ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/17126

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 823 del 29/06/2017
Firmatari
Primo firmatario: MAESTRI ANDREA
Gruppo: SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE
Data firma: 29/06/2017
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CIVATI GIUSEPPE SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE 29/06/2017
BRIGNONE BEATRICE SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE 29/06/2017
PASTORINO LUCA SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE 29/06/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DEI BENI E DELLE ATTIVITA' CULTURALI E DEL TURISMO
  • MINISTERO PER LA COESIONE TERRITORIALE E IL MEZZOGIORNO
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 29/06/2017
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-17126
presentato da
MAESTRI Andrea
testo di
Giovedì 29 giugno 2017, seduta n. 823

   ANDREA MAESTRI, CIVATI, BRIGNONE e PASTORINO. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, al Ministro per la coesione territoriale e il Mezzogiorno . — Per sapere – premesso che:
   per il piano di riqualificazione delle aree urbane degradate, previsto dalla legge di stabilità 2015, era stato istituito, inizialmente, un fondo dotato di 200 milioni di euro (50 per il 2015, 75 per ciascuno degli anni 2016 e 2017) per il finanziamento dei progetti risultati in posizione utile in graduatoria;
   il bando pubblicato in Gazzetta Ufficiale aveva già impegnato una cifra ridotta rispetto a quella iniziale, passando a 194.138.500 euro (44.138.500 euro per il 2015 e 75.000.000 sia per il 2016, sia per il 2017). È su questo ammontare di risorse che i comuni che hanno inteso partecipare al bando, proponendo propri progetti di riqualificazione di aree degradate, potevano contare per veder finanziate le proposte di intervento che fossero risultate in posizione utile nella graduatoria finale. Alla scadenza dei termini del 30 novembre 2015, sono stati presentati 870 progetti;
   da quella data non si è avuta più alcuna notizia del bando periferie degradate, fino all'insediamento del comitato di valutazione, avvenuto il 4 aprile 2016, che si è riunito 28 volte fino alla seduta conclusiva del 31 gennaio 2017;
   nella stessa data, nel corso di un'audizione alla Commissione parlamentare d'inchiesta sulla sicurezza e il degrado delle città, il Segretario generale della Presidenza del Consiglio dei ministri, Paolo Aquilanti, ha comunicato che circa 400 progetti erano stati ammessi alla valutazione di merito e che, entro il mese di maggio, sarebbe stata approvata una graduatoria di merito. Essendo state ridotte le risorse originariamente disponibili da 200 milioni di euro a 78,5 milioni di euro, per interventi legislativi successivi, i progetti che avrebbero potuto essere finanziati, tra quelli definitivamente ammessi, sarebbero stati soltanto 40/60;
   a giudizio degli interroganti, una riduzione così estesa, oltre a non essere stata sufficientemente giustificata, è incomprensibile soprattutto perché effettuata in seguito alla presentazione di un numero elevatissimo di progetti, con la consapevolezza, quindi, di non rispettare le aspettative dei comuni richiedenti. Sorprende, inoltre, che il successivo «Bando Periferie 2016» (pubblicato nel 2016 e riservato ai comuni capoluogo di provincia), che prevedeva uno stanziamento iniziale di 500 milioni di euro, sia stato invece successivamente incrementato di ulteriori 1.600 milioni di euro, così da poter finanziare tutti i 120 interventi proposti nell'occasione;
   il 7 giugno 2017 è stato pubblicato il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri con la graduatoria finale del «Bando periferie degradate 2015». I progetti che beneficeranno del finanziamento sono 46: ne restano esclusi circa 78, che sarebbero anche loro risultati vincitori, se le risorse a disposizione fossero rimaste quelle previste e stanziate dal bando (194.138.500 milioni di euro);
   al comma 3 dell'articolo 1 del decreto si stabilisce che «Gli ulteriori progetti potranno essere finanziati con le risorse eventualmente rese disponibili entro tre anni dalla data di pubblicazione del seguente decreto sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana». L'impegno è quindi condizionato e non vincolante;
   è utile ricordare che il piano di riqualificazione delle aree urbane degradate del 2015 nasceva un programma pensato dal Governo presieduto dal Presidente del Consiglio dei ministri pro tempore Matteo Renzi, in seguito agli attentati di Parigi e alla convinzione che la risposta al terrorismo, che proviene anche dalle periferie abbandonate della città, dovesse essere quella «per ogni euro investito in sicurezza, un euro deve essere investito in cultura» –:
   se il Governo intenda chiarire quale sia stata la destinazione delle risorse decurtate dal fondo istituito per il piano di riqualificazione delle aree urbane degradate;
   se non ritenga opportuno assumere con determinazione ogni iniziativa di competenza affinché, a tutti i comuni esclusi dai finanziamenti del «Bando periferie degradate 2015», ma risultati vincitori nella graduatoria finale, possano essere destinate le risorse finanziarie necessarie alla realizzazione dei progetti da essi presentati. (4-17126)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

zona urbana sfavorita

piano di finanziamento

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