ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/17331

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 834 del 14/07/2017
Firmatari
Primo firmatario: D'ARIENZO VINCENZO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 14/07/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 14/07/2017
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-17331
presentato da
D'ARIENZO Vincenzo
testo di
Venerdì 14 luglio 2017, seduta n. 834

   D'ARIENZO. — Al Ministro dell'interno . — Per sapere – premesso che:
   secondo quanto emerge sulla stampa locale, presso il comune di Garda (Verona), il sindaco sarebbe pronto ad adire alle vie legali contro «attacchi sulla stampa e sui social network»;
   in particolare sarebbe stata adottata una delibera di giunta per difendersi dal grave discredito nell'opinione pubblica arrecato da interventi del tutto ingiustificati;
   la delibera di giunta non spiegherebbe gli episodi ai quali si fa riferimento (ingiustificati, ma non offensivi e/o non veritieri e/o diffamatori), ma, a giudizio dell'interrogante, l'effetto sarebbe quello di tacitare qualsiasi diffusione mediatica di idee e contenuti di esponenti di diverso orientamento politico;
   in pratica, può dirsi che il sindaco intenderebbe affrontare il legittimo dibattito politico e amministrativo attraverso le aule giudiziarie o, peggio ancora, impiegando strumenti tali da poter configurare, ad avviso dell'interrogante, una verosimile intimidazione realizzata attraverso il sistema delle querele di parte;
   come è noto, in caso di presunta rilevanza penale di un fatto, chiunque può adire le vie legali senza la necessità di un atto ufficiale dell'istituzione comunale, cosa che potrebbe trasformare la tutela della propria onorabilità ritenuta offesa in uno strumento dagli effetti ben diversi nei confronti dei destinatari;
   in tale contesto, va evidenziato altresì che si sarebbero registrate segnalazioni al prefetto di Verona da parte dei consiglieri comunali di opposizione per evidenziare inadempienze dell'amministrazione locale;
   alla luce dei fatti, appare che nel comune di Garda sia vigente un ordine diverso delle cose nell'ambito delle quali le regole sono dettate attraverso forme altre e comunque non corrispondenti a quelle in vigore;
   lo stato di profondo disagio vissuto dai consiglieri comunali dell'opposizione che hanno ben percepito – e, quindi, la percezione diventa sostanza – la valenza della decisione assunta può inficiare sia il ruolo amministrativo rivestito sia la libera espressione delle opinioni;
   l'interrogante ritiene urgente un intervento dello Stato a tutela dei principi democratici e della libera espressione democratica delle attività per le quali i consiglieri comunali sono stati eletti –:
   di quali elementi disponga il Governo in relazione a quanto esposto in premessa e se, alla luce di quanto accaduto, non ritenga di assumere iniziative normative per evitare un uso distorto degli strumenti posti dall'ordinamento a tutela della reputazione personale e del decoro delle istituzioni, fissandone presupposti e limiti in relazione all'esigenza di garantire il principio del confronto democratico e del diritto di critica politica;
   quali risposte abbia fornito il prefetto alle istanze formulate dai consiglieri di opposizione al comune di Garda. (4-17331)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

democrazia