ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/17447

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 841 del 25/07/2017
Firmatari
Primo firmatario: LATRONICO COSIMO
Gruppo: MISTO-DIREZIONE ITALIA
Data firma: 25/07/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ALTIERI TRIFONE MISTO-DIREZIONE ITALIA 25/07/2017
CAPEZZONE DANIELE MISTO-DIREZIONE ITALIA 25/07/2017
CIRACI' NICOLA MISTO-DIREZIONE ITALIA 25/07/2017
MARTI ROBERTO MISTO-DIREZIONE ITALIA 25/07/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 25/07/2017
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-17447
presentato da
LATRONICO Cosimo
testo di
Martedì 25 luglio 2017, seduta n. 841

   LATRONICO, ALTIERI, CAPEZZONE, CIRACÌ e MARTI. — Al Ministro della salute, al Ministro dell'economia e delle finanze . — Per sapere – premesso che:
   nei mesi scorsi il presidente della regione Lazio, Nicola Zingaretti, ha annunciato che il disavanzo sanitario è stato quasi annullato essendo sceso a 164 milioni di euro (la metà rispetto al 2015) e, per il secondo anno consecutivo, al di sotto del 5 per cento del fondo sanitario regionale;
   lo stesso presidente della regione, come conseguenza di tali dati, ha auspicato l'uscita dal commissariamento dopo il necessario confronto tecnico con Ministero dell'economia e delle finanze e Ministero della salute;
   la riduzione del disavanzo sanitario, tuttavia, non risulta dovuta a interventi organizzativi e gestionali di carattere strutturale, interventi che renderebbero auspicabile un'immediata uscita dal commissariamento, ma al fondo sanitario del 2016 che, rispetto al 2013, è aumentato di circa 500 milioni di euro (importo uguale alla cifra del contenimento del disavanzo), con una spesa sanitaria, invece, di 11 miliardi mai diminuita e in linea con la spesa del biennio 2007-2008, quando il disavanzo era di quasi 2 miliardi di euro;
   i cittadini del Lazio si sono fatti carico di un importante incremento della spesa destinata alla sanità, con gli aumenti fiscali destinati al risanamento finanziario della sanità regionale. Basti pensare che i cittadini laziali pagano l'addizionale Irpef più alta di tutte le altre regioni italiane, anche di quelle commissariate per la sanità e in piano di rientro. L'aliquota massima, infatti, è pari al 3,33 per cento contro il 2,3 per cento della Campania, l'173 per cento di Abruzzo, Puglia e Toscana e il 2,3 per cento dell'Emilia-Romagna;
   il costo complessivamente sostenuto da cittadini ed imprese del Lazio per il risanamento dei conti della sanità può essere stimato in 2,3 miliardi di euro; circa 1 miliardo grava direttamente sui cittadini sotto forma di addizionale regionale all'Irpef e spesa per farmaci, mentre le imprese sostengono il risanamento con 743 milioni di euro annui derivanti dall'aumento dell'aliquota ordinaria dell'Irap;
   l'addizionale fiscale viene spesa solo in minima parte per la sanità ed il resto soprattutto per i trasporti pubblici;
   le enormi carenze del servizio sanitario nei confronti dell'utenza sono aumentate in maniera esponenziale: oltre alla drammatica situazione delle infinite liste di attesa che, per alcune delicate analisi, arrivano a superare i 10 mesi, nel periodo 2006-2015, si è avuta una flessione dei posti letto di circa il 30 per cento nelle strutture ospedaliere regionali, con conseguenze ovviamente drammatiche per l'utenza come intasamenti dei pronti soccorso e lunghi stazionamenti in barella;
   a fronte di tali dati e con le aziende del servizio sanitario regionale che continuano a presentare, in termini complessivi, un risultato finanziario in pesante deficit è evidente che la riduzione del deficit medesimo non costituisce conseguenza di interventi strutturali migliorativi della capacità di gestione dell'attività;
   allo stato attuale e in queste condizioni, l'uscita dal commissariamento produrrebbe solo un disastro nei conti della nostra regione (il bilancio di una sanità non risanata né riformata sarebbe «liberato» dai vincoli ferrei di destinazione con imprevedibili conseguenze); lo sblocco necessario del turn over delle assunzioni farebbe lievitare ancora di più una spesa che pur essendo «sotto controllo», è cresciuta di quasi 400 milioni di euro e l'abolizione dell'aliquota fiscale sanitaria, provocherebbe immediatamente un buco enorme nei finanziamenti al trasporto pubblico locale –:
   se il Governo sia a conoscenza della effettiva situazione contabile della sanità laziale e se non ritenga opportuno, in attesa di una concreta riforma strutturale del sistema sanitario regionale, a partire da un più coerente riordino della rete ospedaliera e dei servizi sanitari di prossimità, assumere le iniziative di competenza per posticipare la cessazione del commissariamento della regione Lazio in tale comparto. (4-17447)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

spese sanitarie

rilancio economico

servizio sanitario