ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/17175

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 827 del 05/07/2017
Firmatari
Primo firmatario: GALGANO ADRIANA
Gruppo: CIVICI E INNOVATORI
Data firma: 05/07/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 05/07/2017
Stato iter:
28/07/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 28/07/2017
BOBBA LUIGI SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO E POLITICHE SOCIALI)
Fasi iter:

SOLLECITO IL 25/07/2017

RISPOSTA PUBBLICATA IL 28/07/2017

CONCLUSO IL 28/07/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-17175
presentato da
GALGANO Adriana
testo di
Mercoledì 5 luglio 2017, seduta n. 827

   GALGANO. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che:
   la legge n. 112 del 24 giugno 2016 recante «Disposizioni in materia di assistenza in favore delle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare», ha la finalità di inserire nel sistema giuridico un apparato di protezione dei soggetti portatori di handicap;
   la legge intende favorire il benessere, la piena inclusione sociale e l'autonomia delle persone diversamente abili, individuando e riconoscendo specifiche tutele per le persone con disabilità quando vengono a mancare parenti che si sono presi cura di loro fino a quel momento;
   in tal modo, si intende garantire l'autonomia e l'indipendenza, consentendo loro di continuare a vivere nelle proprie case o in strutture gestite da associazioni. Ad oggi, questi complessi di accoglienza per disabili risultano concentrati al Nord, ma anche al Centro e al Sud Italia cè le necessità di avere tali strutture;
   il 23 novembre 2016 è stato firmato il decreto attuativo che fissa i requisiti per l'accesso alle prestazioni a carico dell'apposito fondo istituito dalla legge n. 112 del 2016 e stabilisce la ripartizione delle risorse tra le regioni;
   i finanziamenti previsti sono: 90 milioni di euro per il 2016, 38,3 milioni di euro per il 2017 e 56,18 milioni di euro per il 2018, vale a dire meno di 400 euro l'anno per ogni persona portatrice di handicap che, accolta in strutture idonee, costerebbe allo Stato 200 euro al giorno;
   non esiste un'anagrafe per i disabili, perciò le stime in Italia sono approssimative (all'incirca due milioni sono le persone con problemi gravi); non c’è un'analisi qualitativa che individui quali sono le difficoltà che affrontano quotidianamente i portatori di handicap. Ad esempio, le necessità di un ragazzo autistico sono diverse da uno affetto da sindrome di down;
   l'Associazione nazionale famiglie riferisce che sono oltre duecentomila le persone con queste problematiche. Da recenti dati dell'Istat risulta che nei prossimi dieci anni i disabili gravi che rimarranno senza parenti saranno 160 mila –:
   quali iniziative si intendano assumere affinché venga garantita in maniera omogenea su tutto il territorio nazionale la distribuzione dei fondi di cui alla legge 24 giugno 2016, n. 112. (4-17175)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 28 luglio 2017
nell'allegato B della seduta n. 844
4-17175
presentata da
GALGANO Adriana

  Risposta. — In riferimento all'atto parlamentare in esame, inerente all'applicazione della legge n. 112 del 2016 (cosiddetto Dopo di noi), si rappresenta quanto segue.
  In attuazione di quanto previsto dall'articolo 3, comma 2, della legge n. 112 del 2016, il Ministro del lavoro e delle politiche sociali – di concerto con il Ministro della salute e con il Ministro dell'economia e delle finanze – ha emanato 23 novembre 2016 che fissa i requisiti per l'accesso alle prestazioni a carico del Fondo per l'assistenza alle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare, stabilendo altresì la ripartizione, per l'anno 2016, delle risorse tra le regioni, per un importo complessivo pari a 90 milioni di euro. Il predetto decreto è stato registrato, il 13 febbraio 2017, alla Corte dei conti e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana il 23 febbraio 2017.
  Ai fini dell'erogazione del finanziamento, le regioni adottano – ai sensi dell'articolo 6, comma 1, del decreto ministeriale 23 novembre 2016 – le linee di indirizzo dei programmi (cosiddetti indirizzi di programmazione) per l'attuazione degli interventi e dei servizi per l'assistenza alle persone con disabilità grave prive di sostegno familiare. Tali indirizzi di programmazione sono comunicati al Ministero del lavoro e delle politiche sociali che, all'esito di una attenta e accurata istruttoria, procede all'erogazione delle risorse spettanti a ciascuna regione.
  Il Ministero del lavoro e delle politiche sociali ha, dunque, richiesto alle regioni di predisporre gli atti di programmazione di competenza da far pervenire allo stesso entro la fine dello scorso mese di febbraio ai fini del prescritto esame. Ad oggi, tutte le regioni hanno provveduto all'invio degli indirizzi programmatici richiesti, fatta eccezione per la Valle d'Aosta. Quest'ultima, più volte sollecitata dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali, ha rappresentato che il ritardo nell'elaborazione della programmazione è stato determinato dalla riorganizzazione degli uffici competenti e dal conseguente avvicendamento del personale ivi impiegato. La predetta regione ha comunque precisato che le procedure finalizzate alla predisposizione del documento in parola sono state avviate e sono tutt'ora in corso di svolgimento.
  Si rappresenta inoltre che il Ministero del lavoro e delle politiche sociali ha concluso positivamente le istruttorie relative alle programmazioni di 18 regioni alle quali ha pertanto provveduto ad erogare – sulla base della ripartizione di cui al decreto ministeriale 23 novembre 2016 – le relative risorse per un importo totale di 89.820.000,00 di euro pari al 99,8 per cento delle risorse complessivamente stanziate per l'anno 2016 (90 milioni di euro).
  Si precisa inoltre che, nell'ambito del decreto ministeriale 23 novembre 2016, sono state individuate – in conformità a quanto previsto dalla legge n. 112 del 2016 – modalità attuative volte a garantire su tutto il territorio nazionale l'omogeneità degli interventi e la loro coerenza con gli indirizzi di programmazione adottati dalle regioni.
  Nello specifico – in relazione alle cinque tipologie di interventi previste dall'articolo 5, comma 4, del decreto ministeriale 23 novembre 2016 – le regioni hanno destinato le risorse alle stesse erogate nelle seguenti percentuali:
   oltre il 27 per cento ai percorsi di accompagnamento per l'uscita dal nucleo familiare di origine e agli interventi di supporto alla domiciliarità in soluzioni alloggiative con determinate caratteristiche;
   circa il 14 per cento ai percorsi di accrescimento della consapevolezza e di sviluppo delle competenze per la gestione della vita quotidiana e per il raggiungimento del maggior livello di autonomia possibile;
   oltre il 27 per cento agli interventi per la realizzazione di innovative soluzioni alloggiative;
   circa il 4 per cento agli interventi per la permanenza temporanea al di fuori del contesto familiare.

  Si rappresenta inoltre che, al fine di accelerare le procedure e di scongiurare soluzioni di continuità, i ministeri interessati hanno elaborato – sulla base dei criteri sperimentali previsti per l'anno 2016 – il decreto di riparto, per l'anno 2017, delle risorse del Fondo per le persone con disabilitò grave prive del sostegno familiare per un importo complessivo pari a 38,3 milioni di euro. Il decreto – sottoscritto, lo scorso 21 giugno, dai ministri competenti – è attualmente all'esame degli organi di controllo.
  Da ultimo, con riferimento a quanto evidenziato dall'interrogante in ordine alla istituzione di una anagrafe per i disabili, occorre precisare che l'articolo 6, comma 5, del decreto ministeriale 23 novembre 2016 stabilisce che le informazioni sulla presa in carico e gli interventi attivati per l'assistenza alle persone con disabilità grave prive del sostegno familiare sono messe a disposizione del casellario dell'assistenza istituito presso l'INPS, ai sensi dell'articolo 13 del decreto-legge n. 78 del 2010, anche al fine di migliorarne la programmazione, il monitoraggio e la rendicontazione. Tali informazioni sono inoltre utilizzate ai fini della validazione del numero complessivo dei soggetti beneficiari delle misure a carico del Fondo per le persone con disabilità grave prive del sostegno familiare. Parimenti, ai sensi dall'articolo 3, comma 6, del decreto ministeriale 26 settembre 2016 (di riparto delle risorse del Fondo nazionale per le non autosufficienze, per l'anno 2016) sono trasmesse al casellario dell'assistenza le informazioni sulla presa in carico e sulle prestazioni erogate alle persone con disabilità gravissima assistite nei territori regionali. Anche in questo caso, le informazioni sono utilizzate ai fini della validazione del numero complessivo di tali soggetti.
Il Sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche socialiLuigi Bobba.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

integrazione sociale

disabile

analisi qualitativa