ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/17285

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 832 del 12/07/2017
Firmatari
Primo firmatario: VACCARO GUGLIELMO
Gruppo: MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO
Data firma: 12/07/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 12/07/2017
Stato iter:
IN CORSO
Fasi iter:

SOLLECITO IL 11/10/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-17285
presentato da
VACCARO Guglielmo
testo di
Mercoledì 12 luglio 2017, seduta n. 832

   VACCARO. — Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che:
   il 5 maggio 2017 la società Sogin ha pubblicato un bando di gara relativo ai servizi di trasporto e trattamento dei materiali metallici radioattivi delle centrali di Trino Vercellese, Garigliano e Latina; in particolare, «il servizio è volto alla riduzione dell'attività specifica di materiali metallici radioattivi, utilizzando il processo di fusione, a valori che ne permettano il rilascio incondizionato o condizionato nel Paese dove ha sede l'impianto di trattamento»;
   il corrispettivo a base d'asta per la commessa ammonta ad oltre 30 milioni (30.967.644 di euro), oltre Iva;
   l'obiettivo del servizio è la massima riduzione dei volumi dei materiali radioattivi trattati, in modo da renderne più semplice il deposito;
   senza giustificazioni apparenti il bando circoscrive la possibilità di ottenere il risultato della riduzione dei volumi esclusivamente al processo di fusione, escludendone di converso ogni altro, quand'anche pienamente idoneo a conseguire il medesimo risultato;
   nell'intera Unione europea, a quanto consta all'interrogante, esistono due società che dispongono di impianti di fusione, EDF (Francia) e Siempelkamp (Germania): di conseguenza, soltanto loro possono partecipare alla gara così come strutturata da Sogin ed ottenere la relativa commessa;
   in base al disciplinare di gara, Sogin procederà all'aggiudicazione in presenza anche di una sola offerta valida, anche in assenza di qualsivoglia confronto concorrenziale (tanto più in un contesto nel quale, a quanto consta all'interrogante, non risulta probabile la partecipazione da parte dell'operatore tedesco);
   in ogni caso, dalla commessa – per come è formulato il bando – sarebbero di fatto escluse tutte le imprese italiane del settore;
   sono tuttavia disponibili altre tecnologie e processi, che consentono di ottenere il medesimo risultato senza la fusione dei metalli: la facoltà di utilizzare questi ulteriori processi consentirebbe, per un verso, di ampliare notevolmente la platea dei potenziali partecipanti alla gara (con intuibili benefici in termini di ampliamento della concorrenza) e, per altro verso, di ridurre gli oneri a carico delle finanze pubbliche (si consideri che se la fusione fosse spostata ad una fase successiva del processo, dopo che con altre tecnologie i metalli siano stati già previamente ridotti nel volume, i costi di fusione sarebbero radicalmente ridotti);
   in base all'articolo 30 del nuovo codice dei contratti pubblici, l'affidamento e l'esecuzione di appalti di opere, lavori, servizi e forniture deve rispettare, tra gli altri, i principi di libera concorrenza e di non discriminazione;
   non è dato dunque comprendere perché il bando per una commessa tanto strategica e tanto significativa dal punto di vista economico sia stato formulato in modo da consentire la partecipazione alla gara solo di due operatori (ma con uno solo di essi verosimilmente interessato a partecipare) ed, al contempo, in modo da escludere con certezza dalla gara tutti gli operatori nazionali;
   le ingiustificate restrizioni alla concorrenza negli appalti pubblici si espongono a contestazioni nelle sedi giudiziarie sia nazionali sia dell'Unione europea;
   la scelta operata da Sogin non è comprensibile soprattutto ove si consideri che, per ragioni sostanzialmente analoghe a quelle appena esposte e già oggetto di altra interrogazione al Ministero dello sviluppo economico, una gara indetta da Sogin il 16 giugno 2015 per il trattamento mediante fusione di metalli provenienti dalle centrali di Trino e Garigliano è stata annullata in autotutela –:
   se il Governo sia a conoscenza dei fatti sopra enunciati; se non ritenga di assumere iniziative affinché siano adeguatamente rivalutate le ragioni economiche e tecniche indotto Sogin ad indire nuovamente una gara con restrizioni alla partecipazione – connesse al processo da utilizzarsi (fusione) – tali da consentire la partecipazione di uno o due soggetti, con contestuale preventiva rinuncia ad un numero più ampio di concorrenti e con intuibili svantaggi di natura industriale ed economica ed per lo Stato, che dovrà farsi carico di maggiori costi. (4-17285)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

concorrenza

lavorazione dei metalli

scorie radioattive