ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/17459

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 841 del 25/07/2017
Firmatari
Primo firmatario: GUIDESI GUIDO
Gruppo: LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI
Data firma: 25/07/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
FEDRIGA MASSIMILIANO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 25/07/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 25/07/2017
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-17459
presentato da
GUIDESI Guido
testo di
Martedì 25 luglio 2017, seduta n. 841

   GUIDESI e FEDRIGA. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali . — Per sapere – premesso che:
   il registro dell'Unione europea conta, per il solo comparto food, ben 1.357 Dop e lgp; l'Italia contribuisce con il più alto numero di indicazioni geografiche, pari a 291, che assicurano una produzione di 6,35 miliardi di euro ed un export superiore ai 3 miliardi;
   il settore agroalimentare italiano è sempre stato attento ad evitare l'immissione sul mercato di prodotti agricoli ottenuti con l'uso di sostanze proibite in Europa, come ad esempio l'utilizzo di glifosato nella fase di pre-raccolta del grano duro, vietato in Italia, perché accusato di essere cancerogeno o ancora con l'uso degli OGM;
   il nostro Paese, ad esempio, è il principale produttore europeo di grano duro, destinato alla pasta, con 4,9 milioni di tonnellate su una superficie coltivata pari a circa 1,3 milioni di ettari. Nonostante ciò sono ben 2,3 milioni le tonnellate di grano duro che arrivano dall'estero in un anno, senza che questo venga reso noto ai consumatori in etichetta, perché non sussiste ancora l'etichettatura d'origine che consenta l'identificazione delle materie prime impiegate per la produzione della pasta;
   a tutela dei prodotti del made in Italy agroalimentare, gustati e consumati in tutto il mondo, è opportuno, pertanto, non indebolire le norme e le regolamentazioni concernenti la sicurezza degli alimenti e dei prodotti, nonché la protezione dei consumatori;
   massima attenzione bisogna prestare al fenomeno cosiddetto dell’«agropirateria», che colpisce quasi due su tre dei prodotti italiani (i più contraffatti sono il parmigiano-reggiano, il prosciutto di Parma ed il San Daniele, gli oli extravergini);
   si evidenzia, inoltre, che nei primi mesi del 2017 si è registrata una crescita dell’export agroalimentare made in Italy del + 10 per cento che continua a crescere su tutti i principali mercati del mondo, dal Nordamerica all'Asia, fino all'Oceania;
   a breve potrebbero diventare operative le norme contenute nell'Accordo tra il Canada e l'Unione europea, il Comprehensive Economic and Trade Agreement (CETA), che desta non poche preoccupazioni e ha suscitato contestazioni anche da parte delle associazioni di categoria –:
   se, alla luce di quanto esposto in premessa, il Governo non ritenga di dover intraprendere ogni utile iniziativa volta a salvaguardare le eccellenze agricole italiane, tutelandone la qualità contro ogni forma di concorrenza sleale e di contraffazione, incluse quelle che possono scaturire dal quadro normativo che si va delineando in ambito internazionale.
(4-17459)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

cerealicoltura

prodotto agricolo

denominazione di origine