ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/17144

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 825 del 03/07/2017
Firmatari
Primo firmatario: VENITTELLI LAURA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 03/07/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 03/07/2017
Stato iter:
22/12/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 22/12/2017
MANZIONE DOMENICO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 22/12/2017

CONCLUSO IL 22/12/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-17144
presentato da
VENITTELLI Laura
testo di
Lunedì 3 luglio 2017, seduta n. 825

   VENITTELLI. — Al Ministro dell'interno . — Per sapere – premesso che:
   San Giuliano di Puglia è un comune di 1.050 abitanti della provincia di Campobasso, in Molise;
   il 31 ottobre 2002 un terribile terremoto provocò la morte di 27 bambini e un'insegnante nel crollo della scuola Francesco Jovine;
   durante le prime fasi dopo il terremoto fu costruito a circa un chilometro di distanza dall'abitato, nel sito del campo sportivo, un villaggio temporaneo di casette in legno per ospitare gli sfollati del paese con scuola, uffici comunali, caserma e negozi, che, in seguito alla ricostruzione, è rimasto disabitato;
   il sindaco di San Giuliano di Puglia ha sottoscritto nel 2013 una convenzione con la prefettura e il Ministero dell'interno, finalizzata all'ospitalità di 500 migranti da collocare nel villaggio provvisorio;
   a Santa Croce di Magliano, proprio sul tema dell'accoglienza al villaggio provvisorio di San Giuliano di Puglia, si è tenuta un'assemblea alla quale hanno partecipato amministratori del territorio, referenti regionali e parlamentari, durante la quale è stato approvato, un documento che chiede di fermare il progetto riguardante il villaggio provvisorio e l'incremento dei posti previsti per i migranti, nonostante le procedure siano in fase avanzata di appalto;
   nel documento conclusivo, si ricorda, tra le altre cose che «l'iniziativa non tiene in alcun conto la fragilità e la vulnerabilità dell'area interessata e l'assenza di infrastrutture stradali, sanitarie e di sicurezza», proponendo, inoltre, la costituzione di un organismo permanente con funzioni propositive e consultive composto dalla regione, dalla prefettura e dai comuni dell'area interessata per individuare un diverso utilizzo dell'ex villaggio di San Giuliano che vada nella direzione della ripresa economica e sociale dell'area del cratere con particolare riferimento ai giovani;
   va considerato che il Molise è sempre di più terra di accoglienza per i rifugiati e richiedenti asilo e per quanti a vario titolo arrivano in Italia. Nel giro di un anno (dati 2016) le persone accolte sono passate da 1.400 circa a 2.606 il rapporto dei profughi per ogni 10.000 residenti da 45 a 84, una delle percentuali più alte in Italia;
   i centri Sprar distribuiti sul territorio sono oltre venti, ospitano circa un quinto dei richiedenti asilo e hanno dato finora buona prova sotto il profilo dei rapporto con la popolazione locale, sia per l'impegno delle amministrazioni che per la migliore gestibilità dei piccoli gruppi. In continua evoluzione gli arrivi d'emergenza, distribuiti in un numero crescente di comuni;
   è, necessario, però, tenere in considerazione l'impatto su un territorio già così provato di un numero così elevato, in proporzione agli abitanti, di migranti da accogliere: si parla di un paese molto piccolo e le condizioni date non paiono adeguate a garantire gli standard per l'accoglienza e la tutela dei migranti indicati dallo stesso Ministero –:
   se il Ministro non ritenga opportuno adottare le iniziative necessarie al fine di garantire la sicurezza per le popolazioni residenti e per gli ospiti, e un presidio sanitario all'interno del villaggio provvisorio, nonché al fine di allineare le iniziative adottate alle previsioni del decreto sulla riforma del sistema dell'accoglienza, anche per giungere ad un utilizzo alternativo del villaggio per la ripresa sociale e produttiva (agricoltura e territorio), nonché per valorizzare l'accoglienza diffusa, considerata la presenza cospicua di centri Sprar sul territorio;
   se non ritenga necessario coinvolgere nel processo decisionale anche le comunità vicine, Colletorto, Montelongo, Larino, Rotello, Montorio nei Frentani, Bonefro, Casacalenda e Santa Croce di Magliano, per una migliore gestione del centro di accoglienza. (4-17144)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 22 dicembre 2017
nell'allegato B della seduta n. 903
4-17144
presentata da
VENITTELLI Laura

  Risposta. — La realizzazione di un centro di accoglienza presso il «Villaggio della solidarietà» sito nel comune di San Giuliano di Puglia è stata, sin dall'inizio, valutata e decisa in accordo con i rappresentanti delle istituzioni territoriali.
  La struttura in questione è costituita da un complesso immobiliare di medie dimensioni rimasto inutilizzato a seguito del terremoto del 2002. L'immobile, previo espletamento dei necessari adeguamenti strutturali, d'accordo con il comune, è stato ritenuto idoneo per la specifica destinazione.
  Nel 2015, sulla base di un accordo stipulato tra la prefettura di Campobasso e il comune di San Giuliano di Puglia, il predetto complesso immobiliare veniva ritenuto idoneo all'accoglienza dei migranti, per un numero stimato di 500 presenze giornaliere. Successivamente, il 30 novembre 2016, a parziale modifica del precedente accordo, veniva deciso di destinare parte della struttura all'accoglienza di minori stranieri non accompagnati.
  Nei mesi scorsi, si sono tenuti alcuni incontri presso la prefettura di Campobasso con il sindaco di San Giuliano in Puglia, i sindaci dei comuni limitrofi e con il presidente della regione Molise per esaminare congiuntamente alcune richieste degli stessi amministratori locali. In particolare l'oggetto del confronto ha riguardato la possibilità di ridurre il numero dei migranti da ospitare, il rafforzamento dell'organico delle forze di polizia presenti sul territorio, la previsione di un presidio medico avanzato all'interno del centro e l'installazione di impianti di videosorveglianza.
  Il presidente della regione Molise si è fatto, poi, portavoce di tali problematiche in un'apposita riunione convocata presso il Ministero dell'interno a cui hanno preso parte anche il sindaco di San Giuliano di Puglia e il prefetto di Campobasso.
  Nel corso dell'incontro è stata proposta – in linea con la strategia seguita da questo Ministero mirata al ridimensionamento dei centri di grandi dimensioni – la riduzione del numero delle persone in accoglienza a 250 unità più 50 minori. Nel contempo è stata data assicurazione circa il rafforzamento delle misure a tutela della sicurezza pubblica.
  La proposta ha trovato il consenso del sindaco e del presidente della regione Molise che si è reso disponibile ad intervenire per promuovere un'accoglienza diffusa sul territorio, ma non ha soddisfatto altri amministratori locali che sono tornati nuovamente dal prefetto di Campobasso per esprimere la loro contrarietà all'allestimento del centro di accoglienza presso il comune San Giuliano.
  Per quanto attiene, poi, l'esigenza di attivare all'interno del centro un presidio sanitario, si sottolinea che in tutti i centri, compresi quelli attivati in via temporanea, è assicurato un servizio di assistenza sanitaria, secondo quanto previsto nello schema di capitolato per la gestione dei centri di accoglienza, di cui al decreto ministeriale del 7 marzo 2017. Il servizio comprende, tra l'altro, una visita medica d'ingresso finalizzata anche all'accertamento di patologie che richiedono misure di isolamento, visite specialistiche o percorsi diagnostici presso strutture sanitarie pubbliche nonché all'accertamento di situazioni di vulnerabilità. È, inoltre, prevista l'assistenza continuativa di personale medico e paramedico che opera presso i presidi sanitari presenti nei centri.
  Si fa altresì presente che nella provincia di Campobasso al 29 novembre 2017 sono attivi 36 centri temporanei in 20 comuni, a fronte degli 84 comuni della provincia, che accolgono complessivamente 1.625 richiedenti asilo.
  Nel sistema SPRAR, alla data del 31 ottobre 2017 sono presenti 456 richiedenti asilo, mentre i comuni che partecipano ai progetti di accoglienza SPRAR sono 20.
  Il totale complessivo delle persone in accoglienza è pari a 2.081 in numero inferiore a quello indicato sulla base dei criteri di distribuzione del piano ANCI/Ministero interno.

Il Sottosegretario di Stato per l'interno: Domenico Manzione.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

asilo politico

infrastruttura dei trasporti

rilancio economico