ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/17262

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 831 del 11/07/2017
Firmatari
Primo firmatario: NICCHI MARISA
Gruppo: ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA
Data firma: 11/07/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MURER DELIA ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 11/07/2017
ALBINI TEA ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 11/07/2017
DURANTI DONATELLA ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 11/07/2017
GALLI CARLO ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 11/07/2017
MATARRELLI TONI ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 11/07/2017
MOGNATO MICHELE ARTICOLO 1-MOVIMENTO DEMOCRATICO E PROGRESSISTA 11/07/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 11/07/2017
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-17262
presentato da
NICCHI Marisa
testo di
Martedì 11 luglio 2017, seduta n. 831

   NICCHI, MURER, ALBINI, DURANTI, CARLO GALLI, MATARRELLI e MOGNATO. — Al Ministro della giustizia . — Per sapere – premesso che:
   il decreto legislativo n. 8 del 2016 ha depenalizzato il reato di aborto clandestino, sostituendo la multa di 51 euro prevista dall'articolo 19 della legge n. 194 del 1978 con una sanzione amministrativa il cui ammontare va da 5.000 a 10.000 euro;
   non considerare la particolarità del reato di aborto clandestino, inserendolo nel calderone delle fattispecie di reato per cui sono previste depenalizzazioni, rischia di scoraggiare le donne che dovessero avere complicazioni, in particolare le più deboli, precarie e immigrate recarsi in ospedale, con gravi rischi per la loro salute;
   peraltro, pensare di scoraggiare il ricorso alle pratiche clandestine con un forte inasprimento delle sanzioni, significa per gli interroganti non ricordare come fosse grave la situazione dell'aborto clandestino prima della legge n. 194, e come, nonostante la severità delle pene, le donne rischiassero il carcere, oltre che la salute e la loro stessa vita, per interrompere gravidanze non volute;
   si sottolinea che in merito a tale disposizione normativa, era stata già presentata un'interrogazione a risposta immediata in commissione (5-07895). Il 25 febbraio 2016, in risposta a detta interrogazione, il sottosegretario alla giustizia, Gennaro Migliore, aveva evidenziato la possibilità da parte del Governo di rivedere la normativa suesposta, ricordando come la stessa legge delega indicava in 18 mesi dall'ultimo dei decreti attuativi, il termine per poter intervenire con opportuni correttivi;
   considerato che in attuazione della suddetta delega prevista dal citato articolo 2 della legge n. 67 del 2014, sono stati emanati il decreto legislativo 15 gennaio 2016, n. 7, e il decreto legislativo 15 gennaio 2016, n. 8, il termine dei centottanta giorni per interventi correttivi scadrebbe nel luglio 2017 –:
   se il Governo non ritenga di assumere urgentemente iniziative per apportare le opportune correzioni al decreto legislativo 15 gennaio 2016, n. 8, al fine di ridurre sensibilmente la sanzione amministrativa di cui al citato decreto legislativo n.8 del 2016, prevista per le donne che abortiscono clandestinamente entro i 90 giorni, scongiurando così, il rischio più che concreto che ciò costituisca un forte ostacolo al ricorso alle cure ospedaliere, con gravi conseguenze sulla salute delle donne, e in particolare per quelle economicamente più deboli. (4-17262)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

aborto illegale

aborto

condizione della donna