ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/17340

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 835 del 17/07/2017
Firmatari
Primo firmatario: DI STEFANO FABRIZIO
Gruppo: FORZA ITALIA - IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 17/07/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO DELLA DIFESA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 17/07/2017
Stato iter:
27/10/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 27/10/2017
BOCCI GIANPIERO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 27/10/2017

CONCLUSO IL 27/10/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-17340
presentato da
DI STEFANO Fabrizio
testo di
Lunedì 17 luglio 2017, seduta n. 835

   FABRIZIO DI STEFANO. — Al Ministro dell'interno, al Ministro della difesa . — Per sapere – premesso che:
   con il decreto legislativo 19 agosto 2016, n. 177, di attuazione dell'articolo 8, comma 1, lettera a), della legge n. 124 del 7 agosto 2015, è stato disposto, a decorrere dal 1o gennaio 2017, l'assorbimento del Corpo forestale dello Stato nell'Arma dei carabinieri ad eccezione delle competenze in materia di lotta attiva contro gli incendi boschivi e spegnimento con mezzi aerei degli stessi, attribuite al Corpo nazionale dei vigili del fuoco;
   nello specifico, l'articolo 9 del citato decreto legislativo n. 177 del 2016 attribuisce al Corpo nazionale dei vigili del fuoco talune competenze precedentemente spettanti al Corpo forestale dello Stato in materia di lotta agli incendi boschivi e spegnimento con mezzi aerei degli stessi, anche in concorso con le regioni;
   il ruolo di azione e coordinamento del Corpo forestale dello Stato in merito agli interventi sugli incendi boschivi è stato di fatto disattivato, poiché dei trentadue elicotteri appartenenti al Corpo forestale dello Stato sedici sono stati assegnati ai vigili del fuoco e sedici ai carabinieri, quest'ultimi esonerati dal servizio antiincendio;
   come riportato dalle maggiori agenzie di stampa, dei sedici elicotteri, attribuiti ai vigili del fuoco, quattordici sono fermi in manutenzione o per problemi legati a mancate certificazioni tecniche;
   quanto riportato mostra l'inopportunità dello scioglimento del Corpo forestale dello Stato, alla luce del ruolo strategico che lo stesso Corpo ha da sempre rivestito nel nostro Paese, il quale ospita un sistema forestale inestimabile e unico al mondo di oltre 300 mila chilometri quadrati;
   la predetta riforma nel prevedere l'assorbimento del Corpo forestale nei ruoli dell'Arma dei carabinieri e dei vigili del fuoco ha comportato inevitabili complicazioni, anche per quanto concerne il riparto delle competenze affidate all'Arma, ai vigili del fuoco ed alle regioni mettendo a rischio la funzionalità del soccorso alla cittadinanza –:
   quali urgenti e indifferibili iniziative il Governo intenda adottare per garantire il regolare svolgimento delle attività assegnate in precedenza al Corpo forestale dello Stato, assorbito nell'Arma dei carabinieri e nel Corpo nazionale dei vigili del fuoco, intervenendo sulle gravi carenze organiche e organizzative, al fine di far fronte alle problematiche concernenti il soccorso tecnico urgente antincendio, in considerazione dell'aumento degli incendi che stanno colpendo il territorio nazionale. (4-17340)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 27 ottobre 2017
nell'allegato B della seduta n. 880
4-17340
presentata da
DI STEFANO Fabrizio

  Risposta. — Si premette che la legislazione di settore e, in particolare, il decreto legislativo n. 112 del 1998, affida la competenza primaria nella materia della lotta attiva contro gli incendi boschivi alle regioni, riservando allo Stato il solo concorso nell'attività di spegnimento. Tale assetto generale è stato esplicitato dalla legge quadro sugli incendi boschivi n. 353 del 2000 che ha attribuito alle regioni il compito di definire e programmare, mediante appositi piani regionali, le attività di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi.
  Tale suddivisione di competenze tra lo Stato e le regioni risulta confermata dal decreto legislativo n. 177 del 2016, recante la razionalizzazione delle funzioni di polizia e l'assorbimento del Corpo forestale dello Stato. Infatti, allo Stato continua a spettare in via sussidiaria il concorso alla lotta attiva agli incendi boschivi attraverso il Corpo nazionale dei vigili del fuoco e l'Arma dei carabinieri, per le connesse attività di prevenzione e repressione.
  Al riguardo, il 5 aprile 2017 è stato firmato un apposito Protocollo d'intesa tra l'Arma dei carabinieri e il Corpo nazionale dei vigili del fuoco, al fine di definire ogni utile sinergia operativa e di migliorare ulteriormente l'efficacia degli interventi. In particolare, tale protocollo individua gli ambiti di rispettivo intervento e definisce le attività di collaborazione in materia.
  Inoltre, al fine di sollecitare il ricorso ad accordi pattizi tra le regioni e il Corpo nazionale dei vigili del fuoco, il Ministero dell'interno si è fatto promotore della sottoscrizione di un apposito accordo quadro tra il Governo e le regioni, sancito il 4 maggio 2017 nell'ambito della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano.
  Attraverso lo strumento suddetto si individuano i criteri generali, i principi direttivi e le modalità della collaborazione tra il Corpo nazionale dei vigili del fuoco e le regioni, nell'esercizio dei rispettivi compiti in materia di lotta attiva contro gli incendi boschivi e di concorso del Corpo stesso alle predette attività.
  Tale accordo integra ulteriormente il quadro delle iniziative assunte dal Ministero dell'interno per prevenire, per quanto possibile, su tutto il territorio nazionale, eventuali disfunzioni operative.
  Anche grazie a tale iniziativa sono state successivamente stipulate diverse convenzioni con le regioni che hanno manifestato un interesse in tal senso. Nel dettaglio, alla data del 31 agosto 2017, sono stati sottoscritti 15 atti convenzionali. Tali strumenti, oltre a prevedere diverse forme di collaborazione, consentono di implementare ulteriormente i dispositivi di lotta a terra agli incendi boschivi, grazie alla previsione di squadre del Corpo all'uopo dedicate.
  Sempre da un punto di vista generale, va specificato che la campagna antincendi boschivi (AIB) 2017, anche a causa delle gravi condizioni climatiche, è stata caratterizzata da un notevole aumento degli incendi rispetto agli ultimi anni.
  Infatti il Corpo nazionale dei vigili del fuoco, dal 15 giugno all'8 ottobre 2017, ha già effettuato circa 102.396 interventi a terra (rispetto ai 73.043 effettuati nell'intero anno 2016 e ai 68.651 effettuati nel 2015); inoltre, nel medesimo periodo, il Centro operativo aereo unificato (COAU) del dipartimento della protezione civile ha ricevuto dalle regioni 2241 richieste di concorso aereo della flotta di Stato a supporto delle operazioni svolte dalle squadre di terra impegnate per lo spegnimento degli incendi boschivi.
  Per le operazioni di spegnimento dall'alto, le regioni possono avvalersi, in tutto o in parte, di una propria flotta, anche ricorrendo a società esterne, ovvero richiedere, qualora necessario, il concorso dello Stato. In tal senso, il dipartimento della protezione civile della Presidenza del Consiglio dei ministri è chiamato ad assicurare, attraverso il COAU, «le attività aeree di spegnimento, con la flotta aerea antincendio dello Stato», grazie a un coordinamento nazionale.
  Tale flotta si avvale, come noto, di mezzi di particolare efficacia, come i 19 Canadair transitati al Corpo nazionale dei vigili del fuoco dal 2014, 16 dei quali sono costantemente operativi. Al riguardo, si precisa che lo schieramento ordinariamente operativo pari a 14 velivoli è stato implementato di ulteriori due mezzi, dal 15 giugno al 15 settembre 2017, grazie al progetto europeo denominato «EU Buffer». Pur essendo dedicati prioritariamente al meccanismo europeo, i predetti 2 Canadair aggiuntivi erano impiegabili anche sul territorio nazionale. Tale esperienza ha seguito quella dello scorso anno, in cui il meccanismo unionale aveva messo a disposizione un unico velivolo.
  Inoltre, proprio per far fronte alle peculiari esigenze connesse con la campagna AIB 2017, oltre ai 16 Canadair, il Corpo nazionale dei vigili del fuoco ha messo a disposizione del COAU 15 elicotteri, utilizzando in parte propri velivoli, in parte elicotteri provenienti dall'ex Corpo forestale dello Stato. Al riguardo, si precisa che, rispetto a quanto segnalato nell'interrogazione, dei 16 mezzi aerei transitati al Corpo nazionale sono stati utilizzati 4 Erickson S64 – di cui 1 di riserva – e mediamente 4 AB 412. I restanti mezzi aerei ex Corpo forestale dello Stato sono in fermo manutentivo obbligatorio; attività questa che, oltre a essere imprescindibile per la sicurezza del volo, è legata esclusivamente ad aspetti tecnici e indipendenti, perciò, dal provvedimento di accorpamento del Corpo forestale. In ogni caso, anche in virtù del richiamato sforzo profuso dal Corpo nazionale, il COAU vanta oggi una delle maggiori flotte di cui abbia potuto disporre nell'ultimo decennio, cui il Corpo contribuisce per circa l'80 per cento.
  In relazione all'ammodernamento dei mezzi a disposizione dei vigili del fuoco, si fa presente che il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 24 agosto 2017, inerente «Riparto del fondo di cui all'articolo 1, comma 623, della legge 11 dicembre 2016, n. 232, per l'acquisto e l'ammodernamento dei mezzi strumentali, in uso alle Forze di polizia e al Corpo nazionale dei vigili del fuoco», pubblicato nella
Gazzetta Ufficiale n. 231 del 3 ottobre 2017, ha previsto per il Corpo nazionale, per il 2017, la somma di 9.660.000 euro e, dal 2018 al 2030, la somma di 25.705.000 euro per ciascun anno.
  In ordine alle iniziative intraprese per ripianare le carenze organiche, si premette che, in questi ultimi anni, pur in presenza di ripetute manovre di contenimento della spesa pubblica connesse alla difficile congiuntura economico-finanziaria del Paese, l'Amministrazione dell'interno ha dedicato una particolare attenzione al problema, da un lato con iniziative legislative di incremento dell'organico teorico di circa 2.500 unità (confronta decreto-legge n. 101 del 2013; decreto-legge n. 90 del 2014; decreto-legge n. 113 del 2016), dall'altro, con iniziative destinate al rafforzamento delle presenze effettive presso le strutture territoriali dei vigili del fuoco (si veda ad esempio il ripristino del
turn over al cento per cento a decorrere dal 2016). Tali misure hanno permesso di assumere, negli ultimi mesi del 2016, 848 vigili del fuoco, 398 dei quali sono stati assegnati alle sedi di servizio il 5 giugno 2017; mentre i restanti 447 sono stati assegnati il successivo 7 agosto.
  Si soggiunge che, a distanza di quasi nove anni dall'ultimo concorso per vigile dei fuoco, questa Amministrazione è stata autorizzata a bandire una nuova procedura selettiva per l'immissione di 250 giovani in tale qualifica. Il relativo bando di concorso è stato pubblicato nel mese di novembre 2016 e durante il mese di 4 maggio 2017 è stata già espletata la prova scritta. Si prevede che la procedura concorsuale potrà avere termine entro la fine del prossimo anno.
  Tale misura, oltre a ridurre le carenze di organico del Corpo nazionale, attualmente pari nel complesso a 3.314 unità su un organico di 37.481, consentirà di incidere, attenuandolo parzialmente, sul fenomeno dell'aumento dell'età media del personale in servizio. Inoltre, la legge di bilancio n. 232 del 2016 ha previsto l'istituzione di un fondo da ripartire con uno o più decreti del Presidente del Consiglio dei ministri, con dotazione di 1.480 milioni di euro per l'anno 2017 e di 1.930 milioni di euro a decorrere dal 2018, per le seguenti finalità: rinnovi contrattuali, assunzioni straordinarie e riordino delle carriere.
  Il 27 febbraio 2017 è stato emanato il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri recante «ripartizione del Fondo di cui all'articolo 1, comma 365, della legge 11 dicembre 2016, n. 232», che ha specificato le somme da destinare alle predette finalità.
  In particolare, sono previsti 119,12 milioni di euro per l'anno 2017 e 153,24 milioni di euro a decorrere dall'anno 2018 da destinare, complessivamente, ad assunzioni di personale a tempo indeterminato, in aggiunta alle facoltà assunzionali previste a legislazione vigente. Tali assunzioni riguarderanno le amministrazioni dello Stato, ivi compresi i Corpi di polizia e il Corpo nazionale dei vigili del fuoco.
  Per il Corpo nazionale dei vigili del fuoco, sono stati stanziati 16 milioni di euro che hanno consentito l'assunzione di 400 unità con decorrenza 10 ottobre 2017. Infine, entro la data del 15 dicembre 2017, è prevista l'assunzione di altre 302 unità a copertura del
turn over per l'anno 2016. Tali assunzioni consentiranno sicuramente di ridurre ulteriormente le carenze di organico sopra richiamate.
Il Sottosegretario di Stato per l'interno: Gianpiero Bocci.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

guardia forestale

lotta contro gli incendi

politica forestale