ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/17173

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 827 del 05/07/2017
Firmatari
Primo firmatario: RAMPELLI FABIO
Gruppo: FRATELLI D'ITALIA-ALLEANZA NAZIONALE
Data firma: 05/07/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 05/07/2017
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-17173
presentato da
RAMPELLI Fabio
testo di
Mercoledì 5 luglio 2017, seduta n. 827

   RAMPELLI. — Al Ministro della giustizia . — Per sapere – premesso che:
   nel carcere di «Capanne» di Perugia starebbero per arrivare cinquantasei nuovi detenuti affetti da problemi psichiatrici, provenienti da istituti della Toscana e dell'Emilia Romagna;
   l'arrivo dei nuovi detenuti si inserisce in un clima di tensione già molto elevata che ha portato il 30 giugno 2017 all'ennesimo episodio di violenza nel carcere, quando i detenuti hanno dato vita a una vera e propria rivolta violenta, minacciando di appiccare un rogo;
   per il carcere di «Capanne» la rivolta del 30 giugno è solo l'ultima di una lunga serie: il 10 dicembre 2016 un poliziotto era stato aggredito al collo da un detenuto, il 13 aprile 2017 tre agenti erano rimasti intossicati durante incendio provocato da un detenuto, e appena sei giorni dopo, il 19 aprile, aveva avuto luogo una rissa tra detenuti conclusasi con un ferito ricoverato in ospedale, mentre il 9 giugno, appena tre settimane prima dei fatti del 30, un detenuto aveva dato fuoco a una cella e un agente di polizia penitenziaria era stato ferito e ricoverato in ospedale;
   il carcere perugino vive da molto tempo in una condizione estremamente critica, denunciata inutilmente a più riprese dagli agenti di polizia penitenziaria ivi impiegati, mentre anche i detenuti continuano a minacciare ulteriori proteste;
   la struttura è, infatti, afflitta da un cronico sovraffollamento, con una elevata presenza di detenuti stranieri, il verificarsi di frequenti aggressioni tra soggetti di diversa nazionalità e un elevato rischio di radicalizzazione, a fronte dei quali si registra una carenza d'organico di ben ottanta unità del personale di vigilanza, fatto che rende quasi impossibile garantire la sicurezza al suo interno;
   inoltre, stando a quanto denunciato dal sindacato della polizia penitenziaria, la gestione della nuova esecuzione penale sta portando «al disordine interno e alla ingestibilità delle sezioni detentive», perché limitando il controllo dei detenuti a quello effettuato da remoto attraverso le telecamere, salvo periodici giri di pattuglia, costringe i singoli agenti a controllare cinquanta o addirittura sessanta detenuti, peraltro limitando la loro visuale ai corridoi senza poter verificare cosa accade all'interno delle celle;
   il segretario regionale del sindacato autonomo di polizia penitenziaria ha affermato in proposito che «È grave che non siano stati raccolti nel corso del tempo i segnali del Sappe sui costanti e continui focolai di tensione del carcere perugino, favorendo anche lo scriteriato sistema di vigilanza dinamica e il regime penitenziario aperto»;
   l'arrivo degli oltre cinquanta detenuti affetti da patologie psichiatriche rischia di portare al definitivo collasso la situazione all'interno del carcere di «Capanne», e di compromettere il percorso di recupero sociale intrapreso dagli altri ospiti della struttura;
   nel 2016 negli istituti penitenziari italiani ci sono stati 39 suicidi di detenuti, 1.011 tentati suicidi, 8.586 atti di autolesionismo, 6.552 colluttazioni e 949 ferimenti;
   le conseguenze della chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari non possono essere sopportate dalle strutture carcerarie ordinarie, posto che il percorso che devono affrontare questi soggetti deve essere differenziato rispetto al regime penitenziario ordinario e la loro vigilanza non può essere posta a carico della polizia penitenziaria, già drammaticamente sotto organico in tutte le strutture del territorio nazionale –:
   quali urgenti iniziative intenda assumere rispetto al carcere di «Capanne», assicurando l'ordine e la sicurezza al suo interno e tutelando gli agenti di polizia penitenziaria ivi in servizio;
   quali iniziative di competenza intenda assumere al fine di garantire la sicurezza e la piena operatività di tutti gli istituti penitenziari del territorio nazionale, potenziando gli organici della polizia penitenziaria, prevedendo percorsi e modalità di assistenza differenziati per i detenuti in arrivo dagli ospedali psichiatrici giudiziari, e contrastando il sovraffollamento attraverso il rimpatrio dei detenuti stranieri. (4-17173)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

detenuto

regime penitenziario

stabilimento penitenziario