ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/17414

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 839 del 21/07/2017
Firmatari
Primo firmatario: ALTIERI TRIFONE
Gruppo: MISTO-DIREZIONE ITALIA
Data firma: 21/07/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 21/07/2017
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-17414
presentato da
ALTIERI Trifone
testo di
Venerdì 21 luglio 2017, seduta n. 839

   ALTIERI. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, al Ministro dell'economia e delle finanze . — Per sapere – premesso che:
   la crisi del settore apistico italiano, un'eccellenza del nostro Paese che coinvolge 45 mila apicoltori di cui quasi 20 mila di professione, si protrae ormai da molti anni e sta mettendo in estrema difficoltà un'attività di interesse nazionale utile per la conservazione dell'ambiente naturale, dell'ecosistema e dell'agricoltura;
   nel corso del tempo l'importanza economica delle api è cresciuta in maniera esponenziale visto che rappresentano un vero e proprio mezzo produttivo per l'agricoltura; infatti, oltre l'80 per cento delle coltivazioni europee (circa 4 mila varietà di verdure e la maggioranza della frutta) esistono solo grazie al servizio reso da questi insetti. Attualmente, secondo le Nazioni Unite, il valore delle colture globali dipendenti dalla loro opera d'impollinazione è arrivato a toccare un valore complessivo di circa 200 miliardi di dollari annui;
   le criticità della stagione 2017, con stime sulla produzione estremamente negative, sono riconducibili soprattutto alle condizioni meteorologiche che hanno colpito le regioni italiane. Ad un inizio di stagione con temperature elevate e tempo soleggiato, con conseguente fioritura anticipata delle piante, è seguito un netto peggioramento delle condizioni meteorologiche. In quasi tutto il Paese, infatti, si è verificato un forte abbassamento delle temperature con gelate e grandinate che hanno provocato ingenti danni alle fioriture già in stato avanzato (nello specifico, i danni più ingenti si sono riscontrati sulla pianta di Robinia pseudoacacia);
   in tale situazione, e con un ovvio aggravio dei costi, gli apicoltori sono stati costretti ad intervenire con nutrizioni di emergenza a base di sciroppi zuccherini per consentire la sopravvivenza degli alveari;
   altri elementi che, in questo ultimo quinquennio, hanno determinato una forte riduzione della produzione sono stati gli spopolamenti, gli avvelenamenti e la difficoltà di contenere l'infestazione da varroatosi;
   l'insieme di tutti questi fattori ha determinato un crollo del 70 per cento dei risultati produttivi del settore e, di riflesso, un aumento del 13 per cento delle importazioni dall'estero di miele con Cina, Romania e Ungheria nelle vesti di maggiori importatori di miele in Italia;
   l’import di miele rappresenta sicuramente un rischio per i consumatori italiani, tenuto conto che in Cina, ad esempio, sono adoperati pollini geneticamente modificati, così come spesso, nelle triangolazioni commerciali, risulta difficile risalire alla reale provenienza del prodotto, visto che spesso l'etichetta, con l'origine esatta di alcuni nettari, viene eliminata;
   l'entità dei danni subita e l'impossibilità di inserire l'apicoltura nei piani assicurativi nazionali rischiano seriamente di compromettere l'intero settore –:
   se il Governo sia a conoscenza della grave problematica esposta in premessa e quali iniziative intenda porre in essere per garantire la sopravvivenza delle aziende apistiche italiane, anche prevedendo, nel rispetto delle normative comunitarie, sgravi sui contributi fiscali. (4-17414)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

apicoltura

condizioni atmosferiche

impresa in difficolta'