ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/17143

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 824 del 30/06/2017
Firmatari
Primo firmatario: COZZOLINO EMANUELE
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 30/06/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 30/06/2017
Stato iter:
06/10/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 06/10/2017
BUBBICO FILIPPO ERRORE:TROVATE+CARICHE - (ERRORE:TROVATI+MINISTERI)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 06/10/2017

CONCLUSO IL 06/10/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-17143
presentato da
COZZOLINO Emanuele
testo di
Venerdì 30 giugno 2017, seduta n. 824

   COZZOLINO. — Al Ministro dell'interno . — Per sapere – premesso che:
   a quanto emerge da notizie riportate sulla stampa locale, tra cui nell'articolo «Eroina “in saldo” mentre a Mestre arriva anche il crack» apparso ne Il Gazzettino del 29 giugno 2017, sarebbe in atto nella località citata una guerra per il monopolio del mercato della droga tra individui di origine nigeriana e tunisina che starebbe causando degrado e insicurezza nell'area limitrofa alla stazione ferroviaria;
   dopo che tale scontro si è consumato in passato a Padova, nella zona di via Anelli, assurta all'attenzione delle cronache per fenomeni di diffusa illegalità e di incuria, esso si sarebbe spostato nella città lagunare dove la piazza, prima occupata dai tunisini, sarebbe ora contesa nuovamente dai nigeriani;
   in questo quadro la stazione di Mestre si starebbe trasformando in un'area di spaccio, caratterizzata da scontri, accoltellamenti e violenze;
   Mestre sarebbe arrivata a contendere il primato come principale piazza dello spaccio a Verona e Padova, data la presenza di eroina di buona qualità e a prezzi contenuti, fatto che incrementerebbe i rischi per i fruitori;
   i casi di overdose sarebbero pari a tre negli ultimi tre mesi, dopo anni che non se ne registravano;
   nella sfida tra tunisini e nigeriani si starebbe aprendo il mercato anche a nuove sostanze come il crack, droga che incentiva l'aggressività e che quindi porta a incrementare i problemi di ordine pubblico;
   non si starebbe peraltro rispondendo adeguatamente alla minaccia derivante dalla diffusione dello spaccio e del degrado nella zona di Mestre dato che i controlli predisposti non sarebbero efficaci a debellare e neppure a frenare il fenomeno –:
   se sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa e quali azioni stiano attuando le forze dell'ordine per evitare la diffusione dello spaccio e dei problemi di ordine pubblico sopra descritti nella zona limitrofa alla stazione di Mestre (Venezia);
   se siano stati riscontrati effetti sul miglioramento della sicurezza urbana, e segnatamente sul contrasto allo spaccio di stupefacenti, a seguito dell'attuazione delle misure previste nel decreto-legge 20 febbraio 2017, n. 14 convertito dalla legge 18 aprile 2017, n. 48. (4-17143)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Venerdì 6 ottobre 2017
nell'allegato B della seduta n. 865
4-17143
presentata da
COZZOLINO Emanuele

  Risposta. — La stazione ferroviaria di Venezia Mestre è ubicata all'interno del quartiere Piave, negli ultimi anni luogo di residenza, ritrovo e sede di attività economiche di molti cittadini stranieri.
  Nella zona, caratterizzata dalla presenza di aree di degrado urbano, sono presenti, soprattutto nelle ore pomeridiane e notturne, persone senza fissa dimora, nonché cittadini stranieri di diverse etnie, che spesso recano disturbo alla quiete pubblica.
  Inoltre, il fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti, praticato principalmente da giovani di origine nordafricana, ha determinato un notevole incremento della percezione di insicurezza nella popolazione residente e la conseguente costituzione di diversi comitati di protesta, che lamentano il venir meno delle condizioni di tranquillità sociale.
  Negli ultimi due mesi e mezzo sono stati registrati nove decessi di soggetti tossicodipendenti, la cui morte è verosimilmente riconducibile a overdose di oppiacei, e segnatamente di eroina, nonché diversi episodi di aggressione tra extracomunitari. Va rilevato, al riguardo, che non risultano, al momento, risultanze investigative circa una conflittualità in atto riconducibile a dinamiche connesse al traffico illecito di sostanze stupefacenti.
  Si segnala, tuttavia, che le attività investigative nella provincia di Venezia, nel settore del contrasto del traffico e dello spaccio delle sostanze stupefacenti, di cui alcune concentrate proprio nel territorio di Mestre, hanno consentito di individuare organizzazioni e reti criminali particolarmente strutturate, alcune delle quali hanno evidenziato qualificate connessioni con associazioni, anche mafiose, nazionali e internazionali.
  Si assicura, pertanto, che la situazione dell'ordine e della sicurezza pubblica del quartiere viene costantemente esaminata dal comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, in seno al quale è stato previsto per quell'area per l'area urbana in questione, un potenziamento dei servizi di prevenzione e controllo del territorio, attraverso l'effettuazione di mirati e coordinati interventi interforze. Ciò anche con l'obiettivo di assicurare una maggiore visibilità delle Forze dell'ordine e della polizia locale nella zona che, nell'ambito del dispositivo generale di prevenzione e controllo del territorio, considerata obiettivo sensibile, come tale ricompresa nell'attività di vigilanza del poliziotto di quartiere e del progetto «strade sicure».
  Dall'inizio dell'anno, accanto alle attività di carattere preventivo, che hanno consentito di deferire in stato di arresto o di libertà, anche per reati in materia di sostanze stupefacenti, diversi soggetti stranieri, nonché di sequestrare vari quantitativi di droga, si sono aggiunte, sul piano repressivo, specifiche operazioni investigative, tuttora in atto.
  In particolare, fino al 31 agosto, sono stati svolti dalle forze dell'ordine nell'area di Mestre-Marghera, 2168 servizi, con l'impiego di oltre 5384 unità; 125 servizi coordinati di controllo del territorio con finalità antidroga, con l'impiego di 482 unità, che hanno consentito di identificare 872 persone, trarne in arresto 121 deferirne all'Autorità Giudiziaria 155 e sequestrare complessivamente circa 10 chilogrammi di sostanze stupefacenti.
  Anche la polizia locale del comune di Venezia, nello stesso periodo, ha svolto un'importante attività antidroga che ha portato al sequestro di 18.5 chilogrammi di sostanze stupefacenti, all'arresto di 11 spacciatori, alla denuncia a piede libero di 17 spacciatori, alla segnalazione alla prefettura di 44 assuntori di sostanze e al ritiro di 6 patenti di guida per possesso di sostanze.
  Infine, in linea con quanto previsto dalla recente legge sulla sicurezza delle città (legge n. 48 del 2017), la prefettura di Venezia, d'intesa con il comune capoluogo, ha avvia tavolo di lavoro per addivenire alla stipula di un nuovo Patto per la città di Venezia, volto a rafforzare e consolidare il rapporto di collaborazione tra i diversi attori istituzionali sul versante della sicurezza integrata.

Il Viceministro dell'interno: Filippo Bubbico.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

agitazione politica

punto di vendita

liberalizzazione del mercato