ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/17229

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 829 del 07/07/2017
Firmatari
Primo firmatario: MANNINO CLAUDIA
Gruppo: MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO
Data firma: 07/07/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 07/07/2017
Stato iter:
22/12/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 22/12/2017
BOCCI GIANPIERO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 22/12/2017

CONCLUSO IL 22/12/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-17229
presentato da
MANNINO Claudia
testo di
Venerdì 7 luglio 2017, seduta n. 829

   MANNINO. — Al Ministro dell'interno . — Per sapere – premesso che:
   in data 11 giugno 2017 – ai sensi di quanto disposto dal decreto del Ministro dell'interno del 29 marzo 2017, di indizione delle elezioni amministrative 2017 – si sono svolte le consultazioni per l'elezione diretta dei sindaci e dei consigli comunali nonché per l'elezione dei consigli circoscrizionali;
   per quanto concerne i dati relativi alle amministrative di Palermo si evidenzia che hanno votato 293.585 cittadini, pari al 52,6 per cento degli aventi diritto; il sindaco uscente, Leoluca Orlando – con 125.913 preferenze, pari al 46,28 per cento dei voti validi – si è riconfermato, al primo turno, alla guida dell'amministrazione della città di Palermo;
   dall'analisi dei risultati elettorali, tuttavia, emerge un dato piuttosto significativo in ordine alla percentuale, più che elevata, di schede nulle: ben 16.192, pari al 5,52 per cento del totale dei voti espressi, ovvero equivalenti a quelli di una lista che ha superato il quorum del 5 per cento (alle quali debbono essere aggiunte anche le 5.042 schede bianche, rappresentanti l'1,72 per cento del totale);
   il dato di Palermo inerente alle schede nulle — in gran parte non contestate in quanto non tutte le liste avevano rappresentanti di lista in ogni sezione — risulta, peraltro, ancor più macroscopico se paragonato a quello che si è registrato nelle altre città italiane in cui si è votato, nelle quali la mole dei voti nulli è di gran lunga inferiore;
   oltre alla rilevante percentuale di schede nulle conteggiate nella città di Palermo – come già sottolineato, grandemente al di sopra della media nazionale – emergono, altresì, ulteriori anomalie come, per esempio, quella inerente alla eccessiva lungaggine delle operazioni di spoglio (con uno scrutinio che è andato avanti per 48 ore consecutive ed, in alcuni casi, per 72 ore), quella riguardante l'improvvisa sostituzione di oltre 300 presidenti di seggio (sui 600 presenti a Palermo), quella legata alla sparizione e/o alla mancata o incompleta compilazione dei verbali (spesso privi, altresì, del timbro della sezione, della firma del presidente del seggio e delle firme degli scrutatori), quella connessa all'esistenza di una presunta, e non ben definita, «documentazione integrativa» attualmente non prevista da alcuna disposizione di legge in materia elettorale o, ancora, quella relativa alla presenza di liste nelle quali i voti di lista risultano maggiori dei voti di preferenza;
   evidentemente, tale ultimo fatto è di per sé possibile, ma, tuttavia, può apparire atipico ed inconsueto – quanto improbabile – nel caso di elezioni comunali, spesso caratterizzate da voti espressi a favore della persona e non della lista;
   ad avviso dell'interrogante, le summenzionate circostanze hanno determinato un non regolare andamento delle consultazioni e si sono, conseguentemente, dimostrate idonee ad incidere, anche in maniera decisiva, sui risultati della tornata elettorale de quo nonché sui ritardi nella proclamazione del consiglio comunale e di buona parte del Consiglio comunale e di buona parte dei consiglio di circoscrizione –:
   di quali elementi disponga il Governo in ordine a quanto esposto in premessa e se non ritenga opportuno adottare iniziative, anche normative, per chiarire la valenza giuridica della sopra citata «documentazione integrativa» al fine di verificarne l'eventuale conformità rispetto alle vigenti disposizioni di legge in materia elettorale. (4-17229)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 22 dicembre 2017
nell'allegato B della seduta n. 903
4-17229
presentata da
MANNINO Claudia

  Risposta. — Come è noto, la regione siciliana, ai sensi dello Statuto speciale, in materia elettorale dispone di potestà legislativa di tipo esclusivo, che deve peraltro essere esercitata in armonia con la Costituzione e i principi dell'ordinamento giuridico della Repubblica, nonché con le altre disposizioni dello Statuto regionale. La regione siciliana, quindi, provvede con propria disciplina sia a definire il sistema e il procedimento elettorale che a organizzare in concreto lo svolgimento delle consultazioni.
  Con riferimento ai quesiti posti nell'interrogazione, si risponde sulla base degli elementi informativi forniti dall'Ufficio centrale elettorale presso il Tribunale di Palermo e dall'Ufficio coordinamento elettorale del comune di Palermo.
  In relazione all'analisi dei risultati elettorali, il citato Ufficio elettorale del comune di Palermo ha evidenziato che, da un confronto con le precedenti tornate elettorali, le percentuali delle schede nulle e bianche, rispetto al numero complessivo dei votanti, risulterebbero nella media.
  Infatti, le schede nulle sono state il 7,23 per cento del totale dei voti espressi nelle elezioni amministrative del 2017, il 5,8 nel 2012 e il 7,53 per cento nel 2007. Le schede bianche invece sono state l'1,72 per cento del totale dei voti espressi nelle elezioni amministrative del 2017, l'1,82 per cento nel 2012 e l'1,63 per cento nel 2007.
  Per quanto riguarda i presidenti di seggio, il predetto Ufficio elettorale del comune ha specificato che, nelle giornate di sabato e domenica precedenti la consultazione elettorale, l'amministrazione comunale, così come previsto dalla normativa vigente, ha provveduto a sostituire 28 presidenti di seggio che, per documentati motivi, non hanno potuto svolgere il ruolo affidatogli dalla competente Corte di appello.
  Per quanto attiene ai tempi necessari per lo svolgimento delle operazioni di spoglio, il comune ha precisato che le consultazioni amministrative hanno riguardato, oltre che l'elezione del sindaco e il rinnovo del consiglio comunale, anche l'elezione dei presidenti e dei consigli delle 8 circoscrizioni cittadine; pertanto i componenti dei seggi, a chiusura delle operazioni elettorali prevista per le ore 23 di domenica, hanno dovuto effettuare un doppio spoglio di schede.
  Al riguardo, il presidente dell'ufficio centrale elettorale del tribunale di Palermo ha sottolineato che le operazioni presso i seggi elettorali sono disciplinate esclusivamente dalle norme emanate dall'Assemblea regionale siciliana, dalle istruzioni fornite dall'assessorato regionale agli enti locali e dalle norme statali, quando richiamate da norme regionali.
  Inoltre, le modalità di svolgimento delle operazioni di voto previste dalle vigenti norme regionali, più volte modificate rispetto alle precedenti tornate elettorali, possono aver ingenerato taluni problemi applicativi in sede di effettuazione delle operazioni.
  L'inizio delle operazioni preparatorie dei seggi, a partire dalle ore 5,30 della domenica con prosecuzione delle operazioni di voto sino alle ventitré, il susseguente inizio degli scrutini, senza soluzione di continuità con doppio spoglio, hanno contribuito a determinare difficoltà operative per i componenti dei seggi elettorali, rallentando le operazioni di scrutinio, in alcuni casi protrattesi sino alla tarda serata del lunedì.
  In relazione a ciò, è stato evidenziato che la normativa regionale, diversamente dalla legislazione nazionale in materia, non prevede la chiusura del seggio entro ventiquattro ore dalla fine delle operazioni di voto.
  Il presidente dell'ufficio centrale elettorale del tribunale di Palermo ha fatto presente, inoltre, che non risulta pervenuta né esaminata alcuna documentazione diversa da quella prevista dalla normativa vigente, trasmessa da ciascun seggio. In particolare, risultano trasmessi al medesimo ufficio centrale tutti verbali Mod. 39 CS, tranne che in un solo caso, in cui il comune di Palermo ha fornito la copia conforme di un verbale non pervenuto.
  Infine, secondo quanto riferito dallo stesso presidente, le complesse operazioni svolte dall'ufficio centrale elettorale – che si è riunito ogni giorno, senza soluzione di continuità – sono state portate a termine nei tempi occorrenti alla raccolta dei dati relativi a tutte le liste e a tutti i candidati (circa ottocento), indispensabili per poter procedere alla proclamazione degli eletti.

Il Sottosegretario di Stato per l'interno: Gianpiero Bocci.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

scheda nulla

voto espresso

amministrazione locale