ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/17426

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 839 del 21/07/2017
Firmatari
Primo firmatario: SCOTTO ARTURO
Gruppo: ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA
Data firma: 21/07/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BOSSA LUISA ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 21/07/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO delegato in data 21/07/2017
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-17426
presentato da
SCOTTO Arturo
testo di
Venerdì 21 luglio 2017, seduta n. 839

   SCOTTO e BOSSA. — Al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. — Per sapere – premesso che:
   il 30 giugno 2017, dopo che il «decreto milleproroghe» ha rimandato la data di 6 mesi, è scaduta la possibilità da parte dei giovani del ’98 di potersi iscrivere alla piattaforma 18app ed ottenere l'identità digitale, indispensabile all'utilizzo del bonus cultura dei 500 euro;
   Giammarco Manfreda, coordinatore nazionale della Rete degli studenti medi, afferma: «I dati parlano chiaro: il progetto continua a presentarsi fallito anche negli obiettivi. Pur con 6 mesi di proroga, il numero degli iscritti alla piattaforma risulta pari al 61 per cento degli aventi diritto. Inoltre, secondo i dati ufficiali, la spesa totale attuale risulta essere di 67 milioni di euro circa, rispetto ai 292 milioni messi nella Legge di Bilancio 2015»;
   il coordinatore nazionale della Rete degli studenti medi prosegue sostenendo: «Abbiamo da sempre criticato l'impianto della manovra, pur condividendo la necessità di rendere la cultura in Italia un patrimonio di tutti e non di pochi, di pensarla come una modalità di formazione e di crescita delle nuove generazioni. Siamo stati contrari di fronte ad una manovra che non teneva conto delle condizioni di partenza dei tanti ragazzi, ma soprattutto della limitatezza di una riforma che prova a rendere agevolato l'accesso alla cultura per un anno e mezzo solare, rendendola di fatto una mancia tutt'altro che risolutiva del problema»;
   Manfreda conclude: «Mancano ancora altri 6 mesi affinché i ”98” utilizzino il buono a loro disposizione, ma oggi rimangono inutilizzati 225 milioni di euro e di sicuro, per il mancato raggiungimento dei 100 per cento degli iscritti, 112 milioni lo saranno anche alla fine dell'anno» –:
   se il Governo non ritenga necessario assumere iniziative per vincolare le risorse non utilizzate all'incremento del fondo unico per il welfare dello studente e il diritto allo studio che ad oggi ha a disposizione solo 30 milioni di euro a fronte di una platea di riferimento che è 5 volte quella del « bonus» cultura;
   quali iniziative intenda assumere affinché lo Stato investa in manovre che tendano a ricercare l'equità sociale (come il diritto allo studio) e non in finanziamenti a pioggia;
   se il Governo non ritenga necessario da subito fornire chiarimenti sul reinvestimento di questi fondi, privilegiando il loro utilizzo per diritto allo studio, al fine di riaprire una discussione sull'argomento ed evitare, così, che questa manovra a giudizio degli interroganti fallimentare sia riproposta nel disegno di legge di bilancio 2018. (4-17426)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

diritto all'istruzione

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