ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/17081

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 821 del 27/06/2017
Firmatari
Primo firmatario: BERNINI PAOLO
Gruppo: MOVIMENTO 5 STELLE
Data firma: 27/06/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
  • MINISTERO DELL'INTERNO
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 27/06/2017
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-17081
presentato da
BERNINI Paolo
testo di
Martedì 27 giugno 2017, seduta n. 821

   PAOLO BERNINI. — Al Ministro della salute, al Ministro dell'interno, al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare . — Per sapere – premesso che:
   esistono numerose investigazioni operate da associazioni animaliste internazionali che dimostrano quanto il mercato della macellazione di cani e gatti destinati anche ad essere impiegati per la realizzazione di pelli e pellicce per l'esportazione sia un mercato tutt'altro che diminuito;
   nello specifico in una delle ultime indagini l'associazione internazionale Peta ha dimostrato con delle immagini fin troppo chiare quale sia la condizione e il trattamento che questi animali subiscono per essere mangiati e per confezionare capi da esportare (fonte https://investigations.peta.org);
   in passato, numerose interrogazioni sono state presentate anche alla Commissione europea a seguito delle prove fornite dalle organizzazioni di tutela degli animali relative alle incredibili crudeltà di taluni Paesi asiatici in merito alla soppressione di gatti e cani per la loro pelliccia, successivamente esportata in altri Paesi inclusa l'Unione europea. «Tale prassi comporta talvolta l'impiccagione e la scuoiatura da vivi degli animali e altri terrificanti atti di crudeltà. La pelliccia è spesso sostituita illegalmente ad altri tipi di pellicce e persino venduta come sintetica.». Grazie a queste iniziative si è arrivati alla approvazione del regolamento (CE) n. 1523/2007 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell'11 dicembre 2007, che vieta la commercializzazione, l'importazione nella Comunità e l'esportazione fuori della Comunità di pellicce di cane e di gatto e di prodotti che le contengono (GUCE del 27 dicembre 2007);
   in ragione del regolamento (Ce) 1523/2007 gli Stati membri hanno il compito di uniformarsi al divieto, predisporre le tecniche di identificazione delle pellicce, prevedere eventuali deroghe (didattiche e tassidermia) e definire le sanzioni. Secondo il regolamento deve quindi essere garantito il divieto di vendita, d'offerta in vendita e di distribuzione delle pellicce di cane e di gatto e dei prodotti che le contengono. Più che l'esportazione – che risulta in ogni caso espressamente vietata come pure la produzione a scopo di esportazione – è l'importazione ad essere al centro dell'attenzione del legislatore europeo, poiché la grande maggioranza dei prodotti contenenti pellicce di cane e di gatto presenti nell'Unione sembra provenire da Paesi terzi;
   è noto che l'Italia importi una infinita quantità di capi di abbigliamento di varia natura per esempio dalla Cina, che il mercato sia fiorente, che sia spesso, privo dei dovuti controlli e che vi siano una infinta quantità di nomi fantasiosi con cui il mercato asiatico esporta in realtà capi realizzati con cani e gatti;
   l'interrogante stesso ha recentemente comunicato al comandante del nucleo dei carabinieri forestali (Cutfaa) la presenza non solo di pellicce di animali in Cites, ma anche di pellicce di origine sospetta presso il noto mercato domenicale romano di Porta Portese. Vi è infatti il terribile sospetto che per tramite di questi banchi sia presumibile che possa avvenire un commercio illegale di pellicce di cane e gatto, in quanto alcuni capi di nuova realizzazione avevano una chiara etichetta cinese –:
   se i Ministri interroganti non intendano effettuare una serie di controlli su tutto il territorio italiano in ragione della massiccia importazioni di merci dalla Cina;
   se i Ministri intendano assumere iniziative per garantire che in Italia, nel rispetto del regolamento europeo (Ce) 1523/2007 e delle norme interne, non vi sia un mercato di pelli e pellicce di cane e di gatto;
   se i Ministri, in osservanza del regolamento (Ce) 1523/2007, abbiano assunto ogni iniziativa di competenza per metterne a regime l'applicazione e in che modo abbiano proceduto e quali siano i centri di referenza preposti alle tecniche di identificazione delle pellicce cui rivolgersi in caso di rinvenimento di capi sospetti. (4-17081)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

pellicceria

protezione degli animali

regolamento CE