ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/17023

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 818 del 21/06/2017
Firmatari
Primo firmatario: MUCCI MARA
Gruppo: CIVICI E INNOVATORI
Data firma: 21/06/2017


Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA SALUTE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA SALUTE delegato in data 21/06/2017
Stato iter:
IN CORSO
Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-17023
presentato da
MUCCI Mara
testo di
Mercoledì 21 giugno 2017, seduta n. 818

   MUCCI. — Al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che:
   la gran parte dei malati italiani che hanno accesso a terapie a base di cannabis, per le patologie per cui essa è indicata, utilizzano farmaci prodotti all'estero, in particolare in Olanda;
   uno dei suddetti farmaci, il Bediol, non è più reperibile e le asl non lo forniscono più ai pazienti a cui esso è legalmente prescritto;
   il problema sembra destinato a durare almeno fino a novembre 2017, quando l'azienda produttrice, stando alle notizie disponibili, tornerà a distribuirlo;
   l'emergenza è stata denunciata da numerosi malati, a partire da Andrea Trisciuoglio, affetto da sclerosi multipla e fondatore dell'associazione «LapianTiamo» e dalla dirigente ed ex parlamentare radicale Rita Bernardini, impegnata in uno sciopero della fame per difendere il diritto alla salute e alle cure dei pazienti che utilizzano farmaci a base di cannabis;
   i malati che, di fronte ai problemi di approvvigionamento e dispensazione del Bediol, intendessero coltivare direttamente la cannabis incorrerebbero nelle sanzioni penali previste dall'articolo 73 del decreto del Presidente della Repubblica n. 309 del 1990, pur avendo legalmente diritto di assumerla per ragioni terapeutiche;
   questa previsione legislativa, che non consente di equiparare la coltivazione alla detenzione per uso personale, è stata ripetutamente contraddetta da una giurisprudenza «variabile», che ha visto in alcuni casi prosciogliere o assolvere malati imputati del reato di coltivazione di cannabis, proprio in ragione della loro condizione patologica e del diritto di accedere a una sostanza efficace sul piano terapeutico;
   tra i precedenti giurisprudenziali va annoverato il caso di un'assoluzione, riguardante l'ex deputata Bernardini, in un processo in cui le veniva contestata la violazione dell'articolo 73, comma 5, del decreto del Presidente della Repubblica n. 309 del 1990, per avere illecitamente detenuto 16,5 grammi di cannabis a fini di cessione a due malati di sclerosi multipla, proprio in quanto la condotta doveva considerarsi inoffensiva, essendo la marijuana destinata alla cura di persone affette da gravi malattie, per cui era stata prescritta una cura a base di cannabinoidi (tribunale penale di Siena, sentenza n. 991 del 21 ottobre 2016);
   questa situazione di incertezza del diritto, rispetto all'accesso alla cosiddetta «cannabis terapeutica», comporterebbe anche una riforma della legge n. 309 del 1990 e non l'autorizzazione di farmaci a basi di cannabinoidi, di cui proprio la normativa proibizionista rende complessa la produzione e la disponibilità;
   in ogni caso, una soluzione di emergenza all'indisponibilità del Bediol potrebbe oggi essere rappresentata dalla fornitura in forma granulare e non polverizzata da parte dell'Istituto farmaceutico militare della cannabis della varietà FM2, nota come simil-Bediol, perché analoga per composizione e contenuto di THC e cannabidiolo al farmaco attualmente non disponibile –:
   quanti siano i malati a cui sono prescritti farmaci a base di cannabinoidi, non comprendendo il solo Bediol, ma anche gli altri di cui è stata autorizzata la distribuzione in Italia, e per quanti di questi malati e in quali regioni i prodotti farmaceutici e i preparati galenici a base di cannabinoidi siano mutuabili;
   come pensi di porre rimedio, per quanto di competenza, ai problemi legati alla produzione, alla prescrizione, alla distribuzione e alla dispensazione dei farmaci a base di cannabinoidi e all'oggettiva violazione del diritto dei malati, privati dell'accesso a cure efficaci che, ad avviso dell'interrogante, dipendono da ragioni legislative o burocratiche o dall'insieme di entrambe;
   in che misura le diverse legislazioni regionali in materia rendano disuguale l'accesso a questi farmaci e quali forme di coordinamento nazionale occorra assicurare, perché in Italia malati in situazione identica non abbiano differenti livelli di protezione e garanzia del diritto alle cure;
   quanto alla indisponibilità del Bediol, se non ritenga che la soluzione per questa emergenza possa essere quella proposta in premessa, con il ricorso alle produzioni dell'Istituto farmaceutico militare. (4-17023)

Classificazione EUROVOC:
EUROVOC (Classificazione automatica provvisoria, in attesa di revisione):

prodotto farmaceutico

diritto alla salute

diritti del malato