, disciplinato dal Pav (piano area vasta), che prevedeva l'attivazione di fonti di finanziamento, tra cui il contributo trentennale delle camere di commercio interessate dalle opere viarie e i canoni di concessione per la realizzazione e la gestione delle iniziative imprenditoriali nelle cosiddette «aree leader», adiacenti e connesse agli interventi viari; il tutto avrebbe consentito secondo le stime della società una occupazione negli anni successivi alla realizzazione dell'opera pari ad oltre 8000 unità l'anno, per arrivare a 90.000 unità in 10 anni;
   con questi dati il progetto è stato autorizzato dal comune di Matelica, dalla regione Marche e dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti;
   al contrario, nella Gazzetta Ufficiale n. 109 del 12 maggio 2017 è stata pubblicata la delibera del Cipe del 1o gennaio 2016 in cui sulla base di uno schema di «piano di valorizzazione» delle aree leader, trasmesso al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti in data 24 gennaio 2016, lo stesso Ministero rilevava che, nonostante la previsione di ulteriori elementi incentivanti per la valorizzazione delle aree, permanevano criticità e incertezze che non avrebbero consentito l'attivazione delle successive fasi procedurali; in conclusione, il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti intendeva rinunciare al progetto Pav;
   dal 2002, molti sono stati gli eventi che hanno impattato sull'area in questione modificandone sostanzialmente il tessuto economico sociale: la crisi delle piccole e medie imprese e il relativo collasso del «modello imprenditoriale marchigiano» dopo il 2008, la chiusura delle industrie Merloni e il relativo effetto domino su tutte le aziende satelliti, il bail in di banca delle Marche fino al terremoto del mese di ottobre 2016;
   si tratta di un territorio che prima ancora di veder rimosse le macerie del sisma e l'inizio della ricostruzione del comune, delle scuole, degli asili, dell'ospedale, delle chiese, delle case e finanche della camera mortuaria, ha visto arrivare le ruspe che avrebbero demolito l'unica risorsa rimasta, l'ambiente;
   in questo territorio messo in ginocchio da una concomitanza di eventi avversi, si sta cercando con enormi difficoltà di ripartire dalle risorse dei luoghi, da una soft economy costituita dai prodotti agricoli di qualità, dal «verdicchio di Matelica» fiore all'occhiello del made in Italy e da tutte le attività ricreative, agrituristiche e enogastronomiche che proprio dall'ambiente traggono fonte di sostentamento –:
   se le analisi e le valutazioni sull'effettivo valore della realizzazione di tale opera siano stati rivisti e aggiornati dalla data di prima approvazione del progetto preliminare del 2002, e quali siano le analisi economiche in possesso del Governo in seguito agli eventi sismici che hanno interessato il cratere del terremoto;
   quali siano le previsioni di investimento nell'area da parte di soggetti economici esterni;
   quale sia il settore di potenziale sviluppo economico;
   quale sia il volume di traffico di mezzi pesanti che giustificherebbe un'opera che, ad avviso degli interroganti, apporterà altra povertà ad un'area già duramente colpita;
   se non ritenga opportuno assumere iniziative per rivedere il progetto a seguito degli evidenti cambiamenti socioeconomici avvenuti nell'area interessata. (4-17480)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 11 ottobre 2017
nell'allegato B della seduta n. 868
4-17480
presentata da
TERZONI Patrizia

  Risposta. — Con riferimento all'atto di sindacato ispettivo in esame, sulla base delle informazione pervenute dalla Direzione generale per le strade e le autostrade e per la vigilanza e la sicurezza nelle infrastrutture stradali di questo Ministero e dalle società Anas e Quadrilatero Marche Umbria (Qmu), si forniscono i seguenti elementi di risposta.
  Come già riferito il 21 settembre 2017, in occasione dello svolgimento di interrogazioni a risposta immediata in VIII commissione Camera, l'opera strategica di interesse nazionale «Asse Viario Quadrilatero Marche Umbria» consiste nel completamento ed adeguamento di due arterie principali (l'asse Foligno-Civitanova Marche strada statale (SS) 77 e l'asse Perugia-Ancona SS 76 e SS 318), della Pedemontana delle Marche e di altri interventi viari, idonei ad assicurare il raccordo con i poli industriali esistenti e, più in generale, a migliorare ed incrementare l'accessibilità alle aree interne delle regioni interessate.
  Le potenzialità generate dalla realizzazione dell'intero sistema viario Quadrilatero, compresa la Pedemontana delle Marche consentono, pertanto, di ridurre il
deficit infrastrutturale che penalizza le regioni Marche ed Umbria, creando un efficiente collegamento con le regioni circostanti e verso l'Europa, determinando il decongestionamento del traffico, la significativa, riduzione del tasso di incidentalità, producendo inoltra effetti ambientali, territoriali e socioeconomici positivi per la collettività.
  Tutte queste motivazioni sano state fondamentali nello sviluppo dell'interno progetto Quadrilatero, proprio per dare l'opportunità ai territori di rilanciare il potenziale economico seguito degli eventi sismici avvenuti nel 1997.
  Aver realizzato ed aperto al traffico buona parte degli assi principali del progetto, in concomitanza del grave sisma che ha colpito l'Italia centrale nell'agosto-ottobre 2016, ha dimostrato di essere fondamentale per la gestione dell'emergenza, essendo le uniche valide alternative stradali in esercizio rispetto alla viabilità ordinaria.
  Le opere strutturali del sistema viario Quadrilatero rispettano infatti le «Norme tecniche per le Costruzioni» di cui al decreto ministeriale 14 settembre 2005 e successive modificazioni e integrazioni ed hanno risposto con successo agli eventi sismici di cui sopra.
  La società Qmu precisa che, per quanto riguarda la tematica relativa all'impatto ambientale generato dalla realizzazione della Pedemontana delle Marche, così come per l'intero progetto viario Quadrilatero, l'obiettivo principale è stato quello di un ottimale inserimento delle opere nei contesti paesaggistici interessati dal tracciato, limitandone per quanto possibile, l'impatto ambientale.
  Tale attenzione è stata positivamente accolta, sin dalle prime proposte progettuali del sistema viario Quadrilatero (2001) attraverso i pareri degli enti istituzionali coinvolti (Ministero dell'ambiente, della tutela del territorio e del mare, Ministero dei beni, attività culturali e turismo e le proprie strutture periferiche, regioni e province).
  A tal fine i manufatti ed i tracciati sono stati adattati alla varietà topologica dell'ambito di inserimento, individuando soluzioni architettoniche ed ingegneristiche per preservare il paesaggio e l'ambiente, fornendo contemporaneamente all'utente stradale l'apprezzamento visivo dei luoghi percorsi (interramenti delle sedi stradali, verde all'ingresso delle gallerie, opere di compensazione ambientale, eccetera).
  La società Qmu riferisce, inoltre, che l'inserimento paesaggistico sarà costantemente verificato in corso d'opera, grazie al progetto di monitoraggio ambientale, che prevede una serie di
screening in sede di realizzazione, atti a constatare il risultato ed intervenire con eventuali ulteriori mitigazioni ove necessario. Il monitoraggio sopra citato è garantito anche dalle verifiche di ottemperanza di competenza del Ministero dell'ambiente e della tutela dei territorio e del mare – commissione Via-Vas.
  Tali misure sono parte integrante dei progetti stradali, ottemperando alle prescrizioni e raccomandazioni del Cipe.
  La strada Pedemontana delle Marche, in particolare, ha avuto un lungo
iter approvativo, non ancora completato, che ha interessato tutte le amministrazioni e gli enti preposti, in osservanza del quadro normativo di riferimento. Si riporta di seguito il riepilogo, fornito dalla società Qmu, degli eventi più significativi di detto iter:

   il progetto preliminare della intera tratta della Pedemontana è stato predisposto dalla regione Marche e acquisito dalla società Qmu nel corso del 2003;

   nel dicembre 2003 la Qmu ha avviato le procedure di approvazione al Cipe e lo stesso comitato ha approvato la progettazione preliminare con la delibera Cipe n. 004;

   nel corso del 2006, a seguito di gara comunitaria ad evidenza pubblica, la Qmu ha affidato al contraente generale il completamento della progettazione e la realizzazione dell'intervento viario;

   nel corso del 2010 si sono avviate le procedure per l'approvazione del progetto definitivo da parte del Cipe;

   con la delibera n. 58 del 2012 il Cipe ha approvato e finanziato il progetto definitivo del 1° lotto funzionale della Pedemontana delle Marche, tratto Fabriano-Matelica nord e bretella di collegamento SS 77 – strada provinciale (SP) 209 presso Muccia (MC);

   con successiva delibera n. 109 del 2015 il Cipe ha approvato e finanziato il progetto definitivo del 2° lotto funzionale della Pedemontana delle Marche, tratto Matelica nord-Castelraimondo nord;

   nel 2016, il Cipe, con delibera n. 64 del 2016, pubblicata in G.U.R.I. n. 109 del 12 maggio 2017, ha ridefinito l'intero, progetto Quadrilatero ed il relativo quadro economico complessivo, confermando la Pedemontana delle Marche tra gli interventi prioritari necessari a garantire il completamento funzionale del sistema viario Quadrilatero e il quadro economico complessivo della stessa opera;

   nell'ambito della predetta delibera n. 64 del 2016, il comitato ha ritenuto di abbandonare lo strumento del Piano di area vasta (Pav), riallocando le risorse finanziarie ad esso precedentemente stanziate, per completamento del sistema viario Qmu.
   

  Ad oggi, riferisce la società Qmu è in corso di realizzazione il 1° lotto funzionale, con uno stato di avanzamento dei lavori pari a circa il 22 per cento, nel pieno rispetto del cronoprogramma dei lavori, parte integrante della documentazione progettuale approvata dal Cipe.
  È inoltre in corso di approvazione il progetto esecutivo del 2° lotto funzionale, mentre è in via di completamento la procedura approvativa degli ultimi due lotti funzionali della Pedemontana delle Marche (3° e 4° lotto).
  In conclusione, l'attuazione delle procedure per la realizzazione di tale opera strategica di interesse nazionale ha portato al finanziamento di circa il 60 per cento della Pedemontana delle Marche, arteria di collegamento tra i due assi principali del sistema Quadrilatero, la SS 77 Foligno-Civitanova Marche e la SS 76 Perugia-Ancona il primo in esercizio ed il secondo in avanzato stato di realizzazione (83 per cento).

Il Viceministro delle infrastrutture e dei trasporti: Riccardo Nencini.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

costruzione stradale

rete stradale

conseguenza economica