ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/17123

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 823 del 29/06/2017
Firmatari
Primo firmatario: PAGANO ALESSANDRO
Gruppo: LEGA NORD E AUTONOMIE - LEGA DEI POPOLI - NOI CON SALVINI
Data firma: 29/06/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 29/06/2017
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-17123
presentato da
PAGANO Alessandro
testo di
Giovedì 29 giugno 2017, seduta n. 823

   PAGANO. — Al Ministro dell'interno . — Per sapere – premesso che:
   in un'inchiesta pubblicata il 25 giugno 2017 dal Corriere della Sera sotto il titolo «I guardiani dei concerti. Cosa fanno i privati per la sicurezza dei ragazzi ?», a firma di Ferruccio Pinotti, si fa riferimento alla circolare del capo della polizia, prefetto Gabrielli, con la quale il 25 maggio 2017 è stato introdotto il concetto di «sicurezza partecipata» e sono stati enunciati i criteri cui l'azione di pubblica sicurezza dovrà attenersi per realizzarlo;
   stando a quanto si legge nell'inchiesta, gli eventi musicali a pagamento sarebbero in Italia circa 5.000 ogni anni e muoverebbero almeno 8 milioni di spettatori;
   risulterebbe tuttavia impossibile ai privati, che forniscono solitamente degli steward a questi eventi, operare tutti i controlli necessari in occasione di grandi concerti che possano implicare l'afflusso di decine di migliaia di persone in pochi minuti;
   occorrerebbe di conseguenza una maggior cooperazione tra privati e forze di polizia, che però sono oggettivamente nell'impossibilità di garantire una protezione adeguata a tutte le manifestazioni;
   nell'articolo si rinvenivano altresì pertinenti osservazioni da parte dell'avvocato Alessandro Continiello a proposito della responsabilità penale e civile che incomberebbe sui privati nella gestione partecipata alla sicurezza per il caso della culpa in vigilando;
   in effetti, i privati concorrono già alla cosiddetta «sicurezza partecipata» con la messa a disposizione di guardie giurate per i controlli, di metal detector e/o scanner, sebbene in numero insufficiente, nonché con la preparazione di piani di evacuazione e corridoi di fuga per il caso di eventuali «atti ostili deliberati» o, anche, solamente procurato allarme o panico immotivato;
   nella realizzazione della «sicurezza partecipata» non si potrà inoltre prescindere dall'analisi di quanto è accaduto il 22 maggio 2017 a Manchester, in occasione dell'attentato che ha turbato la conclusione del concerto tenuto da una nota cantante pop, e poi a Torino il 3 giugno seguente, quando il panico indotto da circostanze ancora da chiarire ha provocato il ferimento di ben 1.527 persone, una delle quali è successivamente morta;
   non esiste ancora, nell'ordinamento italiano, una legge-quadro che «fissi limiti e responsabilità di pubblico e privato nella sicurezza dei grandi eventi»;
   sarebbe importante un coinvolgimento dei privati nella «sicurezza partecipata» che preveda anche un aspetto di gestione del rischio ed assicurativo, sotto forma di sottoscrizione di nuove polizze ad hoc che coprano anche i casi di morte e/o attentati a costi accessibili e non solo quello del danni a terzi per infortuni o incidenti –:
   quali iniziative il Governo intenda assumere per garantire la sicurezza degli eventi che richiamano grandi quantità di pubblico, rendendo economicamente sostenibile l'apporto dato dai privati ai controlli;
   se il Governo intenda o meno assumere iniziative volte alla definizione di linee-guida per le società che organizzano eventi ludici e concerti, anche attraverso l'introduzione di una normativa specifica che preveda l'accensione di polizze assicurative a costi contenuti. (4-17123)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

gestione

politica di cooperazione

contratto assicurativo