ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/17343

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 835 del 17/07/2017
Firmatari
Primo firmatario: CORDA EMANUELA
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 17/07/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 17/07/2017
Stato iter:
23/03/2018
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 23/03/2018
GALLETTI GIAN LUCA MINISTRO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 23/03/2018

CONCLUSO IL 23/03/2018

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-17343
presentato da
CORDA Emanuela
testo di
Lunedì 17 luglio 2017, seduta n. 835

   CORDA. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro dello sviluppo economico . — Per sapere – premesso che:
   il colosso Ceco dell'energia EPH rappresenta una delle più importanti realtà produttive della Sardegna nord-occidentale. A seguito della dismissione dei gruppi 1 e 2 della centrale termoelettrica di Fiume Santo (Sassari) è stato deciso di procedere alla demolizione dei gruppi stessi mediante la tecnica delle esplosioni controllate;
   la centrale è dotata di sistemi ambientali molto avanzati in grado di abbattere gli elementi inquinanti, ma il problema deriva dal fatto che il sito delle lavorazioni dista solo poche centinaia di metri (600) dai siti di importanza comunitaria «Stagno di Pilo» e «Stagno di Casaraccio» (ITB010002);
   gli stessi siti rientrano tra le aree naturali protette della provincia di Sassari e sono entrambi due delle più importanti aree umide del nord Sardegna; infatti ospitano diverse specie nidificanti, tra i quali l'airone rosso ed il tarabusino;
   inoltre risultano di fondamentale importanza per lo svernamento del fenicottero rosa e di diversi anatidi migratori;
   considerando la vicinanza a queste aree strategiche per la tutela della fauna e della flora di importanza europea, l'uso di cariche esplosive metterebbe a rischio l'ambiente e la salute pubblica, in quanto le esplosioni produrrebbero polveri altamente nocive e contaminanti che si disperderebbero nell'aria e contaminerebbero il suolo causando danni tanto per il territorio, quanto per gli esseri animali e vegetali presenti in queste zone –:
   se il Governo sia a conoscenza dei fatti esposti e se abbia adottato o intenda adottare iniziative idonee al fine di tutelare questi siti di interesse comunitario e prevenire eventuali ricadute negative che potrebbero ripercuotersi su tutto l'ambiente e il territorio circostante e sugli essere animali che vi abitano ed, in particolare, sull'avifauna presente;
   se si intenda assumere ogni iniziativa di competenza per favorire una revisione del progetto di demolizione mediante l'utilizzo di cariche esplosive, sostituendolo magari con altre modalità di smantellamento che potrebbero avere inoltre ripercussioni positive anche in ambito economico-sociale. (4-17343)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 23 marzo 2018
nell'allegato B della seduta n. 1
4-17343
presentata da
CORDA Emanuela

  Risposta. — Con riferimento all'interrogazione in esame, o inerente la demolizione mediante esplosivi di due gruppi della centrale termoelettrica di fiume Santo (SS), in prossimità del SIC ITB10002 «Stagno di Pilo e di Casaraccio» e in un'area in cui è presente, altresì, la ZPS ITB013012 «Stagno di Pilo, Casaraccio e Saline di Stintino», sulla base degli elementi acquisiti dall'agenzia regionale per la protezione dell'ambiente della Sardegna (Arpas), si rappresenta quanto segue.
  Nel marzo 2017, a seguito di informazione degli organi di stampa, Arpas ha inviato alla 6a commissione del comune di Sassari e per conoscenza agli altri Enti competenti, una nota nella quale ha manifestato perplessità in ordine alla variante del piano di
decommissioning riguardante la demolizione con esplosivo della ciminiera dei gruppi 1 e 2, proponendosi per un incontro tecnico finalizzato alla discussione del problema degli impatti ambientali.
  Il 19 maggio 2017 si è tenuta, pertanto, presso l'assessorato dell'ambiente della regione Sardegna una riunione tecnica tra funzionari del servizio valutazioni ambientali e rappresentanti della società Fiumesanto s.p.a. nella quale gli uffici regionali hanno esaminato la problematica constatando, sulla base di quanto proposto dalla società proponente, che la variante si è resa necessaria a seguito dei cedimenti riscontrati nel rivestimento interno della ciminiera, e dei notevoli deterioramenti delle caldaie, tali da non rendere percorribile l'esecuzione delle demolizioni meccaniche in sicurezza.
  Successivamente, con nota del 12 luglio 2017, l'assessorato dell'ambiente della Regione Sardegna, Servizio valutazioni ambientali, ha informato Arpas dell'avvenuta approvazione della richiesta di variante con documento Dgda n. 12100 del 12 giugno 2017, con l'invito a voler porre in essere tutte le attività di competenza.
  Sulla base di quanto indicato dalla regione, il dipartimento Arpas di Sassari e Gallura ha convocato per il 10 agosto un primo incontro per valutare la variante di progetto e indicare i presidi di mitigazione degli eventuali impatti ambientali e le procedure di controllo.
  Ad esito dell'incontro del 10 agosto, nel quale, oltre alla società hanno presenziato la provincia di Sassari e il comune di Sassari, è stato chiesto alla Fiumesanto s.p.a. di produrre un documento di dettaglio che riportasse un idoneo progetto di monitoraggio
ante e post operam degli impatti sull'aria ambiente e sulle acque legati all'intervento di demolizione, una adeguata descrizione progettuale dei presidi utilizzati per contenere al massimo la diffusione di polveri nell'ambiente circostante e la dispersione di acque potenzialmente contaminate nel sito di demolizione. Detto elaborato progettuale in bozza è stato successivamente discusso e condiviso in un ulteriore incontro tecnico tenutosi il 16 novembre 2017.
  Della questione sono, comunque, interessate diverse amministrazioni, pertanto, non appena perverranno ulteriori, significativi, elementi informativi, si provvederà a fornire un aggiornamento.
  Ad ogni modo, per quanto di competenza, questo Ministero continuerà a tenersi informato e a svolgere un'attività di monitoraggio, anche al fine di valutare un eventuale coinvolgimento di altri soggetti istituzionali.

Il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare: Gian Luca Galletti.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

riserva naturale

zona protetta

prevenzione delle malattie