ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/17375

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 837 del 19/07/2017
Firmatari
Primo firmatario: SPADONI MARIA EDERA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 19/07/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DI STEFANO MANLIO MOVIMENTO 5 STELLE 19/07/2017
GRANDE MARTA MOVIMENTO 5 STELLE 19/07/2017
DI BATTISTA ALESSANDRO MOVIMENTO 5 STELLE 19/07/2017
DEL GROSSO DANIELE MOVIMENTO 5 STELLE 19/07/2017
SCAGLIUSI EMANUELE MOVIMENTO 5 STELLE 19/07/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 19/07/2017
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 19/07/2017
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE delegato in data 01/08/2017
Stato iter:
22/12/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 22/12/2017
AMENDOLA VINCENZO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 22/12/2017

CONCLUSO IL 22/12/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-17375
presentato da
SPADONI Maria Edera
testo di
Mercoledì 19 luglio 2017, seduta n. 837

   SPADONI, MANLIO DI STEFANO, GRANDE, DI BATTISTA, DEL GROSSO e SCAGLIUSI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale . — Per sapere – premesso che:
   in vacanza durante la festività di Pasqua del 2017, nell'isola di Tenerife, un connazionale del comune di Rubiera (Reggio Emilia), P.B., è stato colpito da una sepsi fulminante; l'uomo si trovava insieme alla moglie R., con la quale gestisce due panetterie a Rubiera e a Fontana, e alla figlia, per un viaggio «premio»;
   una violentissima forma di questa malattia ha tenuto l'uomo in coma per quattro settimane e al risveglio i medici spagnoli hanno dovuto amputargli gambe e mani per evitare una ricaduta fatale;
   i familiari, con la collaborazione del comune rubierese, hanno lanciato subito un appello per chiedere sostegno economico, necessario per organizzare il costoso rientro in aereo, dato che nel frattempo è stata sospesa l'attività delle panetterie, anche in considerazione dell'elevato costo del trasporto sanitario;
   la figlia del signor P.B., V., si è rivolta al consolato onorario di Tenerife, inviando una mail per ottenere un appuntamento ma non avrebbe avuto alcun riscontro;
   sul sito del consolato è anche disponibile un recapito telefonico che però risulta raggiungibile solo da numeri spagnoli; con riferimento a tale numero, vi si legge, infatti, che il numero 807.300.747 corrisponde a un servizio a pagamento e valido solo in Spagna. Il costo massimo è di 0,91 euro al minuto se si chiama da rete fissa Movistar e di 1,27 euro al minuto se si chiama da rete cellulare Movistar con scatto alla risposta 0,09 euro, tasse incluse. Per le altre reti, occorre consultare il proprio operatore;
   dopo vari tentativi, la signora V. si è recata al consolato senza appuntamento con la determinazione di non andarsene, finché qualcuno non avesse ascoltato la sua situazione;
   solo successivamente a questo tentativo, il console l'ha ricevuta, informandola del fatto che, come non residenti a Tenerife, non avrebbero potuto godere di alcun appoggio da parte del consolato, nonostante la grave situazione;
   il console, dai racconti della figlia V., si sarebbe limitato a recepire i documenti senza dare alcun supporto per trovare delle strutture d'accoglienza economiche e prossime all'ospedale per agevolare il soggiorno della signora B.;
   anche dal sito del Ministero si legge: «Se vi trovate in una situazione di difficoltà mentre siete all'estero, l'Ufficio consolare competente può, su vostra richiesta, intervenire in vostro favore. Possibili interventi includono: assistenza ai detenuti, assistenza economica, assistenza indiretta attraverso enti e associazioni assistenziali, assistenza sanitaria, assistenza legale, assistenza in caso di furto o smarrimento di documenti, assistenza nella ricerca di connazionali, rimpatrio, rimpatrio di salme»;
   dal sito del consolato italiano di Tenerife risulta un indirizzo mail a cui a quanto risulta agli interroganti è impossibile inviare messaggi, in quanto si tratterebbe di una casella di posta piena;
   l'ambasciata italiana di Madrid ha offerto alla famiglia B. un prestito; nel frattempo il signor P.B. è rimpatriato, a proprie spese nel comune di residenza,
   alla fine del mese di giugno 2017 la prima firmataria del presente atto ha cercato di intercedere con la Farnesina, prima del rimpatrio, per accelerarne le procedure e monitorare il caso –:
   se sia al corrente della scarsa collaborazione nei confronti del connazionale in questione, da parte del consolato onorario italiano di Tenerife;
   quali siano le attività di assistenza garantite dal Governo italiano e dalle sue rappresentanze all'estero nei confronti dei cittadini italiani residenti e non nel Paese straniero;
   quale sia lo stato attuale del sistema di prenotazione online degli appuntamenti e del call center che risulterebbe non raggiungibile da operatori italiani e quali iniziative intenda intraprendere per renderlo più concretamente fruibile. (4-17375)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 22 dicembre 2017
nell'allegato B della seduta n. 903
4-17375
presentata da
SPADONI Maria Edera

  Risposta. — La vicenda del connazionale P.B., colpito da sepsi fulminante e ricoverato in gravissime condizioni durante una vacanza a Tenerife nell'aprile 2017, è stata seguita fin dal principio con grande attenzione dal consolato onorario a Tenerife, in raccordo con l'Ambasciata d'Italia a Madrid e la Farnesina.
  Poco dopo il ricovero del connazionale, la figlia e la moglie del signor P.B. si sono rivolte al consolato onorario per informarsi sulle eventuali modalità di rientro in Italia della salma del congiunto in caso di decesso. Il console onorario si è quindi messo a disposizione per ogni possibile assistenza, precisando però che la spesa per un eventuale rientro della salma non competeva all'erario.
  Alcuni giorni dopo, le signore si sono nuovamente rivolte al consolato per richiedere un alloggio gratuito vicino all'ospedale, essendo il loro albergo distante e prevedendosi una lunga degenza per il congiunto. Anche in questo caso, è stato loro spiegato che non era possibile accogliere la richiesta, in quanto le regole sulle erogazioni di fondi pubblici per l'assistenza dei connazionali all'estero escludevano tale evenienza. In particolare, il console ha specificato che, in casi di comprovata indigenza, è possibile erogare ai connazionali che risiedono all'estero un sussidio
una tantum. Gli Italiani che si trovano temporaneamente all'estero, invece, non possono accedere a questi fondi, mentre possono ottenere un prestito con promessa di restituzione; occorre però prima accertare che i richiedenti non abbiano la possibilità di fare uso di fondi propri e che non vi siano in Italia parenti prossimi disponibili ad offrire un aiuto economico. Dal momento che i familiari del signor P.B. non risultavano indigenti, la richiesta non poteva essere accolta.
  Il consolato onorario ha poi continuato a seguire il caso, contattando periodicamente la moglie e la figlia del signor P.B. per avere informazioni circa le sue condizioni di salute, ma non gli sono più stati forniti dettagli.
  Nel giugno del 2017, al risveglio dal coma del signor P.B., si è resa necessaria l'amputazione degli arti superiori ed inferiori. La famiglia ha avviato una raccolta fondi per poter procedere al rimpatrio sanitario. In questo frangente, anche l'ambasciata a Madrid si è messa in contatto con i familiari. Informata dalle due donne e dall'ospedale che il connazionale poteva viaggiare su un aereo di linea senza necessità di assistenza sanitaria a bordo, l'Ambasciata ha offerto un prestito con promessa di restituzione per l'acquisto dei biglietti. La famiglia del connazionale ha però rifiutato la proposta, riferendo che avrebbe accettato solo un intervento a fondo perduto. Il 10 luglio il signor P.B. è rientrato in Italia.
  Giova sottolineare che il signor P.B. non aveva un'assicurazione sanitaria, ma la famiglia non ha dovuto coprire le spese mediche per le cure del congiunto, avendo provveduto il sistema sanitario spagnolo. Infatti il signor P.B. è stato ricoverato in una struttura sanitaria che gli ha fornito cure adeguate e gratuite e i connazionali non hanno mai richiesto il rimpatrio sanitario alla Farnesina.
  In relazione ai numeri di telefono per mettersi in contatto col consolato onorario, si fa presente che il numero del consolato è il +349 02502512, mentre il numero 807.300.747 è un
call center raggiungibile solo da numeri spagnoli. È poi attivo per le emergenze il cellulare di reperibilità della cancelleria consolare dell'ambasciata a Madrid, al numero +346 29842287.
Il Sottosegretario di Stato per gli affari esteri e la cooperazione internazionale: Vincenzo Amendola.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

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