ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/17112

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 822 del 28/06/2017
Firmatari
Primo firmatario: GREGORI MONICA
Gruppo: SINISTRA ITALIANA - SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA' - POSSIBILE
Data firma: 28/06/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato in data 28/06/2017
Stato iter:
02/08/2017
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 02/08/2017
NENCINI RICCARDO ERRORE:TROVATE+CARICHE - (ERRORE:TROVATI+MINISTERI)
Fasi iter:

RISPOSTA PUBBLICATA IL 02/08/2017

CONCLUSO IL 02/08/2017

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-17112
presentato da
GREGORI Monica
testo di
Mercoledì 28 giugno 2017, seduta n. 822

   GREGORI. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti . — Per sapere – premesso che:
   nell'aprile del 2007 viene inaugurato nel porto di Civitavecchia il cantiere navale della Privilege Yard spa, per la realizzazione di un complesso completo di uffici, capannoni ed attrezzature, per la costruzione di navi di lusso, al di sotto dei 36 passeggeri: la prima opera riguarda un mega-yacht «superlusso», di cui non risulta noto, all'interrogante, il committente, nella cui realizzazione sono coinvolte imprese e mano d'opera locali;
   attraverso varie istanze di ampliamento, nel tempo, la Privilege che, da notizie di stampa, per questo ambizioso progetto incassa la fiducia delle più grandi banche italiane (Banca Etruria, Unicredit, MPS e altre), di manager ed istituzioni, giunge ad ottenere la disponibilità di un'area portuale pari a 102.200 metri quadrati circa;
   i lavori, dopo varie fasi di rallentamento, subiscono un blocco definitivo ed il mega-yacht non conoscerà mai il varo, previsto da ultimo per novembre 2013, lasciando sull'area portuale, circondato da allestimenti e capannoni, un gigantesco scheletro di ferro;
   a marzo del 2014, i lavoratori occupano il cantiere, barricandosi sulla cima della struttura, dove rimarranno per settimane, risultando prive di attendibilità e comunque disattese, le rassicurazioni della società circa un rifinanziamento dell'opera da parte di grandi soggetti finanziatori;
   a giugno 2015 viene dichiarato il fallimento della società;
   a luglio 2016, in relazione al fallimento della Privilege Yard spa, i finanzieri del comando provinciale di Roma arrestano Mario La Via e Antonio Battista, accusati a vario titolo per i reati di bancarotta fraudolenta documentale e patrimoniale, reati tributari, violazione di specifica fattispecie contemplata dalla normativa antimafia: da informazioni di stampa, inoltre, si apprende che i progetti relativi ai mega yacht, rinvenuti negli uffici della fallita società, si sono rivelati privi di valore economico;
   il cantiere posto all'asta vede le prime tre aste risultare senza esito: il 21 luglio 2017 sarà svolta la quarta asta;
   quanto esposto delinea il danno che l'operazione Privilege Yard ha prodotto ai lavoratori ed allo sviluppo del territorio nel suo complesso, con l'ulteriore rischio che l'area demaniale rimanga ipotecata dall'occupazione del grande relitto, finché le vicende amministrative e giudiziarie non giungeranno a compimento, come conferma il disinteresse finora suscitato nei confronti delle aste già espletate;
   l'investimento posto al pubblico incanto, tra l'altro, considerata l'entità dell'impegno economico e la già triste esperienza della Privilege, rischia di lasciare aperta la strada a progetti privi delle sufficienti garanzie di ricadute sul territorio. Il reimpiego del cantiere Privilege Yard, infatti, per la sua complessità, non può essere solo oggetto di una burocratica operazione di procedura fallimentare, ma deve sviluppare una progettualità in grado di offrire certezze di lavoro e sviluppo per un territorio già offeso, turlupinato e privato delle proprie risorse naturali –:
   se nel rilascio e nel mantenimento della concessione alla Privilege spa fino al suo fallimento, in relazione ai progetti ed ai piani industriali presentati, siano state rispettate tutte le procedure e le condizioni di norma previste, a tutela di beni di interesse pubblico, quali sono le aree demaniali, dei lavoratori e delle imprese coinvolte nei lavori, nonché del tessuto sociale dell'intero territorio;
   in considerazione del grave nocumento già arrecato al tessuto sociale ed economico del territorio, se si ritenga di prendere in considerazione, per quanto di competenza, un intervento straordinario, anche attraverso apposita iniziativa normativa, atto alla definizione di un progetto di recupero che, con la garanzia ed il coinvolgimento delle istituzioni che insistono sul territorio, affidi direttamente ai lavoratori ed imprese locali, nelle forme e nei modi da individuare, quelle aree che si è consentito venissero danneggiate da investitori inattendibili. (4-17112)

Atto Camera

Risposta scritta pubblicata Mercoledì 2 agosto 2017
nell'allegato B della seduta n. 847
4-17112
presentata da
GREGORI Monica

  Risposta. — Con riferimento all'atto di sindacato ispettivo in esame, sulla base delle informazioni pervenute dalla direzione generale per la vigilanza sulle autorità portuali, le infrastrutture portuali ed il trasporto marittimo e per vie d'acqua interne di questo Ministero, si forniscono i seguenti elementi di risposta.
  Come già riferito il 6 luglio 2017, in occasione dello svolgimento di interrogazioni a risposta immediata in IX Commissione Camera, si premette che questo Ministero non ha competenza diretta in ordine alla gestione del demanio marittimo rientrante nella circoscrizione territoriale delle Autorità di sistema portuale (AdSP) del mare Tirreno centro-settentrionale.
  Infatti, l'articolo 6, comma 4, lettera e) della legge n. 84 del 1994, come modificata dal decreto legislativo n. 169 del 2016, prevede che l'amministrazione delle aree e dei beni del demanio marittimo ricompresi appunto nella circoscrizione territoriale delle suddette AdSP spetta in via esclusiva al medesimo ente.
  Nello specifico, con sentenza n. 19 del 22 giugno 2015 il tribunale di Civitavecchia ha dichiarato il fallimento della società Privilege Yard, indicando al contempo il curatore e il giudice delegato che stanno, a tutt'oggi, seguendo le vicende connesse alla vendita del complesso azienda. Il curatore fallimentare è pertanto subentrato in tutti i rapporti concessori in essere con l'AdSP.
  Il suddetto curatore ha in prima battuta proceduto alla vendita dell'intera società senza alcun esito e successivamente ha avviato le procedure di vendita per singoli lotti; tali procedure sono ancora in corso.
  Pertanto è necessario attenderne l'esito per poter conoscere a chi l'area demaniale in questione è stata rilasciata in concessione.
Il Viceministro delle infrastrutture e dei trasportiRiccardo Nencini.

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

fallimento

impianto portuale

politica industriale