ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/17189

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 827 del 05/07/2017
Firmatari
Primo firmatario: RONDINI MARCO
Gruppo: LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI
Data firma: 05/07/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 05/07/2017
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-17189
presentato da
RONDINI Marco
testo di
Mercoledì 5 luglio 2017, seduta n. 827

   RONDINI. — Al Ministro dell'interno . — Per sapere – premesso che:
   dall'aprile del 2016 nel comune di Cascina, in provincia di Pisa, l'edificio rurale noto come «La Tinaia» e ubicato in via Santa Maria Sud, è stato adibito a struttura per la prima accoglienza di migranti, e già il 17 giugno del 2016 una cinquantina di cittadini dell'area circostante depositavano presso la stazione dei carabinieri di Ponsacco un esposto, precedentemente inviato anche al comune di Cascina e alla prefettura di Pisa, per richiedere, la verifica della legittimità dell'immobile per l'accoglienza dei profughi;
   l'affidamento del servizio di accoglienza dei migranti, con il ricorso a un'apposita procedura di gara, è stato curato dalla prefettura di Pisa, così che la gestione della struttura, di proprietà privata, è attualmente in capo ad una cooperativa, precedentemente denominata Gestione Immobili srls ed oggi Oltreilmare srl; nel corso dei mesi, il numero dei migranti, così come comunicato dalla prefettura di Pisa al comune di Cascina, è cresciuto fino ad attestarsi ad oggi ad oltre ottanta ospiti;
   nonostante, nel 2016, in sede di procedura di gara, tra i diversi requisiti fosse previsto come le strutture dovessero essere «dotate dei requisiti di agibilità e abitabilità e di tutte le certificazioni di conformità di strutture, impianti, attrezzature previste dalla normativa vigente», l'attuale amministrazione comunale di Cascina, eletta nel giugno del 2016, a fronte delle preoccupazioni evidenziate della cittadinanza, ha iniziato a condurre da subito opportune verifiche circa il rispetto delle norme urbanistiche, soprattutto allo scopo di scongiurare ulteriori danni a persone o cose che potrebbero derivare da un utilizzo non conforme dell'immobile;
   con ordinanza dirigenziale n. 21 del 19 gennaio 2017, il comune di Cascina ha provveduto a notificare alla proprietà dell'immobile in questione un apposito provvedimento per contestare la sussistenza di opere realizzate in assenza di titolo urbanistico e per verificare l'idoneità della struttura e nell'ordinanza sono state puntualmente dettagliate le osservazioni urbanistiche contestate;
   l'immobile è infatti classificato secondo la vigente normativa comunale del settore quale avente destinazione rurale e, tuttavia, come da documentazioni agli atti del comune di Cascina, è stata accertata la realizzazione al piano terra del fabbricato rurale di cucina e spazi connessi non risultanti da alcuna pratica edilizia; ciò si configurerebbe come concretizzazione di spazi funzionali ad una destinazione ricettiva con conseguente trasformazione dell'originaria destinazione rurale dell'immobile;
   il caso in fattispecie porterebbe a una violazione dell'articolo 2 del decreto ministeriale 5 luglio 1975; infatti, la verifica dell'idoneità della struttura, svolta ai sensi dell'articolo 2 del suddetto decreto ministeriale, sugli spazi abitativi ed unicamente collocati al piano primo dell'immobile in questione, determina un numero massimo di occupanti pari a 23 unità, ben al di sotto delle presenze che attualmente alloggiano presso la struttura e stimabili, così come riportato altresì da organi di stampa locale, in 80 unità;
   la Commissione parlamentare di inchiesta sul sistema di accoglienza, di identificazione ed espulsione, nel mese di febbraio 2017 aveva svolto un sopralluogo e già in quella sede erano state evidenziate numerose criticità nel modello di accoglienza –:
   se non ritenga opportuno, a fronte della gravità della situazione igienico-sanitaria in cui versa la struttura nota come «La Tinaia», assumere iniziative, per quanto di competenza, volte a chiarire le vicende che hanno riguardato l'immobile di cui in premessa, fornendo ogni utile elemento circa la procedura seguita per consentire a un edificio rurale di essere trasformato in pochi mesi in un centro per l'accoglienza di migranti e procedendo comunque all'immediata chiusura del centro medesimo. (4-17189)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

aiuto sociale

amministrazione locale

fabbricato rurale