ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/17368

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 837 del 19/07/2017
Firmatari
Primo firmatario: SALTAMARTINI BARBARA
Gruppo: LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI
Data firma: 19/07/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
SIMONETTI ROBERTO LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI 19/07/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 19/07/2017
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-17368
presentato da
SALTAMARTINI Barbara
testo di
Mercoledì 19 luglio 2017, seduta n. 837

   SALTAMARTINI e SIMONETTI. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali . — Per sapere – premesso che:
   la vicenda della Perugina, storica azienda del «Bacio», controllata dalla multinazionale Nestlè, che ha annunciato 340 esuberi, ha dell'incredibile;
   il «mega licenziamento» sembra sia la conseguenza del piano industriale firmato lo scorso anno dai sindacalisti che oggi dicono di non averlo capito;
   secondo la ricostruzione pubblicata sul quotidiano La Verità del 18 luglio 2017, «L'anno scorso l'azienda svizzera proprietaria del marchio ha annunciato un piano industriale con un investimento di 60 milioni di euro in tecnologia e robotizzazione, che conteneva al tempo stesso una ristrutturazione con l'obbligo di ricollocazione solo per il 70 per cento degli 819 addetti alla produzione. Il messaggio era chiarissimo, tagli in vista con l'industria 4.0 che avanza. Ma i sindacati territoriali e nazionali (soprattutto la Cgil) alla notizia dei 60 milioni avevano brindato e firmato di corsa l'accordo (...)»;
   sembrerebbe, in altri termini, che i sindacati abbiano fatto intendere fosse rientrata ogni problematica occupazionale, fino al comunicato ufficiale dell'amministratore delegato di Nestlè Italia, Leo Wencel, il quale ha ricordato che a «giugno 2018 terminerà il ricorso alla cassa integrazione guadagni straordinaria, che non sarà più rinnovabile» e che, stante l'impossibilità di fare ricorso ulteriore ad ammortizzatori sociali, «emerge l'esigenza di procedere a un riequilibrio occupazionale»;
   tale «riequilibrio» è stimato, appunto, in circa 340 dipendenti, addetti alle attività di produzione e logistica, ai quali la notizia è giunta come un fulmine a ciel sereno;
   il maggior sconcerto per i lavoratori è prender coscienza del disinteresse della loro sorte da parte dei sindacati e delle istituzioni, che hanno sottovalutato il piano industriale ed ignorato lo smantellamento di interi reparti produttivi, come quello della caramella Rossana –:
   se e quali iniziative, nell'ambito delle proprie competenze, intenda assumere per acquisire un quadro chiaro della vicenda esposta in premessa, da cui sembrano emergere anche responsabilità sindacali;
   se e quali iniziative di competenza, anche in termini di moral suasion, il Governo intenda adottare per la gestione della crisi di cui in premessa e per scongiurare il «mega licenziamento» di centinaia di lavoratori;
   se non ritenga opportuno convocare urgentemente un tavolo istituzionale con tutte le parti coinvolte, al fine di individuare percorsi di salvaguardia dei livelli occupazionali. (4-17368)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

politica industriale

sindacato

soppressione di posti di lavoro