ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/17469

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 841 del 25/07/2017
Firmatari
Primo firmatario: MAESTRI ANDREA
Gruppo: SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE
Data firma: 25/07/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CIVATI GIUSEPPE SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE 25/07/2017
BRIGNONE BEATRICE SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE 25/07/2017
PASTORINO LUCA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE 25/07/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 25/07/2017
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 25/07/2017
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 06/09/2017
Stato iter:
30/11/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 30/11/2017
BOCCI GIANPIERO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 30/11/2017

CONCLUSO IL 30/11/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-17469
presentato da
MAESTRI Andrea
testo di
Martedì 25 luglio 2017, seduta n. 841

   ANDREA MAESTRI, CIVATI, BRIGNONE e PASTORINO. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'interno, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che:
   dal 15 giugno all'11 luglio 2017 gli interventi realizzati dai vigili del fuoco sono stati 18.185, con una netta prevalenza di episodi nelle regioni del Centro e del Sud. Tra le regioni maggiormente colpite vi è la Campania dove, alla data del 12 luglio, su un totale di 445.274 ettari di boschi e foreste, sono stati incendiati 2.461 ettari: oltre 100 soltanto nell'area vesuviana;
   anche in Campania, gli incendi, ai quali si è aggiunta nelle ultime ore una vittima, non sono soltanto provocati dalle temperature elevate e dalla siccità, ma da azioni delittuose e della criminalità organizzata che sistematicamente approfittano del periodo per innescare roghi per loschi e speculativi affari;
   in Campania non bruciano soltanto boschi e terreni: gli incendi divampano anche tra i rifiuti delle discariche di Chiaiano, di Caivano, di Afragola, nei siti di smaltimento illegale di rifiuti come l'ex discarica di Pianura, nell'ex piattaforma per lo smaltimento di rifiuti speciali a Bellona. Senza dimenticare che negli incendi nel parco nazionale del Vesuvio stanno bruciando anche i rifiuti tossici interrati, rivelati dai camorristi pentiti. All'enorme danno ambientale si aggiunge quindi il rischio per la salute dei cittadini;
   in questo quadro, appaiono perciò agli interroganti incomprensibili e irresponsabili i ritardi della regione Campania sugli interventi per far fronte all'emergenza; 
   soltanto il 4 luglio 2017 la regione ha emanato il decreto n. 33 «Dichiarazione dello stato di grave pericolosità per gli incendi boschivi anno 2017», con il quale ha reso noto «lo stato di grave pericolosità per gli incendi boschivi sull'intero territorio della regione Campania» dal 4 luglio al 30 settembre 2017, trasferendo le competenze alla protezione civile, senza però accompagnare il passaggio con un trasferimento di uomini e mezzi; 
   tale data coincide con quella dell'ordinanza della Corte costituzionale che, in seguito alle modifiche apportate dalla regione, proprio il 4 luglio si pronunciata, dichiarando l'estinzione del processo sulla legge regionale campana n. 20 del 13 giugno 2016, «Norme per l'applicazione pianificata del fuoco prescritto», impugnata nel 2016 dal Governo pro tempore in quanto si riteneva che alcune disposizioni invadessero la potestà legislativa esclusiva statale. Il 12 luglio la pronuncia è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale e nella stessa data, in piena emergenza incendi, la regione ha approvato il piano «AIB» (antincendi boschivi) 2017, partendo conseguentemente in ritardo con l'apposita convenzione con il Corpo nazionale dei vigili del fuoco, per lo svolgimento delle essenziali funzioni ad esso delegate;
   da fonti di stampa si apprende che il 5 luglio il direttore regionale dei vigili del fuoco della Campania, attraverso un documento ufficiale, avrebbe comunicato dell'indisponibilità della regione a stipulare una convenzione per il coinvolgimento dei vigili del fuoco nelle attività di lotta attiva e prevenzione degli incendi boschivi e, anzi, della richiesta da parte della regione di una collaborazione limitata al loro intervento solo in caso di pericolo per beni e persone. Notizie che sono state prontamente smentite dal presidente della regione Campania, Vincenzo De Luca –:
   se il Governo sia a conoscenza di quanto illustrato in premessa e se non ritenga opportuno verificare, per quanto di competenza, le cause, sul piano materiale e amministrativo, che hanno provocato la devastazione del territorio campano e la morte di un cittadino e messo a rischio la salute degli abitanti della regione Campania;
   quali elementi intenda fornire il Governo circa le motivazioni dei ritardi nell'affrontare tempestivamente l'emergenza incendi in Campania;
   se il Governo non ritenga urgente intervenire, per quanto di competenza, affinché siano messe in campo misure adeguate più incisive per prevenire i rischi, proteggere i cittadini e il patrimonio ambientale della Campania e di tutti i territori italiani maggiormente a rischio. (4-17469)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Giovedì 30 novembre 2017
nell'allegato B della seduta n. 894
4-17469
presentata da
MAESTRI Andrea

  Risposta. — Con l'interrogazione indicata in esame l'interrogante chiede che vengano messe in campo misure adeguate per prevenire i rischi dovuti agli incendi boschivi e proteggere altresì i cittadini e il patrimonio ambientale della Campania e degli altri territori che sono stati, nella passata stagione estiva, interessati da fenomeni di grande rilevanza e gravità. Come è noto, da un punto di vista generale, la legislazione di settore affida alle regioni la competenza primaria in materia di lotta attiva agli incendi boschivi, riservando allo Stato il solo concorso nell'attività di spegnimento. Questo assetto generale è stato confermato e rafforzato dalla legge quadro sugli incendi boschivi n. 353 del 2000, che ha, tra l'altro, attribuito alle regioni il compito di definire e programmare, mediante apposito «piano regionale», le attività di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi.
  A seguito del trasferimento dei compiti del corpo forestale dello Stato, e al fine di prevenire, su tutto il territorio nazionale, eventuali disfunzioni operative in materia di lotta attiva agli incendi boschivi, sono state stipulate 15 convenzioni con le regioni che hanno manifestato un interesse in tal senso, tra cui la regione Campania. Tali strumenti, oltre a prevedere diverse forme di collaborazione, consentono di implementare ulteriormente i dispositivi di lotta a terra agli incendi boschivi, grazie alla previsione di squadre del corpo dei vigili del fuoco all'uopo dedicate.
  In particolare, la convenzione stipulata il 14 luglio 2017 con la regione Campania, prevede, tra l'altro, nel periodo di maggior esposizione al rischio incendi, un incremento dell'operatività, attraverso la predisposizione di 8 squadre Aib dedicate, aumentabili, in caso di particolari necessità, fino a 10. Inoltre, al fine di implementare il dispositivo di intervento a terra, nella maggior parte dei comandi provinciali del corpo di quella regione sono stati effettuati richiami di personale in turno libero e raddoppi di personale.
  Da un punto di vista generale, va specificato come la campagna antincendi boschivi Aib della scorsa estate, anche in virtù delle peculiari condizioni climatiche e del perdurante stato di siccità, si sia caratterizzata per un'eccezionale intensità del fenomeno, facendo registrare, rispetto al
trend degli ultimi anni, un notevole aumento degli incendi boschivi.
  Basti pensare, al riguardo, che il solo corpo nazionale dei vigili del fuoco dal 15 giugno sino allo scorso 18 settembre 2017 ha effettuato 98.401 interventi a terra (nell'intero anno 2016 sono stati in tutto 73.043, 68.651 nel 2015); nel medesimo periodo, inoltre, sono stati svolti 2.218 interventi da parte del entro operativo aereo unificato (Coau) per l'impiego di mezzi aerei della flotta statale.
  Si segnala inoltre che le regioni, per le operazioni di spegnimento dall'alto, possono avvalersi, in tutto o in parte, di una propria flotta, anche ricorrendo a società esterne, ovvero richiedere, qualora necessario, il concorso dello Stato. In tal senso, va ricordato che il dipartimento della protezione civile della Presidenza del Consiglio dei ministri è chiamato, attraverso il centro operativo aereo unificato (Coau) ad assicurare, grazie ad un coordinamento nazionale, «le attività aeree di spegnimento con la flotta aerea antincendio dello Stato».
  Si evidenzia pure che, per le specifiche esigenze dell'Italia meridionale e centrale, sono state quotidianamente impegnate 3.400 unità di personale del Corpo, di cui 800 grazie ad un apposita implementazione degli ordinari dispositivi. In particolare, giornalmente, in tali aree territoriali sono state mediamente operative circa 450 squadre di terra, anche grazie al pronto trasferimento di 24 squadre in assetto antincendio boschivo provenienti da alcune regioni del centro-nord allo stato non interessate dalle richiamate criticità.
  Nello specifico, per quanto attiene agli interventi effettuati nella regione Campania dal corpo nazionale dei vigili del fuoco, si rappresenta che dalla data del 15 giugno sino al 18 settembre 2017 sono stati più di 14.215 interventi a terra. Nel medesimo arco temporale sono state attivate dal centro operativo aereo unificato (Coau) 359 schede Coau, con un impiego in 330 casi dei canadair.

  Nel territorio campano sono stati dislocati, altresì, tre elicotteri del Corpo nazionale.
Il Sottosegretario di Stato per l'interno: Gianpiero Bocci.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

discarica abusiva

incendio

protezione civile